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Il Covid lascia camere e sale congressi vuote: lo Sheraton licenzia tutti i suoi 164 lavoratori

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Prima la crisi scaturita dalla pandemia con conferenze e congressi annullati, poi i lavori di ristrutturazione: l’hotel di lusso manda a casa 164 persone. I sindacati: “E’ inaccettabile”.

Chiuso a causa della pandemia dal 16 marzo del 2020 e mai più riaperto: così lo Sheraton Roma Hotel & Conference Center ha deciso di licenziare tutti i suoi lavoratori. Procedura di licenziamento aperta per 164 dipendenti su 166 totali: a restare senza occupazione, dopo quasi due anni di cassa integrazione, saranno operai, amministrativi, chef, addetti alle camere, prenotazioni e ricevimento oltre che segretari e front office manager.

Lo Sheraton licenzia tutti i suoi lavoratori

A determinare la “situazione di eccedenza” del personale la crisi scaturita dall’emergenza sanitaria che ha lasciato senza prenotazioni le 640 camere dello Sheraton, senza convegni e conferenze le 30 sale adibite a manifestazioni ed eventi così come vuoti sono rimasti i tre ristoranti e la piscina. Il deserto nell’hotel di lusso.

La pandemia si abbatte sul settore del Turismo

Già perchè durante il periodo pandemico il settore turistico ha registrato una contrazione della domanda che per Roma è stata del -81,2%, con la crisi a tagliare di oltre il 70% il valore della spesa turistica registrata nel 2019 e del 75% il fatturato delle imprese del settore “core” della filiera turistica romana.Impatto negativo sul Pil dell’1,97%.

Prima la crisi poi i lavori di ristrutturazione: a casa 164 lavoratori

Ma non solo la crisi. Vista la chiusura della struttura, la Larimar Rome Hotel Operations, società proprietaria dello Sheraton, ha deciso di avviare i lavori di ristrutturazione dell’hotel. “Improrogabili le necessità di eseguire radicali interventi di rinnovazione, restauro e manutenzione” per suites, camere, aree comuni e di ristoro, con pure l’ammodernamento di impianti, arredi e attrezzature. I lavori sono iniziati nel settembre scorso e sono attualmente in corso, “si prevede una durata di 18 mesi durante i quali – scrive lo Sheraton – l’albergo non potrà riaprire al pubblico e la società non potrà contare su alcuna fonte di ricavo”. Da qui il licenziamento di tutto il personale, senza alternative.

I sindacati su licenziamenti hotel Sheraton: “E’ inaccettabile”

Sul piede di guerra i sindacati. “Sono due anni che ci occupiamo della questione, erano state paventate riqualificazione e rilancio della struttura invece adesso si comunica il licenziamento collettivo di oltre 160 persone. Di tutti i dipendenti. Troviamo questo epilogo inaccettabile” – tuona Roberta Valenti, segretario regionale della Uiltucs. “La società potrebbe attendere la produzione normativa e far ricorso agli ammortizzatori sociali che saranno previsti fino alla riapertura senza licenziare nessuno, invece qui sembra che la strategia sia quella di azzerare tutto e ricominciare con assunzioni a basso costo, liberandosi dei lavoratori che hanno fatto la fortuna dello Sheraton”. I sindacati hanno già coinvolto la Regione Lazio e sono pronti anche a bussare alle porte del Ministero dello Sviluppo Economico: “Noi non demordiamo, agiremo in tutte le sedi possibili. Quello dello Sheraton è un caso emblematico, purtroppo predittivo di altri comportamenti che potrebbero verificarsi sul territorio. Attenzioniamo anche le sorti dei dipendenti degli hotel Cicerone e Bernini. Non possiamo  accettare questo ulteriore accanimento sui lavoratori del Turismo”.

Fonte: RomaToday

Buste di plastica non a norma e cibo mal conservato: multati supermercato e minimarket

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Nel corso dei controlli alla circolazione stradale i carabinieri hanno identificato circa 300 persone e controllato oltre 200 veicoli.

Shopper di plastica non a norma e cibi mal conservati. La scoperta nel municipio Arvalia dove nel pomeriggio di domenica i carabinieri della compagnia dell’Eur hanno effettuato una mirata attività di controllo del territorio, che ha interessato i quartieri Trullo e Corviale. Nei controlli sono stati impiegati militari dei vari reparti dell’Arma, del nucleo antisofisticazione e sanità e tutela del lavoro, oltre a quelli del gruppo dei forestali.

