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Decluttering, liberarsi di oggetti e ricordi e lasciare posto al nuovo

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La primavera, il risveglio della natura, le giornate che si allungano, la libertà di uscire di casa più leggeri, il cambio stagione e, perché no, anche il decluttering.

L’arrivo della nuova stagione è un invito a riordinare e fare pulizie, recuperando ordine e spazio dentro e fuori di sè. Decluttering materiale, certamente, ma anche emotivo, ovvero la scelta consapevole di fare pulizie nella mente e nel cuore, liberandosi di oggetti che ci fanno vivere ancorati al passato, portando benefici in termini di consapevolezza, leggerezza e proiezione verso il futuro.

Un’operazione che risulta difficile per molti: non sempre è facile, infatti, separarsi da oggetti che ci tengono legati, consciamente o inconsciamente al passato, ad un periodo della vita, ad una persona.

Come affrontare il decluttering

Subito – piattaforma n.1 per vendere e comprare in modo sostenibile in Italia – ha stilato, in collaborazione con la dott.ssa Chiara Maiuri, psicologa clinica e terapeuta emdr, alcuni consigli utili su come affrontare il decluttering dal punto di vista emotivo, liberandosi degli oggetti e dei ricordi ad esso associati e, perché no, provando a dar loro una nuova vita e a lasciarli andare verso la nuova storia che solo gli oggetti pre-loved possono raccontare.

“Un buon equilibrio mentale e psichico passa anche attraverso l’ambiente che ci circonda e gli oggetti che abitano la nostra quotidianità, portatori di significati, di ricordi positivi e negativi e anche di prospettive“, afferma Chiara Maiuri. “La capacità di disfarci delle cose che non ci servono e di fare ordine intorno a noi porta a moltissimi benefici. Liberare lo spazio che ci circonda ha anche la funzione di liberare la nostra mente da alcune emozioni, che non sempre ci aiutano a vivere serenamente. Questo non significa rinnegare i nostri sentimenti ma capire che, a prescindere dalla presenza o meno di un oggetto, la memoria di un ricordo o di una persona amata rimane dentro di noi, impresso tra le fibre delle nostre esperienze e sensazioni”. 

L’approccio ideale al decluttering emotivo si basa sull’associazione tra oggetto ed emozione. Se osservare una cosa ci rende felici, ci sarà utile tenerla per richiamare alla memoria una sensazione positiva ogni volta che serve. In caso contrario, invece, è opportuno fare spazio per poter accogliere qualcosa che porti positività nel nostro vivere quotidiano.

Questi oggetti, insieme a quelli che non hanno necessariamente una valenza affettiva ma che teniamo solo per pigrizia in attesa di trovare loro una sistemazione, possono acquisire nuovi significati, essere utili a qualcun altro, e avere una nuova vita. Articoli per bambini quando i figli crescono, attrezzatura sportiva che abbiamo lasciato a impolverarsi in cantina, la moto rimasta chiusa in garage da troppo tempo, sono solo alcuni degli articoli che potrebbero essere amati da altri. In questo senso la second hand, una pratica che nell’ultimo anno ha coinvolto 23 milioni di italiani secondo la ricerca dell’Osservatorio BVA Doxa per Subito, può rappresentare una soluzione perfetta per chi vuole liberarsi di ciò che oggettivamente non gli serve più e ritrovare serenità, promuovendo un’economia circolare e sostenibile. E, perché no, avere anche un guadagno extra, se si considera che chi ha venduto usato ha guadagnato mediamente 1.000 euro in un anno..

Il modo in cui ci rapportiamo agli oggetti può darci informazioni interessanti su noi stessi, in particolare su cosa ci ostacola nel dare loro una nuova vita. Analizzando i comportamenti più comuni rispetto al possesso degli oggetti, è possibile identificare quattro principali modalità che rendono difficile la separazione da essi. Nostalgia, pigrizia, paura del cambiamento, ansia… ci riconosciamo in uno di questi profili?

  1. Il nostalgico: dominato dalla nostalgia, sguardo volto verso i tempi passati la cui rappresentazione sembra non potersi staccare da un oggetto. Il nostalgico, quindi, subisce particolarmente il potere evocativo delle cose, si affeziona e fa fatica ad abbandonarle perché crede di dover anche cancellare o rinnegare il passato e i ricordi collegati all’oggetto, che invece ha per sempre dentro di sé.
  2. Il procrastinatore: sceglie, più o meno inconsciamente, di evitare l’azione che suscita insicurezza, paura o che pone sé stesso di fronte ai propri limiti. Il pensiero che lo frena è: “Primo o poi potrei in fondo avere bisogno di questo oggetto!” Cosa che, però, non succede mai… e se ci fosse anche una dose di pigrizia?
  3. Il timoroso: per lui il controllo delle cose è un elemento di sicurezza e anche il minimo cambiamento evoca scenari faticosi, dolorosi, non prevedibili. È la paura del cambiamento, che in questo caso è rappresentato fisicamente dall’ambiente in cui viviamo, a essere predominante, impedendogli di agire.
  4. L’ansioso: affronta il decluttering con ansia e preoccupazione del momentaneo dispiacere del lasciare andare. Il pensiero lo turba e lo porta a somatizzare un’attività che invece tra i benefici ha proprio quello di alleggerire, alleviando lo stress.

I consigli per un decluttering emotivo efficace della dott.ssa Chiara Maiuri

1) Dedicare tempo a sé stessi. Ascoltiamoci, prendiamoci del tempo per capire cosa ci rende felici o meno. Stiamo meglio in un ambiente pieno di oggetti o amiamo l’ordine di uno spazio sgombro? C’è qualcosa che ci dà particolarmente fastidio e da cui avrebbe senso iniziare? Potrebbe essere un armadio disordinato o un angolo del salotto che proprio non ci piace più: iniziare da un ambiente ben preciso potrebbe essere utile e gratificante, portando risultati visibili nell’immediato.

2) Individuare gli oggetti che non ci rappresentano più nel qui ed ora, oppure che trasmettono emozioni negative. Partire anche da un oggetto solo, di cui ci vogliamo liberare, porta la sensazione di benessere a portata di click. Già solo metterlo in vendita ci darà un senso di sollievo, e la soddisfazione di averlo fatto uscire dalla nostra vita, magari con un guadagno extra, sarà di sprone per procedere con tutto il resto!

3) Riflettere sulle emozioni che l’oggetto ci suscita e sul ruolo che ha svolto nella nostra vita. Potrebbe essere utile porsi delle domande: è ancora utile per me? O semplicemente mi fa star bene averlo? Potrei farne a meno? Se la risposta a questa ultima domanda è no, teniamolo senza nessun pentimento. Non riuscire a separarsi da un oggetto non va vissuto come una debolezza, potrebbe semplicemente volerci più tempo per metabolizzare la decisione

4) Ricordarsi chi siamo e soprattutto chi desideriamo essere. Provare a lasciare andare il passato ci consente di concentrarci sul futuro. Chi vogliamo essere? Cosa ci serve per essere chi vogliamo?

5) Provare ad immaginare l’ambiente circostante libero. Lasciar andare il vecchio ci consente di fare spazio al nuovo! Proviamo a visualizzare lo spazio vuoto intorno a noi, a immaginare l’assenza di quell’oggetto come la possibilità di accogliere altro, non solo un oggetto, ma anche nuove emozioni e rappresentazioni di sé stessi.

Fonte: RomaToday

Al via VicenzaOro 2022, il più grande salone europeo dedicato al settore orafo-gioielliero

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Con un omaggio all’Ucraina è partita giovedì 17 marzo l’edizione 2022 di VicenzaOro, il più grande salone europeo dedicato al settore orafo-gioielliero, organizzata da IEG, Italian Exhibition Graloup nel quartiere fieristico di Vicenza. Un evento tanto atteso, che terminerà lunedì 21 marzo al quale parteciperanno più di mille brand espositori e 300 buyer ospitati da 50 paesi del mondo, in una cinque giorni dove appassionati del mondo orafo avranno la possibilità di entrare in contatto con profondi conoscitori di un mercato che non si è mai fermato, e che si è rinnovato per rispondere ai cambiamenti in atto, scegliendo di ripartire in maniera sinergica, tornando ai livelli pre-pandemia.

Specchio di un settore che vede ottimi risultati, secondo stime elaborate dal Centro Studi di Confindustria Moda per FEDERORAFI, nel 2021 l’export italiano vale più di 8 miliardi di euro con oltre il +15% sul 2019, una crescita a doppia cifra rispetto al 2019 per Stati Uniti ed Emirati Arabi Uniti e un dato di export Extra-UE pari al 75%.
Alla cerimonia inaugurale della manifestazione, sono intervenuti Lorenzo Cagnoni, presidente Italian Exhibition Group, Francesco Rucco, sindaco di Vicenza, Maria Cristina Franco, vice presidente Provincia di Vicenza, Lorenzo Quinn, artista e scultore, Claudia Piaserico, presidente Federorafi, in rappresentanza di tutte le associazioni nazionali del settore orafo, Roberto Marcato, assessore allo Sviluppo Economico della Regione Veneto, Carlo Maria Ferro, Presidente ICE Agenzia.
Tra gli espositori di Vicenzaoro i grandi brand della gioielleria, tra cui Roberto Coin, Damiani Group, Fope, Annamaria Cammilli, Crivelli, Leo Pizzo, Fabergé, Alessio Boschi, Schreiner, Yoko London, Akillis, che portano in esposizione veri e propri capolavori della manifattura gioielliera, capaci di stupire il visitatore per la preziosità dei metalli e delle pietre selezionate. Pezzi incredibili, brillantezze e purezze da sogno. Tra gli stand si possono scovare i trend del momento: il tripudio dei colori più accesi, spesso fluo con la voglia di scherzare e “mettersi in gioco”, l’affermazione dell’asimmetria con mono orecchini, collier multi filo con pendenti che ripropongono le personalizzazioni più dedicate con amuleti, inziali, simboli geometrici. Non mancano gioielli omaggio al green non solo perché ispirati a temi floreali, animalier e natura in genere ma anche perché realizzati con materiali sostenibili, riciclati e/o tracciati.
Il colore predominante è l’azzurro blu che ricalca il pantone 2022 Very Peri, dalle tonalità del blu pervinca e il sottotono del rosso. Seduzione ed eleganza nelle lunghe collane in catena o con elementi come ciondoli o pietre chevalorizzano il corpo di chi le indossa o i baciamano, morbide e sottili catenine che da bracciali diventano dolcemente anelli.
In fiera anche i leader nel campo dei macchinari, che tornano insieme a T.Gold, il salone internazionale per le tecnologie avanzate per i processi di progettazione e realizzazione del gioiello, e i più importanti rappresentanti del mondo dell’orologeria, che porteranno i propri pezzi più esclusivi a VO’ Clock Privè, evento dell’orologeria contemporanea, che parte domani, 18 marzo, per concludersi domenica 20 marzo, e che nel weekend sarà aperto al pubblico di appassionati.
Novità di questa edizione di Vicenzaoro è la prima blockchain per coralli e cammei. Un traguardo importante per tutta la filiera produttiva di Torre del Greco, grazie ad una nuova certificazione di garanzia univoca mondiale, in grado di identificare ogni gioiello e/o semilavorato in corallo oppure in cammeo prodotto a Torre del Greco: è questo quanto viene annunciato nel pomeriggio da Assocoral e Agenzia ICE, con l’intervento di Steven Tranquilli, direttore di Federpreziosi Confcommercio Imprese per l’Italia.
Non solo un segno distintivo, ma soprattutto il frutto di un percorso di affermazione e posizionamento che guarda al futuro all’insegna dell’amore e della professionalità, utilizzando strutture altamente tecnologiche quali la blockchain in grado di garantire l’integrità e la persistenza dei dati inseriti all’interno del sistema. Si tratta di un lavoro corale di anni, che nasce dalla consapevolezza della tradizione e della storia bisecolare della lavorazione del corallo e del cammeo a Torre del Greco ed una grande volontà di emergere con degli obiettivi comuni. La manifestazione ha accolto sin dalla prima mattinata un pubblico già numeroso e desideroso di fare business e fino a lunedì 21 marzo potrà attraversare i padiglioni in massima sicurezza, grazie all’applicazione del protocollo Safe Business per mezzo di IEG.
Dal 18 marzo, ci sarà anche  VO’Clock Privé,  la nuova area di Vicenzaoro dedicata all’orologeria, un elegante salotto dove l’intera community di appassionati e collezionisti del settore si riunisce e presenta le novità. All’interno del media village, dedicata alle riveste e agli sponsor, sarà possibile conoscere aziende leader del settore, come «GEM24K» il marketplace italiano dedicato alle società e agli esperti del settore orafo e orologiero, un luogo di preziosi dove è possibile trovare offerte da un numero considerevole di rivenditori e non solo, entrando in contatto con esperti e appassionati del settore.
Massimiliano Gobbi

Al via domani Vecenzaoro 2020

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E’ quasi tutto pronto a Vicenza per l’edizione VicenzaOro – The Jewellery Boutique Show, il salone internazionale del gioiello organizzato da IEG – Italian Exhibition Group che inizierà dal 17 al 21 marzo.

In contemporanea T.Gold, il salone internazionale per i macchinari e le tecnologie avanzate per la progettazione e realizzazione del gioiello e VO’Clock Privé, il nuovo salotto dell’orologeria contemporanea, occasione di incontro tra 24 brand eccellenti dell’orologeria, gli operatori e gli appassionati del settore.

Oltre mille brand espositori presenti, provenienti da 27 nazioni, con il ritorno di aziende da Paesi quali Hong Kong, Thailandia, India che stanno allentando le restrizioni alla mobilità. Oltre 140, invece, i brand espositori di T.Gold provenienti da 15 nazioni. Attesi inoltre più di 300 buyer ospitati da oltre 50 Paesi, in particolare da USA (17%), UAE (7%), Israele (5%), poi Arabia Saudita ed Egitto. Attiva anche la piattaforma The Jewellery Golden Cloud per fissare gli incontri d’affari in fiera e per le occasioni di business da remoto.

Alla cerimonia inaugurale della manifestazione, prevista domani alle ore 11:30, prendono parte il presidente di IEG Lorenzo Cagnoni, il sindaco di Vicenza Francesco Rucco, lo scultore Lorenzo Quinn, la vicepresidente della Provincia di Vicenza Cristina Franco, la presidente Federorafi Claudia Piaserico, l’Assessore allo Sviluppo
Economico della Regione Veneto Roberto Marcato, il presidente di Agenzia ICE Carlo Maria Ferro, e il saluto dell’amministratore delegato di IEG, Corrado Peraboni.

La manifestazione sarà un momento importante di dibattito e confronto sui temi strategici: formazione, sostenibilità, tendenze e innovazione, con un palinsesto che coinvolge l’intera community, protagonisti, opinion leader e ospiti di eccezione.

A T.GOLD uno spaccato sull’innovazione e le tecnologie con il Jewellery Technology Forum e una nuova edizione del progetto Startup & Carats. Per l’orologeria i corsi di VO’Clock Privé, aperti al grande pubblico nelle giornate di sabato e domenica.

Tra le principali aziende italiane non mancherà «GEM24K», il marketplace italiano dedicato alle aziende e agli esperti del settore orafo e orologiero, presente all’interno del media village, dedicata alle riveste e agli sponsor della fiera. Proprio qui, sarà possibile conoscere l’azienda e gli esperti del settore orafo e orologiero, un luogo dove sarà possibile entrare in contatto con esperti e appassionati del settore.

Massimiliano Gobbi

Per maggiori informazioni visita il nostro sito web: gem24k.com

Le fiaccole della pace illuminano Boccea: oltre 200 persone per dire stop alla guerra in Ucraina

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La guerra in Ucraina è arrivata al suo ventesimo giorno e secondo l’ultimo dato diffuso dal Viminale sono oltre 37mila le persone in fuga dal conflitto arrivate in Italia: 19.002 donne, 3.298 uomini e 15.147 minori con Roma a confermarsi una delle principali destinazioni insieme a Milano, Napoli e Bologna.

Guerra in Ucraina, le iniziative solidali a Roma

Nella Capitale la macchina della solidarietà è in piena funzione: si moltiplicano le raccolte di generi alimentari e di prima necessità, anche le scuole sono pronte ad accogliere i bambini ucraini, numerose le famiglie romane disposte ad aprire le loro case per accogliere chi scappa dalla guerra.

Boccea si illumina con le fiaccole della pace

Intanto c’è chi invoca il cessate il fuoco e lo fa in modo silenzioso, ordinato ed emozionante. Ieri sera le fiaccole della pace hanno attraversato e illuminato Boccea in occasione del grande corteo organizzato da cittadini, comitati e associazioni del territorio. Oltre 200 persone di ogni età hanno manifestato per chiedere la pace e la fine del conflitto in corso tra Ucraina e Russia. Duecento candele che hanno illuminato via Urbano II, nel cuore del Municipio XIII.

La manifestazione di Boccea per dire stop a guerra in Ucraina

Grande la risposta all’appello della rete civica delle associazioni e dei gruppi informali dell’Aurelio. “L’iniziativa – spiegano i promotori – ha voluto dare corpo all’ondata di solidarietà che tutta la comunità del XIII ha dimostrato in questi giorni. A colpire soprattutto la presenza di tanti bambine e bambini appartenenti alle scuole del territorio. Tra bandiere della pace e candele, non sono mancati anche i disegni dei più piccoli”.

Ogni gruppo è partito dai diversi quartieri del Municipio e si è ritrovato in via Urbano II. Qui si sono susseguite una serie di letture da parte dei rappresentanti dei gruppi promotori, cittadini e bambini. Sono stati letti testi di Gianni Rodari, Tiziano Terzani, Bertold Brecht, Pablo Neruda, Don Primo Mazzolari e infine l’Articolo 11 della Costituzione Italiana. Anche i bambini hanno preso la parola, ripetendo parole di pace.

Fonte: RomaToday

Danilo Lerani: “E’ importante consolidarci a Roma con un occhio ad altre regioni”

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Incontriamo Danilo Lerani, 32 anni, fondatore con il fratello di Aducta disinfestazioni, responsabile del reparto tecnico e vendite dell’azienda leader romana, che tra le varie iniziative, edita la rivista mensile Qui Aducta.
– Quali sono nel vostro ambito i settori in crescita e quale è la vostra previsione futura?
“Il nostro principale scopo, in linea generale, per il prossimo anno è consolidare la nostra struttura, che abbiamo creato ormai da oltre dieci anni. In particolare, incrementeremo il controllo di gestione e procederemo a fare una cernita di alcuni settori del nostro lavoro, rispetto ad altri. Per esempio, incrementeremo il settore volatili e ci sarà un decremento del settore relativo alle zanzare”
– E dal punto di vista interno?
“E’ nostro scopo preciso consolidare ulteriormente la nostra struttura a Roma, con un occhio attento ad altre regioni. Per Aducta è anche molto importante consolidare e incrementare la qualità, differenziandoci sul mercato. Nei confronti degli stakeholder vogliamo essere sempre di più un’azienda strutturata”.
– Da sempre lavorate a Roma, cosa desiderate fare in futuro nella Capitale?
“Noi abbiamo già lavorato per la Roma storica e ci piacerebbe sempre di più lavorare per i simboli che hanno fatto di Roma la città più conosciuta al mondo”.
– La vostra rivista Qui Aducta sta diventando una realtà importante, il suo pensiero a questo proposito?
“La rivista è sempre di più un importante mezzo di Comunicazione e io ne sono molto coinvolto. In futuro dovrà circolare sempre di più ed essere letta dagli appartenenti al nostro settore e non solo”.