Nello specifico, i controlli hanno interessato alcune attività commerciali del quartiere, in 3 di queste sono state rilevate delle violazioni. I carabinieri del nas di Roma hanno sanzionato un supermercato per l’importo di 2000 euro per violazione delle norme sulla conservazione degli alimenti, mentre in collaborazione con i carabinieri forestali hanno sanzionato i titolari di due esercizi commerciali – uno di ortofrutta e un minimarket – per un importo di 5.000 euro ciascuno, per aver commercializzato buste in plastica non a norma, con contestuale sequestro delle buste.

Nel corso dei controlli alla circolazione stradale i carabinieri hanno identificato circa 300 persone e controllato oltre 200 veicoli. Due automobilisti sono stati multati, uno per mancata copertura assicurativa e uno per mancata esibizione di documenti.

Fonte: RomaToday

Ambientalisti bloccano il viadotto della Magliana: insultati e spintonati dagli automobilisti

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Questa volta hanno scelto il viadotto della Magliana congestionando il traffico del quadrante sud ovest della città e scatenando la reazione degli automobilisti. Ottavo blitz in tre settimane degli attivisti per l’ambiente di Extinction Rebellion che dopo aver bloccato il raccordo anulare, la tangenziale, via Nazionale e via Cristoforo Colombo hanno messo in atto la loro protesta pacifica a ridosso dell’autostrada Roma-Fiumicino. Sedute a terra di fronte ad automobilisti spazientiti sette persone stanno hanno bloccato a partire dalle 8.00 l’importante arteria in direzione Eur. La reazione degli automobilisti è stata oltremodo violenta. I manifestanti hanno subito spintoni, calci e schiaffi, come documentato da alcuni video.  Sul posto sono poi intervenuti gli agenti del IX gruppo Eur della polizia locale di Roma Capitale ed i poliziotti del commissariato San Paolo che li hanno allontanati riaprendo la strada intorno alle 9:00.

Si tratta dell’ottavo blocco in pochi giorni messo in atto dalla campagna “Ultima Generazione – Assemblee Cittadine Ora!”. Sette le persone che hanno violato nuovamente il foglio di via da Roma, consapevoli di rischiare delle condanne severe. Peter, una delle persone in strada, ha dichiarato: “Lo faccio perché davanti alla bisogno collettivo di cambiamento scelgo intimamente di volerne far parte. Mi espongo al pericolo e all’incertezza perché consapevole del pericolo che stiamo correndo come umanità”.

A spiegare le motivazioni delle loro proteste non violenti gli stessi attivisti: “Peter è preoccupato perché l’Italia sta completamente disattendendo gli Accordi di Parigi. Potremmo raggiungere tra i 2° e i 3° di aumento globale della temperatura già tra i prossimi venti e quaranta anni ed è possibile che presto fino a 3,5 miliardi di persone si ritroveranno a vivere in terre inabitabili, comprese le aree del Mediterraneo. Quindi saranno gli italiani e le italiane del futuro prossimo, i nostri figli, figlie e nipoti, a dovere emigrare per sopravvivere di fronte a condizioni disumane e terribili. I rappresentanti del governo italiano sono gli unici responsabili dell’immobilismo attuale sul fronte eco-climatico. Solo il governo ha il potere di innescare un cambiamento di rotta radicale ridistribuendo parte del suo potere ai cittadini e alle cittadine, grazie alle assemblee di cittadini/e”.

Per questo attivisti e attiviste continueranno a ripetere i loro blocchi stradali finché i rappresentanti del governo, fra cui Mario Draghi (presidente del Consiglio) Mara Carfagna (ministra per il sud e la coesione territoriale) e Stefano Patuanelli (ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali) non concederanno loro un incontro pubblico sul tema: “Siamo l’Ultima Generazione di cittadini e cittadine italiani?”, esponendo pubblicamente la posizione del governo in merito alla necessità di agire radicalmente per contrastare la crisi ecologica e climatica, e di indire un’assemblea di cittadini/e nazionale deliberativa sulla giustizia climatica ed ecologica.

Fonte: RomaToday

Raccordo anulare in tilt, ambientalisti bloccano le auto

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Sul posto sono presenti il personale di Anas e le forze dell’ordine per consentire le operazioni di ripristino e della normale transitabilità.