Per maggiori informazioni contattateci: Aducta.it

Inaugurazione del primo Weber Store nel nuovo “Solara Garden”

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Una nuova sede Solara Garden sta per inaugurare nell’area dell’ex Drive In a Casalpalocco Roma, in Via Pindaro 21. Lo storico marchio del florovivaismo romano presenta al pubblico un garden dal concetto rivoluzionario e moderno.

Per lanciare questa nuova iniziativa ed avendo il più importante centro di BBQ del centro Italia, il 19 marzo  inaugura il “Weber store Roma” con tanto di “Grill Academy”.

Tali Store sono stati concepiti per offrire agli appassionati di barbecue una serie di prodotti esclusivi e di servizi dedicati al settore. La vastissima collezione di prodotti ed articoli Weber troveranno la giusta collocazione all’interno di questa struttura con prezzi ed offerte vantaggiosi per tutti i clienti con personale formato e capace di dare le giuste informazioni.

Insieme al Weber Store aprirà nella stessa sede, la famosa Grill Academy: una scuola di cucina al Barbecue di livello avanzato con un programma corsi ampio e vario dove trovare le ricette più famose con tutti i stili esistenti al mondo.

Anche a Roma, dunque, i grillers ed appassionati verranno formati per cucinare su barbecue a carbone, gas, elettrico e a pellets. La scuola sarà gestita da Grill Masters ufficiali della Weber .

L’evento

Il 19 marzo, dalle 11 alle 15, durante l’evento dell’inaugurazione, si terrà anche un corso/show cooking con il famoso influencer di cucina Max Mariola il quale realizzerà meravigliose ricette al Bbq insieme a giornalisti e ad altri personaggi, tra cui l’influencer Leonardo Bocci e lo scrittore Mauri Dattilo. Naturalmente Max Mariola sarà coadiuvato da alcuni tra i più famosi Grill Master di Roma come Gianmario Ferrante,  Fabrizio Cioffi e  Noè Zona.

Fonte: RomaToday

Gestione Social Roma

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La gestione social Roma è un lavoro complicato e importantissimo che va affidato solo nelle mani di un professionista del settore del digital marketing. Se crei un seguito efficace su piattaforme di social media come Facebook, Instagram, Twitter, puoi esporre la tua azienda a un pubblico più ampio e condividere contenuti che possono far sì che i tuoi follower facciano clic sul tuo sito web.

Gestione Social Roma
Gestione Social Roma

In genere è abbastanza difficile per molte aziende dedicare il proprio tempo alla creazione di un ampio seguito che possa aiutare a incrementare il traffico. È qui che entra in gioco un social media manager. Con la loro esperienza; possono creare strategie per raggiungere questi obiettivi. Possono trovare follower pertinenti e pubblicare i contenuti appropriati in modo che il tuo pubblico possa tornare sul tuo sito web. Come marchio, devi sempre assicurarti che i tuoi clienti o potenziali clienti non finiscano per sentirsi ignorati. Hanno bisogno di sentirsi apprezzati.

Un social media manager può riconoscere queste persone in vari modi. Possono rispondere a commenti, menzioni e mettere mi piace ai commenti dei follower, facendo sentire i tuoi follower apprezzati. Se la tua azienda è seriamente intenzionata a creare fiducia e solide relazioni con i tuoi clienti e persino ad aumentare il tuo stato sui social media, assumere un social media manager sarebbe la decisione migliore. Si tratta di un investimento significativo che produrrà maggiori vantaggi, tra cui più clienti e, infine, un aumento delle vendite.

E di questi tempi vista la crisi economica non è una certa una cosa che si può sottovalutare

Cercare di gestire i social da solo è un grave errore che molte persone fanno pur non essendo dei professionisti: il fai da te non è mai stato così sbagliato

Dal successo delle tue pagine social dipende anche il successo della tua attività. Dall’insuccesso delle tue pagine social dipende anche l’insuccesso della tua attività. In pratica, dai social dipende molto anche il tuo fatturato potenziale, non si tratta affatto di un gioco da ragazzi.

Per questa ragione, non andrebbe mai affidato questo compito così serio e complicato all’amico di tuo cugino, ma solamente a un professionista che abbia esperienza nel settore del digital marketing. Se vuoi avere oggi una qualche speranza di farcela, devi per forza investire su questo. Oggi i social media sono il nuovo e unico preferenziale, canale per la migliore pubblicità possibile. Investire soldi nei social è il miglior modo di farsi pubblicità e farsi conoscere da più gente in assoluto. Meglio ancora che spendere soldi nella televisione.

In questo momento infatti non è un mistero che  ormai i social hanno un impatto molto più forte rispetto ai mass media classici nel senso che ormai sono usati dalla maggior parte delle persone e anche dai più giovani che sono nati in un’epoca Dove la radio e la tv hanno meno importanza e quindi nel momento in cui devono comprare un prodotto o servizio preferiscono vedere la pubblicità sui social in particolare sui principali come Facebook o Instagram.

Accusa malore e finisce con l’auto contro un muro, morto un uomo

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Era a bordo della sua Ford Fiesta, quando ha accusato un malore e ha finito la sua corsa contro un muro di cinta. Sceso dall’auto, nonostante i soccorsi prima dei passanti e poi dei medici del 118, è morto.

La tragedia è avvenuta intorno alle 11:30, in via della Vigne, all’altezza dell’incrocio con via della Magliana, nella zona di Colle del Sole. A perdere la vita un uomo di 63 anni. Sul posto gli agenti del XI gruppo Marconi che hanno chiuso il traffico per tre ore e fatto i rilievi del caso.

Secondo quanto ricostruito, l’uomo aveva intuito di quanto gli stava capitato e avrebbe decelerato così la marcia per limitare l’impatto. La salma del 63enne è stata portata al policlinico di Tor Vergata per l’autopsia. La Ford Fiesta, come da prassi in questi casi, è stata posta sotto sequestro. Sarà l’autopsia a determinare le esatte cause del decesso.

Fonte: RomaToday

Roma per la pace in Ucraina, attese 50mila persone in piazza

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Nel weekend ci saranno quattro manifestazioni contro la guerra in Ucraina. Le forze dell’ordine monitoreranno le piazze.

Sono attesa più di 50 mila persone a Roma, per dire “stop” alla guerra in Ucraina. La città eterna vuole essere, ancora una volta, capitale per la pace. Sabato e domenica saranno migliaia i cittadini in piazza. La prima manifestazione inizierà alle 13:30, in piazza della Repubblica.

Qui, secondo fonti della questura, è prevista la partecipazione di 15 mila persone. A organizzare il sit in la Cgil, insieme alla Rete Italiana Pace e Disarmo e a tante altre associazioni per l’evento ‘Europe for peace’. Il corteo si muoverà da piazza della Repubblica per raggiungere piazza San Giovanni dove, a partire dalle ore 14.30 circa, si susseguiranno gli interventi delle associazioni promotrici.

Concluderà la manifestazione il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini. In piazza ci saranno anche la Rete degli Studenti Medi e l’Unione degli Universitari. Sempre nel pomeriggio, dalle 17 alle 19, ci sarà una seconda manifestazione, proprio in piazza di Porta San Giovanni. In questo caso è prevista la partecipazione di 25mila persone.

Due eventi che comporteranno anche una serie di deviazioni alle linee bus e chiusure stradali. Le manifestazioni per la pace, proseguiranno anche domenica. pLa prima, in ordine di tempo, dalle 14 in piazza delle Repubblica organizzata dall’Associazione Cristiana degli Ucraini in Italia: qui sono attese 2mila persone. Dalle 16:30, invece, a piazza Madonna di Loreto, accanto a piazza Venezia ci saranno  3mila persone per dire “basta” alla guerra.

Alle 50 mila persone in piazza attese nel week end, se ne potrebbero sommare altre diecimila nei due eventi in programma oggi. Dalle 12 circa 2.500 persone manifesteranno in piazza Vittorio Emanuele, all’Esquilino tra via dello Statuto e via Napoleone III, per la pace in Ucraina. L’iniziativa è promossa dalla comunità di Sant’Egidio.

Fonte: RomaToday

Metro B, i treni non ci sono: utenti ammassati su banchine e nei vagoni

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Continuano i disagi per gli utenti Atac. Attese oltre i dieci minuti in banchina per i treni in direzione Jonio e Rebibbia.

a coperta è corta. I treni della metropolitana di Roma, soprattutto quelli che servono le linee B e B1, sono pochi. Qualcuno è in manutenzione, ma i ritardi nella riparazione stanno portando una serie di disagi. Il primo, tangibile, è stato lo stop quasi per tutta la giornata di martedì della tratta della linea B1 della metropolitana, nella giornata del primo marzo.

L’altro, e veniamo ai disagi subiti oggi dagli utenti Atac nell’ora di punta, i ritardi abissali tra una corsa e l’altra. “Una frequenza da treni regionali”, ha ripetuto chi ha atteso un treno per quasi 15 minuti. Un disservizio, questo, che ha portato a banchine piene, con passeggeri in attesa per poi ammassarsi tutti nei vagoni del primo treno utile. L’immagine in cima all’articolo, scattata alle 8:30, documenta la “tonnara” nella metro B. Prima, alle 7:40 (l’immagine sottostante), la situazione non era diversa.

Pochi treni sulla metro B

L’azienda dei trasporti di Roma, secondo quanto si apprende, nel riattivare la linea B1 nella serata di ieri, ha spostato treni che coprivano altre tratte. Un gioco delle tre carte che come conseguenza diretta ha appunto quella dei ritardi come documentato anche dagli annunci fatti in mattinata dall’altoparlante nelle stazioni: “Causa numero ridotto dei treni circolanti, si prevedono ritardi. Ci scusiamo per il disagio”.

Secondo informazioni ottenute da RomaToday, dei 48 convogli a disposizione della metro blu, meno di un quarto sono quelli in circolazione. Del parco treni, venticinque sono quelli in revisione, due sono invece in manutenzione ed altrettanti in attesa del collaudo dell’Ustif, l’ufficio dell’Asfisa che si occupa della sicurezza sui binari.

Altri 9, infine, sono in attesa di un tornio che servirà ad effettuare le riparazioni sulle ruote usurate. In totale, quindi, a disposizione della linea B, il primo marzo, erano rimasti al massimo una dozzina di convogli. Un problema, quello dei treni mancanti, riscontrato anche sulla Roma Lido (com’è stato segnalato dagli utenti e documentato da RomaToday).

L’ipotesi sabotaggio

Fatto sta che, in questo 2022, non è la prima volta che gli utenti Atac si sono ritrovati a fare i conti con una serie di gravi disagi. Prima quelli relativi ai black out, poi appunto quelli sulla mancanza di treni. Secondo quanto trapelato, Atac sarebbe pronta a presentare denuncia dopo i problemi sulla B1. Il punto di vista dell’azienda, condiviso anche dal Comune, sarebbe che qualche “manina” avrebbe rallentato il processo di manutenzione dei convogli. Qualcuno, secondo la ricostruzione, avrebbe preso a martellate il tornio, il macchinario che rettifica le ruote dei pochi vagoni a disposizione.

Un possibile sabotaggio quindi, il secondo. Lo scorso giovedì 17 febbraio, infatti, proprio nella metro B si era verificato un black out. Una interruzione che nell’ora di rientro dei lavoratori a casa, ha mandato in tilt la linea tra Piramide e Laurentina, con epicentro alla stazione Magliana. Un atto doloso, secondo chi indaga, che sarebbe stato certificato anche da un intervento tecnico di Atac iniziato alle 18:10 e finito alle 20:10. Non è escluso che i guasti di oggi e ieri, possano avere una matrice simile. Le indagini della digos e della questura di Roma proseguono. Atac, farà le sue verifiche interne.

Fonte: RomaToday

L’avvocato che caccia i ladri entrati in giardino sparando tre colpi di pistola

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Li ha visti nel suo giardino, incappucciati e con in mano una pistola. Così ha preso in mano la sua semiautomatica regolarmente registrata e ha esploso tre colpi in aria per far scappare i ladri, già dentro la sua proprietà. È quanto successo intorno all’una di notte, martedì, in viale Cortina d’Ampezzo. A far fuoco un avvocato. La polizia, intervenuta, sta ora indagando sul fatto.

Tutto è iniziato con il favore del buio. Il sistema d’allarme disattivato, perché in casa oltre l’avvocato c’era anche la sua famiglia, avrebbe favorito l’accesso dei ladri. I quattro, vestiti di scuro e con i volti nascosti da passamontagna, hanno iniziato ad armeggiare in una casetta nell’area esterna della villa. “Uno aveva la pistola”, ha raccontato il padrone di casa.

Uscito di casa, per metterli in fuga, l’avvocato ha sparato in aria tre volte. Colpi non sparati a salve come ha ammesso lui stesso agli agenti della Scientifica che hanno sequestrato i tre bossoli esplosi. La banda, sempre secondo la ricostruzione della polizia, è fuggita forse con un mezzo parcheggiato nelle vicinanze. Le indagini sono in corso.

Fonte: RomaToday

Totty & Ilary, la fine di un sogno

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Dal “6 Unica” del 10 marzo 2002 all’assenza di lei all’ultimo compleanno dell’ex capitano giallorosso, alla fuga in Lapponia (di Biasi) con l’amico Luca Tommassini: il triste epilogo di una storia che somigliava a una favola.

Un pallonetto da urlo nel derby con la Lazio, la corsa sotto la tribuna Monte Mario, pronto per sfoggiare una maglietta che avrebbe fatto epoca: “6 Unica”. Davanti a migliaia di spettatori e milioni di utenti collegati, il 10 marzo 2002 Francesco Totti dichiarò al mondo il suo amore per quella ragazza bionda che gli aveva rubato il cuore, frastornata ed emozionata sugli spalti, ovvero Ilary Blasi.

Fonte: Roma la Repubblica.it

A caccia di animali e piccoli obelischi: visita per famiglie

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Sabato 19 febbraio in programma una visita didattica per famiglie con bambini.

Se desiderate far conoscere Roma ai vostri figli e far vivere loro un’esperienza divertente che gli rimarrà impressa, la guida Natalia di 10GuidesofRome propone una passeggiata per le vie, piazze e vicoli dei rioni Pigna, Sant’Eustachio e Ponte. Attraverso indizi e indovinelli, si scoprirà un affollato zoo di animali di pietra, ma anche “piccoli” obelischi e tante curiosità sulle tracce della divinità egizia Iside e del suo antico e misterioso santuario nel Campo Marzio. Il percorso tematico della durata di 2 ore si svolge all’esterno, e partirà con un numero minimo di 9 partecipanti.

GUIDA: Natalia
APPUNTAMENTO: ore 15.50 in Largo di Torre Argentina di fronte al Teatro
FINE PERCORSO: Piazza Navona ore 18.00
COSTO VISITA:
€ 6,00 bambino
€ 10,00 adulto accompagnatore
Noleggio auricolari €1,50 a persona.

Fonte: Eventi

Ditta per Piccoli traslochi Roma

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Il trasloco può essere faticoso, frustrante ed estremamente stressante. Che tu ti stia trasferendo a livello locale grazie a una ditta per piccoli traslochi Roma o in tutto il paese, il trasloco è un grosso problema. Ma non è tutto male.

Ditta per Piccoli traslochi Roma
Ditta per Piccoli traslochi Roma

In effetti, ci sono molti benefici per la salute mentale nel muoversi che può essere sorprendentemente benefico, almeno una volta che l’imballaggio, il trasloco e lo stress sono stati eliminati. Diamo un’occhiata ai primi modi in cui il trasloco può giovare alla tua salute mentale. Anche se questo può essere terrificante per alcuni, trasferirti ti dà un nuovo inizio: probabilmente inizierai un nuovo lavoro in una nuova area o in una nuova città e incontrerai molte nuove persone. Trasferirti ti dà l’opportunità di reinventarti, di diventare la persona che hai sempre voluto essere.

Quando vivi nello stesso posto per molto tempo, sviluppi una rete di amici, familiari e connessioni, ma hai anche la tendenza a rimanere bloccato nelle carreggiate. Andrai nello stesso bar, vedrai le stesse persone e andrai allo stesso lavoro, e questo può diventare noioso. La noia fa male alla salute mentale e, sebbene il trasloco sia sicuramente un modo radicale per uscire da una routine, può essere molto utile. Ovviamente, non vuoi traslocare solo per alleviare la noia, ma traslocare ha il vantaggio di cambiare molti aspetti della tua vita e di consentire alcuni momenti molto eccitanti.

Traslocare da un posto a un altro cambia totalmente le tue prospettive

Il luogo in cui vivi è un fattore importante che contribuisce a quello che sei. Trasferirsi in un luogo radicalmente diverso – una grande città, un’area più rurale o persino la periferia – può avere un effetto drammatico sul modo in cui vivi la tua vita e permetterti di sperimentare uno stile di vita nuovo e interessante.

Questo effetto diventa più pronunciato man mano che ti allontani: qualcuno che si trasferisce da Roma alla vicinissima Frosinone potrebbe non subire uno shock culturale o uno stile di vita diverso, ma qualcuno che si trasferisce da Roma a Milano subirebbe dei cambiamenti piuttosto radicali. I cambiamenti positivi dopo le avversità, come godersi una nuova città dopo un trasloco stressante, possono avere grandi benefici per il tuo stato mentale e permetterti di vivere la tua vita in modi nuovi e nuovi. Avere una nuova prospettiva sulla vita può essere davvero prezioso per il tuo stato mentale e fare nuove amicizie dopo essersi trasferito in una nuova città o in una nuova parte della città può aiutarti a crescere come persona.

Però per arrivare al meglio a questo nuovo cambiamento di vita bisogna che il trasloco vada bene altrimenti le ansie le preoccupazioni che già sono, dice logiche più accettabili andrebbero ad aumentare  perché diciamo che c’è bisogno di chiamare professionisti come quelli che lavorano nella ditta di traslochi a Roma, in modo che facciano un sopralluogo e ti dicono se veramente parliamo di uno piccolo oppure no. E lo possono capire solo dal vivo anche per poterci fare un preventivo chiaro e semplice.

I no vax a Roma, oggi blindato il Circo Massimo

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Cinquecento persone, ma potrebbero essere molte di più. Oggi, a Roma, è attesa la carovana dei no vax che da giorni su Telegram stanno lanciando annunci di una ipotetica “marcia” sulla capitale, in direzione dei “palazzi del potere”. Dalle 10 alle 13 di lunedì, il Circo Massimo sarà blindato. Da giorni carabinieri del nucleo informativo e poliziotti della digos stanno analizzando le chat dei contestatori per capire soprattutto la portata della manifestazione autorizzata

Già diverse ore prima dell’evento sono stati istituiti divieti di sosta e rimozione dei veicoli in via del Circo Massimo, via dei Cerchi, via dell’Ara Massima di Ercole, piazzale Ugo La Malfa, via della Greca e piazza della Bocca della Verità tra l’Arco di Giano e il marciapiede del parcheggio.

Le pattuglie della polizia locale in servizio potrebbero chiudere al transito le strade in base a necessità. Previste anche possibili deviazioni per il trasporto pubblico e privato. In particolare, in caso di occupazione e/o chiusura di via dei Cerchi, via Ara Massima di Ercole, via del Circo Massimo, via Santa Maria in Cosmedin e via Petroselli, potrebbero rendersi necessari provvedimenti di fermi e/o deviazioni per le linee bus 30, 44, 81, 83, 118, 160, 170, 628, 715, 716 e 781.