Ancora un blitz degli ambientalisti a Roma. Ancora una manifestazione non autorizzata, in mezzo al traffico del Grande Raccordo Anulare. A protestare gli attivisti di Ultima Generazione e Extinction Rebellion che già giorni fa avevano protestato in maniera analoga sulla Tangenziale est per due volte e il 7 e il 13 dicembre scorso anche sul Raccordo Anulare.

Nella mattinata di oggi, invece, è stato temporaneamente bloccato il traffico lungo il Raccordo Anulare nel tratto della carreggiata esterna dal km 41,200 al km 40,900, all’altezza dello svincolo del quartiere Tuscolano. Gli attivisti, sette, si sono seduti sull’asfalto di fatto bloccando le auto dalle 8:40 alle 9:20, causando code e traffico. Sul posto sono presenti il personale di Anas e la polizia che ha sciolto la manifestazione e la strada è stata riaperta.

Fonte: RomaToday

Vaccini ai bambini a rischio flop: “I genitori preferiscono aspettare i figli degli altri”

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Si aprono il 13 dicembre alle 16 le prenotazioni per la fascia di età 5-11 anni : le somministrazioni in 53 centri. Il 12 dicembre “V-day” in 12 centri. I positivi tra i bimbi sono 320 ogni 100 mila: il triplo rispetto ai 50-69enni (109).

Le pressioni dei medici, e la convinzione dei presidi sull’utilità di uno stop preventivo della didattica in presenza per l’ultima settimana di scuola non bastano. La “Dad di Natale”, per evitare che il virus si unisca alle festive tavolate familiari, è un obiettivo quasi irraggiungibile. E la Regione punta tutto sulla campagna vaccinale dei bambini.

Fonte: Roma la Repubblica.it

Nudo nel vagone della Metro A, fermato a Cinecittà: tensione sul treno per Anagnina

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Completamente nudo a bordo di un treno della metro A, a quell’ora poco frequentata, nel freddo pomeriggio di mercoledì dell’8 dicembre a Roma. Dopo il caso di piazzale della Repubblica, la festa dell’Immacolata nella Capitale ha raccontato anche di un’altra persona completamente svestita e fermata, pure in questo caso, dai poliziotti.

L’uomo nudo viaggiava sul treno della metro A in direzione Anagnina intorno alle 19:45. Poco dopo sono intervenute le forze dell’ordine allertate da alcuni utenti a bordo del treno che lo avevano visto sfilare nudo e ubriaco. Alle 20, il nudista è stato fermato alla stazione Cinecittà, portato in Commissariato e denunciato. Al vaglio le telecamere di sorveglianza per capire se l’uomo, di origine magrebina, si sia spogliato in banchina o a bordo del treno.

L’episodio segue quello appunto di Piazza della Repubblica, dove uno straniero nigeriano di 22 anni – anche lui nudo – si era buttato nella fontana. In quel caso il ragazzo aveva aggredito i poliziotti che erano intervenuti per farlo uscire fuori dalla fontana. Gli agenti sono rimasti contusi e sono stati refertati con 7 giorni di prognosi, per trauma alla caviglia e alla mano.

Fonte: RomaToday

Green Pass su bus e metro di Roma, verifiche anche dai controllori Atac. I sindacati temono aggressioni

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Il Governo ha annunciato una mobilitazione delle forze dell’ordine “in maniera totale” e un piano su scala nazionale senza precedenti. I sindacati dei lavoratori Atac, però, sollevano più di una perplessità.

La questione relativa ai controlli del Green Pass, necessario per salire sui mezzi pubblici dal 6 dicembre, tiene banco a Roma. Nella Capitale, così come anche in altre grandi città, stando a quanto previsto nel “Piano per Roma” firmato dal prefetto Matteo Piantedosi, a verificare la certificazione verde saranno in campo pure i controllori di Atac e Cotral.

I verificatori, oltre il titolo di viaggio, potranno quindi controllare il certificato verde su bus, tram e metropolitane e, quando lo riterranno necessario, potranno raccordarsi anche con le forze dell’ordine. I controlli di polizia, vigili urbani, carabinieri e finanzieri, invece, saranno prevalentemente in uscita, ma ci saranno anche in entrata. Secondo esclude anche blitz a bordo di quest’ultimi.