Insomma, il prefetto Matteo Piantedosi e il questore Mario Della Cioppa hanno previsto un piano sicurezza, con diverse vie di fuga. Questo perché, già dopo il doppio divieto per il “campo Hobbit” dei no vax ai pratoni del Vivaro, gli animi nei negazionisti del covid si sono scaldati.

Il piano per blindare il Circo Massimo, prevede controlli a tappeto su tutte le strade di accesso a Roma per intercettare eventuali colonne di mezzi pesanti, furgoni, caravan e anche trattori che potrebbero essere utilizzati dai manifestanti per creare problemi al traffico di un giorno comunque feriale. L’adunata per chi manifesterà ha viaggiato ancora una volta su Telegram, con ripetuti post e foto di camion.

Fonte: RomaToday

Rivestimenti in legno Roma

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Se ci piace il calore e il comfort a sprigionato dai rivestimenti in legno Roma possiamo rivolgerci ad una ditta specializzata che si occupa di andare a costruire delle case in legno prefabbricate. Si tratta di un tema conosciuto solamente a tutte le persone che si devono confrontare col problema di andare a edificare un terreno e a costruirsi dunque un’abitazione.

Rivestimenti in legno Roma
Rivestimenti in legno Roma

Quali sono i motivi che possono spingere le persone, a parte appunto un certo gradimento estetico e tattile rispetto ad un materiale nobile e pregiato come può essere il legno, a farsi costruire una casa a partire da questo materiale?

Ce ne sono davvero tantissimi e molti hanno a che vedere con le performance funzionali del legno.

Di solito siamo abituati a vedere questo tipo di abitazioni e soprattutto nel Nord Italia e nel Nord Europa ma negli ultimi anni anche al sud le persone hanno cominciato ad essere attratte da questa possibilità, anche se spesso le cose del legno non è detto che si manifestino così all’esterno perché si potrebbe scegliere anche di andare a rivestirle in un altro materiale che le renda simili a quelle del vicinato. Le case in legno rimangono comunque una scelta affascinante, perché gli interni saranno un’impressione incredibilmente naturale che affascina chiunque abbia una passione per i materiali ecosostenibili e confortevoli. I materiali costituiscono una fetta maggiore rispetto alla percentuale delle varie fonti di spesa che si potranno andare ad esaminare all’interno di un preventivo dettagliato. Mentre questo tipo di abitazione ha dei costi molto bassi per quanto riguarda la manodopera.

Qualche curiosità per tutti coloro che vogliono farsi costruire una casa in legno

Prima di tutto è bene sapere che si dovrà fare un progetto con una professionista iscritto all’albo e impiegato presso l’azienda che le edifica. Che si informerà di tutte le nostre esigenze e di tutte le nostre richieste, in modo da personalizzarlo al massimo e cucirci addosso la nostra casa in legno su misura. La casa potrà essere predisposta in modo da risparmiare al massimo dal punto di vista delle bollette, perché le capacità termiche ed isolanti del legno consentono di avere delle altissime prestazioni da questo punto di vista a fronte di costi molto inferiori rispetto a case in cemento e laterizio.

I tempi di realizzazione sono piuttosto bassi, dipende molto se si vuole una casa completa chiavi in mano che abbia dentro anche degli arredi, o semplicemente una casa in legno prefabbricata con già gli impianti e le rifiniture.

Nei casi più rapidi è possibile avere una casa prefabbricata in legno già nel giro di un paio di mesi, due o quattro mesi è il tempo medio, ma si può arrivare fino a stai chiavi in mano, ovvero una casa immediatamente abitabile.

Ed è sconcertante la velocità e la rapidità dei lavori, se li vogliamo confrontare con le case tradizionali che vengono costruite all’incirca in due anni. Per questo è risultato una scelta adatta anche a tutti coloro che hanno delle esigenze abitative immediate.

Colpo ai Casamonica, dalla villa di ‘Pelè’ alla stazione di servizio: confiscato il tesoro del clan

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La confisca riguarda anche la sfarzosa Villa Sonia, la maxi abitazione con piscina di via Roccarbernarda in passato sanata due volte con due condoni.

axi ville con piscine tra la Romanina e Frascati, gioielli dal valore di 30.000 euro, una stazione di servizio a marchio Ip con tanto di bar tabacchi a San Cesareo, un altro bar a Montecompatri, dieci polizze dal valore di oltre 30.000 euro e disponibilità bancarie per un valore di 65.000 euro presso una serie di istituti di credito. Un vero e proprio tesoro quello che oggi è stata sequestrato al clan Casamonica.

Un passo importante quello che la procura e la questura di Roma oggi hanno portato a compimento. Da un lato perché così si assesta un ulteriore duro colpo, anche dal punto di vista economico, al gruppo criminale sinti, dall’altro perché tra i beni confiscati c’è anche l’ormai famosa Villa Sonia. La villa rossa dei Casamonica di ‘Pelè’ Casamonica.

Un simbolo di potere, nella zona di Campo Romano che fa parte del quartiere della Romanina e confina anche con Frascati, comune proprietario del terreno. Quella costruzione in via Roccabernarda ora, da immagine del malaffare, recentemente si è trasformata in un bene comune. Una azione, quella eseguita oggi, che rientra nell’ambito del maxi blitz dell’operazione ‘Noi Proteggiamo Roma’, nella quale furono arrestate 20 persone appartenenti al clan nel giugno 2020.

Un tesoro da 20 milioni di euro

A eseguire il provvedimento, emesso ai sensi della normativa antimafia, il personale della divisione anticrimine della polizia di stato. I beni confiscati, dal valore complessivo di 20 milioni di euro, erano nella disponibilità di Giuseppe Casamonica, del figlio Guerrino detto ‘Pelè’ Casamonica, e di Christian Casamonica, figlio di Ferruccio.

“Il provvedimento di confisca, sulla base delle indagini patrimoniali condotte dalla divisione polizia anticrimine, evidenzia la notevole sproporzione tra i beni e i redditi dichiarati, nonché l’origine illecita dei proventi utilizzati per acquisire il compendio patrimoniale oggi confiscato agli stessi”, spiegano dalla questura.

D’altronde, come sottolineano le forze dell’ordine, i membri della famiglia Casamonica colpiti dal provvedimento sono risultati coinvolti in “organizzate ed estese attività usurarie e di esercizio abusivo del credito, nonché in condotte estorsive e di intestazione fittizia di beni, reati per i quali era stata applicata la misura cautelare della custodia in carcere”. Il 16 luglio 2021, in giudizio abbreviato, il Gup di Roma aveva emesso sentenza di condanna, tra gli altri, nei confronti di Guerrino Casamonica detto ‘Pelè’ (10 anni e due mesi di reclusione), Cristian Casamonica (8 anni di reclusione), riconoscendo la sussistenza del clan l’associazione a delinquere di stampo mafioso. Nei confronti di Giuseppe Casamonica, invece, è in corso il dibattimento davanti al Tribunale di Roma.

La villa rossa di Pelè

Tra i beni confiscati, anche  la sfarzosa ‘Villa Sonia’ di via Roccarbernarda 8. La casa di Guerrino ‘Pelè’ Casamoni è una di quelle che poteva vantare ogni confort, anche una piscina. La storia di quella villa rossa nasce da lontano. Costruita nel 1993 su un terreno pubblico a cavallo del confine tra Roma e Frascati, esiste grazie a due condoni edilizi del 1994 e del 2003 e, come si leggeva nell’ordinanza ‘Noi Proteggiamo Roma’, “Guerrino Casamonica da anni stava attendendo la definizione di una pratica relativa al condono edilizio dell’abitazione dove vive con la compagna Sonia e i figli, intestata alla sorella Dora (entrambe le due donne sono state arrestate in quell’operazione) ma, di fatto, nella sua disponibilità“. L’obiettivo è chiaro: sanare tutti gli abusi e intestare la villa alla sorella per scongiurare possibili sequestri.

Fonte: RomaToday

Metro B1 sospesa per tre ore e mezza, mattinata nera per gli utenti Atac

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Mattinata di passione per parte degli utenti della metropolitana di Roma. Chi infatti ha dovuto prendere la linea B1, è stato costretto a fare i conti con il blocco della linea per tre ore e mezza. Un disservizio iniziato dalle 5:30, ossia da attivazione tratta e con Atac che ha messo su strada, stando all’annuncio via social, i bus sostitutivi.

Disagi per gli utenti, che tramite social chiedono spiegazioni e informazioni sulla ripresa a pieno regime del servizio. La tratta è stata riattivata alle 9. È il secondo blocco della metro B1 in pochi giorni dopo quello dello scorso 6 febbraio.

Inaugurata a giugno 2012, la metro B1 collega piazza Bologna a Jonio. Secondo i dati di Roma mobilità, la metro B1 ha una capacità di trasporto di 24mila persone l’ora per senso di marcia.

Fonte: RomaToday

Il mega raduno no vax alle porte di Roma non si fa: il prefetto lo vieta.

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Su telegram, il leader di Fronte di Liberazione nazionale: “La mattina del 10 febbraio, formeremo la nostra milizia. Un esercito civile, non armato ma con un giuramento”.

Il maxi raduno dei no vax ai pratoni del Vivaro, alle porte di Roma, dal 10 al 13 febbraio, non si terrà. Il prefetto Matteo Piantedosi, nell’ultima riunione del comitato per l’ordine e la sicurezza, ha deciso la linea del massimo rigore.

Il “campo Hobbit” che il Fronte di Liberazione Nazionale vorrebbe allestire a Rocca di Papa, nonostante il divieto del sindaco Veronica Cimino, è formalmente vietato. In sostanza, l’area dei pratoni del Vivaro non potrà essere in alcun modo occupata, anche temporaneamente. Nell’ultimo incontro del comitato per l’ordine e la sicurezza tenuto a palazzo Valentini, oltre ai vertici della prefettura e della questura, c’era anche il sindaco di Rocca di Papa, i carabinieri e l’ente parco che ha anche sottolineato la serie di rischia ambientali possibili.

Non solo. Lo stop è stato deciso anche analizzato altri aspetti che non riguardano solo l’ordine pubblico, ma anche le ragioni sanitarie e di viabilità. Nelle prossime ore la decisione sarà formalizzata con un provvedimento che, tecnicamente, dirà anche alle forze dell’ordine e alla polizia locale come comportarsi in caso di mancata osservanza del divieto. Nè la manifestazione, nè il raduno dei negazionisti del covid saranno consentiti nell’area dei pratoni del Vivaro, né nelle zone limitrofe.

Ma i no vax, però, non mollano. Sulle chat di Telegram, qualcuno posta le immagini dei camper già noleggiati. Altri, come Nicola Franzoni, segretario del Fronte di Liberazione Nazionale continuano a chiamare l’adunata. Di ieri, l’ultimo video messaggio: “Saremo ai pratoni del Vivaro dal 10 al 13 febbraio e daremo vita all’esercito civile di liberazione nazionale con giuramento solenne di servizio al tricolore e all’Italia. Sarà una milizia non armata. Chi viene giurerà fedeltà all’esercito del Fronte. Faremo un gruppo capace di liberare l’Italia”. Un messaggio che si conclude con l’ennesimo richiamo al 14 febbraio, con una “marcia su Roma” per una non meglio precisata “resa dei conti”.

Fonte: RomaToday

Calano i ricoveri per Covid, ma il Bambino Gesù resta sotto pressione: 80 i bambini in ospedale

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Gli ospedali di Roma e del Lazio respirano. Dalla fine della scorsa settimana ad oggi, stanno iniziando a diminuire i pazienti positivi al coronavirus e ricoverati negli ospedali. Guardando i dati, al momento ci sono 2.081 malati in cui nei reparti ordinari, 64 in meno rispetto le ventiquattro ore precedenti e 198 pazienti gravi, nelle terapie intensive, ossia 8 in meno.

Numeri che si spiegano anche grazie ai 11.829 guariti, segnalati solamente nella giornata del primo febbraio. Dunque un deciso calo dei ricoveri e delle terapie intensive, anche perché i casi rispetto allo stesso giorno di una settimana fa sono il 30% in meno. Stando ai dati Agenas, il Lazio ha il 21% dei reparti di terapie intensive occupati e il 32% percento di quelli ordinari, entrambi in flessione.

Segnali incoraggianti che, tuttavia, cozzano con la situazione che riguarda i bambini colpiti dal coronavirus. L’assessore alla sanità Alessio D’Amato, nell’ultimo bollettino per il covid nel Lazio, ha parlato di un vero e proprio “record” di ricoveri in età pediatrica. L’ospedale Bambino Gesù, polo sanitario d’eccellenza per la cura dei piccoli pazienti, è sotto pressione.

Sono ottanta, tra neonati e giovani adolescenti, i ricoverati nei centri di Palidoro e di Roma del Bambino Gesù. “Si tratta prevalentemente di bambini sotto i 4 anni di età e di ragazzi ricoverati con altre patologie e positivi al virus”, ha spiegato la direzione sanitaria dell’ospedale che nello scorso week end ha anche rivolto un appello alle famiglie: “Per ridurre le occasioni di ricovero e i rischi legati alla malattia, l’ospedale ribadisce l’importanza della vaccinazione nei bambini e nei ragazzi e auspica che si possa procedere al più presto alla vaccinazione anche per i bambini da 0 a 4 anni”.

Stando ai dati, a livello nazionale, prodotti dall’associazione degli ospedali pediatrici italiani, il “76% dei ricoveri in area medica tra i 5 e i 18 anni riguarda pazienti non vaccinati. E il 69% dei ricoveri in area intensiva dei piccoli fino a 4 anni riguarda bambini che hanno genitori non vaccinati”. Nel Lazio, nella fascia pediatrica 5-11 anni sono “oltre 125 mila i bambini con prima dose”.

Fonte: RomaToday

Orrore a Roma: nasconde il cadavere della mamma nel baule, era morta da tre mesi

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Nella cassapanca c’è mamma”. Così un uomo ha gelato il sangue ai poliziotti intervenuti nell’appartamento dove viveva con la madre all’Esquilino. Una rivelazione choc, con il cadavere della donna in avanzato stato di decomposizione, nascosto nel baule della loro abitazione al centro di Roma da almeno tre mesi. Ad occultarlo il figlio, un 51enne con problemi psichiatrici.

Il macabro rinvenimento poco dopo le 19:30 di lunedì 31 gennaio in una casa che si trova sotto i portici di piazza Vittorio Emanuele II, nel cuore del quartiere multietnico del I municipio. Sul posto i poliziotti del commissariato Esquilino intervenuti per dare esecuzione ad una sfratto giudiziario a madre e figlio. Una volta nell’appartamento la confessione.

Il medico legale intervenuto nell’abitazione dell’Esquiilino ha quindi datato la morte dell’anziana 91enne, originaria di Reggio Calabria, ad almeno tre mesi. Messa la salma a disposizione dell’autorità giudiziaria sarà ora l’autopsia a chiarire le cause del decesso della donna, al momento l’ipotesi è quella della morte naturale. Sul corpo dell’anziana donna non sono infatti stati trovati evidenti segni di violenza.

Resta ora da comprendere se il figlio 51enne abbia occultato il cadavere dell’anziana a causa della sua condizione psichiatrica o se lo abbia fatto volutamente magari per continuare a riscuotere la pensione e non essere mandato via dall’appartamento della mamma.  L’uomo al momento non risulta indagato. Sequestrato l’appartamento. Sul caso indagano gli investigatori del commissariato Esquilino di polizia dopo i rilievi svolti dagli uomini della polizia scientifica nell’appartamento dell’orrore del centro della Capitale.

Cadavere in valigia a Pietralata

Scoperta choc del cadavere della madre morta nascosto in una cassapanca che fa tornare alla mente l’aprile dello scorso anno, quando la cronaca romana raccontò della morte di Luca De Maglie, 37 anni, il cui cadavere venne rinchiuso in un trolley e poi lasciato in piazza Federico Sacco, nella zona di Pietralata. A trovarlo alle prime luci del giorno i residenti.

I poliziotti intervenuti sul posto poi non fecero altro che seguire la scia ematica che fuoriusciva dalla valigia che dalla piazza li portò davanti l’appartamento di una donna, Alma Reale, 38 anni, che raccontò poi agli agenti di aver trovato il compagno morto e di aver usato delle buste di plastica e del nastro adesivo per tentare di nascondere il cadavere. Denunciata a suo tempo per occultamento di cadavere la donna venne poi trovata morta  nel luglio dello scorso anno alla stazione metro B Rebibbia a causa di una overdose.

Fonte: RomaToday

Cosa ha fatto Roberto Gualtieri nei suoi primi cento giorni da sindaco

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n piano rifiuti straordinario per affrontare la prima emergenza con la fascia tricolore, una riorganizzazione immediata della macchina amministrativa, il primo bilancio segnato da un dialogo rinnovato con le forze di opposizione, e i primi incontri istituzionali per organizzare al meglio i grandi eventi che attendono Roma, dal Giubileo 2025 a Expo 2030. Sono i primi 100 giorni da sindaco di Roberto Gualtieri, segnati da una nuova sobrietà comunicativa rispetto agli anni di Raggi, pochi annunci roboanti sui social, qualche conferenza stampa per fare il punto rispetto agli annunci e i tour del venerdì per i quartieri della Capitale.

L’emergenza rifiuti

Priorità di inizio mandato: come restituire decoro alle strade della città. Il piano di pulizie straordinarie da 40 milioni di euro è servito a mettere qualche toppa, poi si sono aggiunti i nuovi contratti con impianti privati fuori Roma, per assicurare sbocchi sufficienti all’indifferenziata, il recupero di mezzi Ama fermi in manutenzione, il bonus ai lavoratori per pulire anche a Natale. Una corsa contro il tempo per scongiurare cartoline natalizie con i rifiuti sotto l’albero. Sarebbe stato un pessimo inizio. L’obiettivo è riuscito a macchia di leopardo, con le periferie rimaste in sofferenza ma buona parte della città ripulita in tempo per il 25 dicembre.

Il dossier mobilità

In parallelo il sindaco ha rinnovato i vertici delle aziende partecipate, nominato i membri dello staff (non senza polemiche da parte delle opposizioni) e studiato i dossier principali. Sui rifiuti prepara il piano per il medio-lungo termine, in particolare per quanto riguarda la realizzazione di nuovi impianti per lo smaltimento, iniziando a scontrarsi con le proteste sui territori. Mentre sul fronte mobilità sta tentando di sciogliere alcuni nodi fondamentali per avviare la progettazione e realizzazione delle opere promesse. Vedi la questione Roma Metropolitane e il contenzioso con metro C.

I fondi dal Governo

Dall’altra parte si muove per ottenere risorse aggiuntive rispetto a quelle del bilancio comunale. In questo senso il dialogo con il Governo centrale è costante e solido il rapporto con il premier Mario Draghi. I fondi del Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza) saranno fondamentali, e insieme ad altri sindaci Gualtieri ha già sottolineato la necessità di un aggiustamento nella ripartizione delle risorse di alcuni bandi in base al criterio del numero di abitanti.

Il bilancio e il ponte di Ferro

Nei primi cento giorni anche l’approvazione del bilancio previsionale 2022-2024. Ben 24 sedute di commissione e 10 di Consiglio comunale per una manovra che promette novità specialmente sul metodo utilizzato. “Cominceremo a spendere le risorse disponibili – ha spiegato la presidente della commissione Bilancio Giulia Tempesta – cosa che il M5s non faceva”. Tra i successi di questo inizio, servito per lo più a organizzare la macchina, la riapertura del ponte di Ferro, chiuso a ottobre, il giorno prima delle elezioni, per un incendio e riaperto contro ogni aspettativa in 70 giorni.