A supporto, ci sarà anche la polizia municipale che intende utilizzare in via prioritaria il personale che lavora in esterno per tutte le verifiche nell’ambito di contrasto alla pandemia, dai controlli del certificato verde rafforzato nei locali, a quelli anti-assembramento nei luoghi della movida, fino alla novità dei trasporti. Il problema, ora, è come gestire la questione dei controllori in Atac.

I lavoratori speravano di avere sempre, anche sui bus, il supporto delle forze dell’ordine. Così, però, non sarà e i sindacati temono aggressioni. “Già siamo costantemente nel mirino per i controlli dei biglietti, figurarsi con i Green Pass”, dice Daniele Fuligni della Cgil. Michele Frullo, referente del sindacato Usb Trasporti Roma e Lazio incalza: “Usb ribadisce che i controlli del Green Pass non possono essere effettuati dal personale aziendale ma dalla pubblica sicurezza”.

“Ormai è da inizio pandemia che Usb denuncia i problemi di sovraffollamento a bordo dei mezzi pubblici, ma nessuno gestisce le affluenze e si continua a far accedere a più del 100% a bordo di bus e metro. – aggiunge in sindacalista – Bisogna aumentare i bus in circolazione, bisogna controllore che ci siano mascherine adeguate per chi prende i mezzi pubblici viste le alte affluenze, spero che questo ennesimo annuncio di controlli per tutelare la salute di tutti non cada nel vuoto come è già successo dall’inizio della pandemia.

Fonte: RomaToday

Mascherine all’aperto a Roma, da sabato torna l’obbligo: Gualtieri firma l’ordinanza. Ecco le zone interessate

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Il sindaco: “La mascherina è uno strumento fondamentale di prevenzione dei contagi. È importante che tutti si vaccinino, e rivolgo un forte invito a farlo alle romane e ai romani”.

Roma torna l’obbligo delle mascherine all’aperto. Almeno in alcune zone specifiche. Il sindaco Roberto Gualtieri, dopo essersi consultato con il prefetto, Matteo Piantedosi, e l’assessore regionale alla Sanità, Alessio D’Amato, nel pomeriggio di mercoledì 1 dicembre ha firmato l’ordinanza sull’obbligo di indossare i dispositivi per limitare il contagio al Coronavirus, e nello specifico nelle aree più affollate di Roma dalle 10 di sabato prossimo 4 dicembre, fino alla mezzanotte di venerdì 31 dicembre, ovvero nel periodo caldo del festività natalizie.

Non è escluso, inoltre, che il provvedimento venga esteso anche fino all’Epifania. Continuano ad essere esclusi da tale obbligo i bambini sotto i 6 anni, le persone con disabilità e quelle impegnate in attività sportiva. Un atto dovuto, quello del Sindaco, dopo l’appello del Governatore del Lazio Nicola Zingaretti e che andrà ad aggiungersi alle altre misure di contenimento della pandemia, dai controlli sui mezzi mezzi pubblici alle piazze della movida e via dello shopping contingentate.

Le vie dove è obbligatorio usare la mascherina all’aperto

Dopo un’attenta analisi dei dati, sono state individuate una serie di aree che saranno interessate puntualmente dall’ordinanza. In Centro, preso d’assalto durante le feste, si dovrà usare l’accortezza di coprire naso e bocca nei punti più affollati del Tridente: via del Corso, via di Ripetta, via del Babuino, piazza di San Lorenzo in Lucina, piazza del Parlamento, piazza San Silvestre, largo Chigi, largo Carlo Goldoni, piazza di Spagna, piazza del Popolo, via della Croce, via dei Condotti, via Borgognona, via Frattina. Le restrizioni varranno anche in altre zone, da Prati al quartiere Africano: via Cola di Rienzo, via Marcantonio Colonna, via Fabio Massimo, piazza Cola di Rienzo, via Ottaviano, viale Giulio Cesare, via Candia, viale Libia. Quindi il Centro e non solo.

L’amministrazione capitolina ha inoltre chiarito che, tenuto anche conto dell’ordinanza del Ministero della Salute del 22 giugno 2021, “l’obbligo all’uso della mascherina va applicato in modo rigoroso in tutte le zone dove si possono verificare assembramenti e affollamenti (altre vie dello shopping, luoghi di aggregazione, mercati, mercatini natalizi, fiere di vario genere, esposizioni e qualsiasi altro evento organizzato per le festività natalizie all’aperto) dove, in accordo con il Prefetto e i vertici delle Forze dell’Ordine, verranno rafforzati i controlli”.