Fonte: RomaToday

“Picchiata e violentata in pieno pomeriggio”: la denuncia choc di una donna

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Picchiata da un uomo che sarebbe entrato a forza nel suo alloggio e che poi l’avrebbe anche violentata. La brutale denuncia arriva da una donna polacca di 51anni, ospite della struttura della Caritas in via Nostra Signora di Lourdes.

Ad abusare di lei, sarebbe stato un romeno di 65 anni anche lui ospite dalla struttura che dà riparo ai senza dimora. Sul caso sono in corso indagini della polizia, anche per risolvere alcuni punti ancora oscuri, non ultimo se la violenza sessuale sia stata portata a termine o tentata.

Un particolare che comunque non sminuisce la gravità del fatto avvenuto nel pomeriggio di martedì, all’interno dei locali in zona Boccea. Stando al racconto della vittima, il romeno di 66 anni intorno alle 16 sarebbe entrato forzando la porta della camera della donna, la quale avrebbe tentato di difendersi. Qui, avrebbe spaccato un mobiletto picchiandola, per poi tentare un approccio sessuale.

La donna, secondo la ricostruzione della polizia, ha reagito, opponendo resistenza e lui l’ha nuovamente aggredita. Picchiandola anche con il mobiletto rotto poco prima. A questo, stando al racconto della donna, sarebbe avvenuta la violenza sessuale. Le urla della vittima, hanno quindi attirato l’attenzione degli altri ospiti e dei gestori della struttura che, poco dopo, sono accorsi in suo aiuto.

II romeno è stato bloccato e poi sottoposto in stato di fermo dagli agenti del reparto volanti della polizia arrivati sul posto. La sua posizione è al vaglio. La 51enne polacca è stata portata al Fatebenefratelli proprio per le ferite al braccio e al corpo che ha riportato. La prognosi che le hanno dato i medici è di 40 giorni. La polizia, in attesa degli esiti degli ulteriori esami clini svolti per accertare la violenza sessuale denunciata dalla 51enne polacca, indaga con il coordinamento della procura di Roma.

Fonte: RomaToday

Paura a piazza Venezia, calci e pugni ai passanti e ai veicoli in transito

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Gli agenti hanno evitato il ferimento delle persone a bordo delle auto e delle moto in quel momento in transito.

Paura a piazza Venezia dove, domenica sera, due persone hanno preso di mira auto e moto in transito ed alcuni passanti, colpendoli con calci e pugni all’altezza di via del Plebiscito.

Gli agenti del I Gruppo centro della polizia locale, prontamente intervenuti, hanno così bloccato un 28enne, la quale ha continuato ad inveire. La giovane, supportata da un uomo in sua compagnia, ha anche minacciato i vigili della locale e gli agenti volante della Polizia di Stato di passaggio in quel momento. La donna, poi fermata, è stata denunciata all’Autorità Giudiziaria per i reati di resistenza, minacce e oltraggio a pubblico ufficiale, oltreché per rifiuto di declinare le generalità.

Denunciato anche l’uomo di 48 anni, che ha tentato di ostacolare l’operato della pattuglia. Grazie all’intervento dei caschi bianchi è stato possibile ripristinare le condizioni di sicurezza, evitando il ferimento delle persone a bordo delle auto e delle moto in quel momento in transito, nonché dei passanti presenti.

Fonte: RomaToday

Spari contro un’auto in sosta. Indaga la polizia

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Spari a Casal Bruciato dove è stato esploso un colpo di pistola contro una vettura lasciata in sosta nella notte. Ad accorgersi del foro sul lunotto posteriore della vettura il proprietario di una Citroen C5 che ha quindi richiesto l’intervento della polizia.

La chiamata al 112 poco dopo le 10:30 di mercoledì mattina da via Alberto Bergamini. A finire danneggiata la vettura di un residente della zona, incensurato, lasciata in sosta durante la notte all’altezza dell’incrocio con via Tommaso Smith. Sul posto sono quindi intervenuti gli agenti del commissariato Sant’Ippolito di polizia e gli investigatori della scientifica.

Ascoltato il proprietario della C5 questi ha riferito di non aver subito né minacce né avvertimenti che possano aver portato qualcuno a danneggiargli l’auto. Sul caso indaga la polizia che al momento non esclude nessuna ipotesi investigativa.

Fonte: RomaToday

Il maxi raduno nel campo Hobbit per “addestrare” i no vax alla resistenza

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Un maxi raduno degli estremisti anti vaccino e dei negazionisti del coronavirus, per mettere insieme “l’esercito”, “addestrare alla resistenza i non vaccinati” e lanciare “la sfida” al Governo.

Un appuntamento, stando alle parole del leader del ‘Fronte di liberazione nazionale’, che dovrebbe andare in scena tra il 10 e il 13 febbraio nella zona dei pratoni del Vivaro, una frazione appartenente per metà al comune di Rocca di Papa e per metà al comune di Velletri, in provincia di Roma.

“Stiamo organizzando una manifestazione a Rocca di Papa – l’appello sul gruppo telegram del leader del gruppo ‘Fronte di Liberazione Nazionale’ che su telegram conta oltre 12mila iscritt i- e daremo vita al più grande campo Hobbit della storia, con macchine, furgoni, trattori, camper, per radunare più persone possibili. Punto di partenza per fare quello che dobbiamo fare, che non vi dico ancora. Invaderemo quel campo”.

Il campo Hobbit era il nome con cui venivano indicate le manifestazioni di estrema destra organizzate dal Msi. “Riuniremo qui la resistenza”, spiega l’arringatore di chi è contro la “dittatura sanitaria” in un secondo video girato proprio ai pratoni del Vivaro, in una sorta di sopralluogo improvvisato.

Appresa la notizia, la sindaca di Rocca di Papa, Veronica Cimino ha rassicurato che in merito ad una eventuale manifestazione dei no vax, non concederà mai il proprio consenso: “Non consentiremo alcuna protesta a danno del territorio, in un’area di alto pregio, inserita nelle norma di tutela e oggetto di un eccezionale piano di riqualificazione – afferma il sindaco Veronica Cimino – Non permetteremo inoltre assembramenti incontrollati ed in violazione delle leggi dello Stato ancor di più in questo periodo di forte emergenza sanitaria”.

“Sono pronta – sottolinea Cimino – ad adottare tutti i provvedimenti e le misure quale massima autorità sanitaria locale e di pubblica sicurezza, senza escludere la richiesta dell’istituzione di una zona of limits blindata a tutela del territorio, come già avvenuto in passato”.

Fonte: RomaToday

Nuovo centro di distribuzione Amazon, annunciati oltre 200 nuovi posti di lavoro

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Amazon si “allarga” e sceglie ancora una volta il territorio della provincia di Roma. Il nuovo centro di distribuzione che sorgerà ad Ardea nella prossima primavera, permetterà al colosso dell’e-commerce di creare, entro tre anni dall’apertura, oltre 200 posti di lavoro a tempo indeterminato che si andranno ad aggiungere ai 2700 già creati nel territorio laziale, per un totale 13mila in Italia dal suo arrivo, nel 2010.

Amazon nel Lazio

Il sito di Ardea sarà il terzo centro di distribuzione e la settima struttura aperta da Amazon nel Lazio, dove l’azienda ha già creato 2.700 posti di lavoro a tempo indeterminato: Amazon Fresh a Roma, due centri di distribuzione a Colleferro e a Passo Corese, tre depositi di smistamento situati a Pomezia, Settecamini e Magliana. “Siamo orgogliosi ed entusiasti di espandere la nostra attività con un nuovo centro di distribuzione nel Lazio – dice Filippo Fulloni, responsabile del nuovo sito logistico -. Questo nuovo investimento rappresenta un’ulteriore prova del nostro impegno nei confronti delle persone e delle comunità in Italia e ci consentirà di potenziare la nostra rete di consegne, fornendo un servizio ancora più efficiente ai clienti”.

Candidature aperte

Per chi è interessato è già possibile candidarsi: “Consiglierei ad un ragazzo giovane di intraprendere una carriera in Amazon perché di aziende così dinamiche ce ne sono davvero poche”, sottolinea Enrico Scarinci, area manager del centro di distribuzione di Passo Corese. Il centro Amazon di Ardea ricoprirà un ruolo chiave all’interno della rete dei centri di distribuzione dell’azienda in cui i dipendenti prelevano, impacchettano e spediscono gli ordini che saranno poi consegnati ai clienti.

“Grande opportunità per il territorio”

“Quando una grande azienda decide di investire sul territorio, rispettandone le peculiarità e garantendo occupazione, soprattutto giovanile, è sempre la benvenuta – dice il sindaco di Ardea, Mario Savarese -. Nel caso di Amazon, siamo di fronte a una grande opportunità di crescita per Ardea, una risposta concreta alla crisi economica che, purtroppo, da anni attanaglia l’Italia”. Ma per il sindaco Savarese c’è anche la questione dell’impatto che una struttura come questa può avere sul territorio: “L’occhio di riguardo che gli investitori hanno verso l’ecosistema territoriale, con basso impatto ambientale delle opere in corso di realizzazione, grande efficienza energetica e ‘ristori’ in termini di interventi di arricchimento del patrimonio arboreo rende il nuovo polo logistico un punto di partenza per ulteriori investimenti sul nostro territorio. L’auspicio è che le tematiche della sostenibilità e del rispetto dell’ambiente possano essere incrementate sempre di più”.

Sostenibilità ambientale

Amazon fa sapere che il nuovo centro è stato progettato con massima attenzione al risparmio energetico, con l’obiettivo di conseguire la certificazione Breeam (Building research establishment environmental assessment method) con la valutazione “Excellent”. L’impianto di riscaldamento, la ventilazione e l’aria condizionata degli ambienti saranno gestiti da un sistema intelligente per l’utilizzo e la manutenzione dell’immobile, in grado di offrire agli operatori di magazzino un ambiente di lavoro confortevole e, allo stesso tempo, capace di ridurre i consumi energetici superflui. Inoltre, sarà dotato di pannelli solari e i dipendenti potranno usufruire di postazioni di ricarica per veicoli elettrici e depositi per biciclette.

Fonte: RomaToday

Alessio Lerani: “Prepariamo il futuro, con un occhio all’espansione”

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Incontriamo Alessio Lerani, imprenditore quarantenne, fondatore di Aducta disinfestazioni, l’azienda romana leader nel settore, attiva anche con alcune iniziative nel sociale e, in particolare, in questo scorcio di anno, in occasione della giornata contro le violenze di genere.

  • Parliamo un po’ dell’immediato futuro di Aducta

“I primi mesi del 2022 saranno preparatori dell’attività di Comunicazione e Marketing che andremo a fare nei mesi successivi, legata in modo particolare al nostro settore vendita”. A livello strutturale l’azienda si rafforzerà nel reparto tecnico, in quello del controllo di gestione e nella pianificazione”.

  • La copertina del vostro mensile, nell’ultimo numero del 2021, fa chiaro riferimento ad un piano di espansione, ci può anticipare qualcosa?

“Senza dubbio. In azienda c’è una forte volontà di espansione, ormai da qualche tempo. Sarebbe importante procedere nel creare un’asse tra Roma, Firenze, Milano, per poi passare a Bologna e Genova. Nel frattempo, dobbiamo consolidare sempre di più la leadership nella Capitale, dove siamo nati, mio fratello ed io e dove è nata l’azienda, una dozzina di anni fa. Sarà un percorso entusiasmante e ci impegneremo a renderlo reale e fruttuoso”.

  • Nei giorni scorsi avete presentato in pubblico per la prima volta la vostra Rivista Qui Aducta, ci racconta qualcosa dell’evento?

“E’ stata una prima volta intensa ed emozionante. C’era una bella platea di partecipanti e tutto è filato liscio, con professionalità e partecipazione. Per noi la Rivista è un importante strumento di Comunicazione e da una veloce newsletter è diventata, con il trascorrere dei mesi, un. giornale di quaranta pagine, con tanti articoli da leggere e commentare”.

Per maggiori informazioni visita il sito web: Aducta

Nella sanità del Lazio mancano 10mila unità di personale, cure a rischio

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Il Servizio sanitario del Lazio è in codice rosso”. Non usano mezzi termini i sindacati per definire le condizioni e lo stato di grandissima difficoltà in cui versa il sistema dei servizi alla salute nella regione.

Il servizio sanitario del Lazio in codice rosso

“La situazione emergenziale, continua in modo costante da due anni a far emergere la grave condizione del Ssr. Il personale è ormai ridotto allo stremo, non è più in grado di continuare a sostenere il sovraccarico di lavoro che viene quotidianamente richiesto. Non basta più ricorrere alle prestazioni in orario aggiuntivo e ai turni di straordinario”, scrivono in una nota Giancarlo Cenciarelli, Roberto Chierchia e Sandro Bernardini, segretari generali di Fp Cgil Roma Lazio, Cisl Fp Lazio e Uil Fpl Roma e Lazio.

Negli ospedali di Roma e Lazio mancano 10mila unità di personale

Negli ospedali di Roma e delle altre province manca personale. Alla asl Roma 1, e solo al presidio ospedaliero del San Filippo Neri, mancano 120 infermieri e 60 Oss. Alla Roma 2 per fronteggiare l’emergenza si ricorre all’utilizzo di personale esternalizzato di qualche cooperativa, al Policlinico Umberto I mancano 250 infermieri e 300 operatori socio assistenziali. A Tor Vergata si chiudono posti letto e si riducono servizi per garantire l’emergenza. Alla asl Latina siamo sotto di non meno di 100 infermieri e 250 Oss, oltre a circa 150 unità tra tecnici di radiologia, di laboratorio, fisioterapisti, tecnici ortopedici, ortopedici. “I dati sono solo un esempio di una voragine diffusa in ogni struttura sanitaria regionale, per una carenza complessiva stimata in oltre 10.000 unità”, sottolineano i sindacalisti. Da qui la richiesta urgente di procedere alle assunzioni richieste da tempo e programmate per garantire quel diritto alla salute che rischia seriamente di essere compromesso.

Mancano infermieri, tecnici e amministrativi

“Il personale manca nelle dotazioni organiche di ogni singola azienda sanitaria. Mancano gli addetti all’assistenza primaria come infermieri, tecnici di radiologia, di laboratorio, della riabilitazione, della prevenzione e operatori socio sanitari, così come manca il personale amministrativo necessario a garantire la gestione dei processi: dagli acquisti al trattamento del personale fino ai conti economici e di bilancio. La carenza di personale affligge pressoché tutte le articolazioni della sanità pubblica regionale ed è diventata insostenibile. Le riduzioni delle attività sanitarie, le chiusure di interi reparti, l’allungamento all’infinito dei tempi di attesa per le prestazioni sono ormai prassi comune per garantire la continuità assistenziale nell’emergenza sanitaria”. Ci sono poi le ambulanze che rimangono in coda davanti ai pronto soccorso con i pazienti a bordo a dare la cifra del momento drammatico che vive la sanità nel Lazio. Pandemia a parte.

Sanità del Lazio: graduatorie e concorsi da sbloccare

“Bisogna procedere velocemente a chiamare dalle graduatorie esistenti, terminando la graduatoria del Sant’Andrea e, contemporaneamente attivare, al più presto, le procedure concorsuali che abbiamo concordato con la Regione Lazio per avviare e concludere nel più breve tempo possibile i bandi di concorso per infermieri già deliberato dalla asl Roma 2 per oltre 1500 posti. E poi dare avvio al concorso per Operatori sanitari specializzati che come capo fila di tutte le aziende sanitarie doveva già da tempo essere stato espletato presso il Policlinico Tor Vergata. E infine far partire il concorso per il personale dell’Ares 118 di cui ancora non abbiamo traccia”.

Nella sanità del Lazio 3500 precari

Da considerare prioritaria, per i sindacati, anche la questione riguardante la stabilizzazione del contingente di personale attualmente in servizio, arruolato in modo precario e con manifestazioni di interesse nell’anno 2020 all’inizio della pandemia, corrispondente a circa 3.500 unità.

Operatori sanitari tra contagi e aggressioni

Preoccupano poi i contagi “che di fatto riducono ancora di più le esigue risorse a disposizione” e le aggressioni al personale sanitario nello svolgimento delle proprie funzioni. Gli ultimi casi avvenuti al Policlinico Umberto I e al San Giovanni, dove un’infermiera ha perso una falange di un dito per un morso ricevuto, sono emblematiche. “La sicurezza degli operatori deve essere garantita perché senza di essa non è possibile assicurare l’erogazione di qualsiasi forma di assistenza sanitaria. È necessaria la presenza della forza pubblica nei pronto soccorso, vanno riattivati tutti i posti di controllo”.

Fonte: RomaToday

Infissi in PVC Roma

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Sono davvero tanti i vantaggi nell’avere degli infissi in PVC Roma soprattutto quando sono  infissi di qualità e quando sono nuovi.

Praticamente parlare degli infissi in PVC significa parlare di infissi che hanno tante qualità e cioè degli infissi moderni, infissi esteticamente gradevoli e soprattutto perfettamente funzionali e molto economici rispetto a quello che possono dare.

Infissi in PVC Roma
Infissi in PVC Roma

In poche parole decidere di sostituire gli infissi di casa e già di per sé una decisione rivoluzionaria che ci migliora la nostra esperienza all’interno ma soprattutto se decidiamo che gli infissi in PVC per quanto riguarda la coibentazione domestica faremo un grande passo in avanti e ciò vuol dire che se in inverno fa molto freddo e abbiamo dei vecchi infissi magari in legno che  hanno avuto sempre bisogno di manutenzione costante non riusciremo a mantenere un buon livello di benessere domestico perché non è certamente la  funzione per la quale sono state create.

Infatti fino a un po’ di anni fa per quanto riguarda gli infissi si guardava tantissimo la questione estetica ma non si considerava l’isolamento termico e acustico e poi si è iniziata a sviluppare un po’ la questione Su questo fronte e quindi si è scoperto che il PVC da quel punto di vista è tra i migliori sul mercato proprio per le caratteristiche ha prima di tutto la resistenza alle condizioni meteo e  la sua impermeabilità e quindi la sua capacità di resistenza.

Praticamente chi compra gli infissi in PVC sa per certo che ammortizzerà l’investimento nel tempo perché già sono abbastanza economici come dicevamo e poi perché durano molti anni.

Avere degli infissi in PVC in casa significa migliorare la nostra esperienza sia durante l’estate che durante l’inverno.

Nella prima parte accennavamo al fatto che gli infissi fino a un po’ di anni fa erano considerati importanti solo per il design e quindi come una sorta di barriera tra interno ed esterno ma non si pensava tanto,  ne all‘isolamento termico e all’isolamento acustico.

Mentre poi grazie anche appunto al PVC si è capito che possono svolgere una doppia funzione sia a livello estetico che a livello pratico e questo chiaramente lo hanno capito gli arredatori e gli esperti in design per quanto riguarda la questione estetica e poi gli altri esperti nel settore hanno compreso e possono veramente essere una difesa contro il caldo e contro il freddo e su questo non ci sono dubbi.

E il che significa soprattutto un buon risparmio energetico perché è chiaro che se gli infissi in PVC ci proteggono dagli spifferi vuol dire che abbiamo bisogno di accendere la caldaia durante inverno per meno ore e abbiamo bisogno di accendere il condizionatore uguale l’estate per molto meno tempo e il che significa che spenderemo meno soldi in bollette.

Poi è chiaro che non tutti hanno la stessa qualità e bisogna scegliere delle aziende nel settore di buon livello e che magari in quel periodo stiamo proponendo anche delle offerte molto interessanti che dovremmo solo pensare di cogliere al volo.