Gualtieri: “Indossiamo tutti la mascherina e vacciniamoci”

“Massima attenzione e rispetto delle regole per essere tutti più liberi” è il principio alla base di questa ordinanza secondo il Sindaco Gualtieri che ha aggiunto: “È importante che tutti si vaccinino, e rivolgo un forte invito a farlo alle romane e ai romani. La presenza di un numero ancora significativo di persone non vaccinate e la circolazione del virus richiede però un’applicazione rigorosa delle nuove norme sul super green pass introdotte dal Governo, e un utilizzo diffuso della mascherina all’aperto. La mascherina è uno strumento fondamentale per prevenire i contagi, e per questo l’ordinanza ne dispone l’obbligo in tutte le zone dello shopping individuate dalla Questura e sottoposte a misure di contenimento dell’affollamento, ma anche ovunque non sia possibile garantire il distanziamento interpersonale, come le altre vie dello shopping e i tanti luoghi di aggregazione della città”.

“In tutti questi spazi – ha aggiunto il primo cittadino – sarà necessario indossare sempre la mascherina, per prevenire la possibilità di trovarsi a contatto con altre persone essendo sprovvisti di questa protezione. La Prefettura, la Questura e la Polizia Locale lavoreranno per assicurare il rispetto delle regole. Spetta però innanzitutto alle romane e ai romani con i loro comportamenti e il loro senso di responsabilità, garantire l’applicazione di questa e delle altre fondamentali norme di sicurezza, proteggendo se stessi e gli altri. Per parte nostra, valuteremo gli effetti dell’ordinanza e l’andamento della curva dei contagi e siamo pronti, se sarà necessario, a rafforzare ulteriormente il provvedimento con un obbligo generalizzato. Indossiamo tutti la mascherina e proteggiamo insieme la nostra salute”, ha scritto nel suo appello.

Fonte: RomaToday

Preventivi Roma Eur

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Forse non ancora tutti conoscono il servizio di comparazione Preventivi Roma Eur ma è bene finalmente prendere atto della possibilità di usufruirne per migliorare la qualità delle proprie ricerche di professionisti e per raggiungere finalmente il livello di risparmio desiderato. Potrebbe capitare di avere bisogno di individuare una ditta, una azienda, un tecnico che possa fornirci uno specifico servizio ma non sapere proprio a quale rivolgersi.

Spesso ogni ricerca si limita a fermarsi ad un elenco di persone di cui si può riconoscere solo il nome che, in verità, ci dice poi poco. Ma un criterio più concreto da adottare potrebbe essere quello economico.

Preventivi Roma Eur
Preventivi Roma Eur

Diciamo la verità, tutti diamo importanza alla componente materiale del servizio ed è anche naturale voler conoscere in anticipo la cifra che dovremo sostenere. È questo lo scopo di un servizio che fornisce e compara preventivi: darti la possibilità di conoscere subito la cifra che puoi andare a spendere per ottenere ciò che desideri.

Dunque, alla fine dei conti si occupa di andare a rintracciare per te i professionisti che offrono il servizio che desideri e che risiedono ed operano intorno alla sua zona. Per scegliere un quantitativo di preventivi come opzioni a cui puoi attingere perché si rivelano le più convenienti sul mercato. Pare molto chiaro quanto possa essere utile questa metodologia di ricerca e quanto tempo possa farti risparmiare.

Richiedere la comparazione tra preventivi e facili: spesso puoi porre la tua richiesta tramite il sito Internet, oppure adottando come strumento comunicativo la telefonata, la chat o addirittura la posta elettronica.

Insomma i professionisti dietro alle ricerche di comparazione dei preventivi si adoperano per semplificarti la vita in ogni modo possibile. I dati di cui hanno bisogno sono ovviamente i dati personali (nome cognome), i recapiti a cui rintracciarti (la maggior parte delle volte si tratta di telefono e e-mail) ed eventuali richieste specifiche.

Mettiamo il caso che tu abbia la necessità urgente di rintracciare un bravo fabbro a Roma, che cosa dovresti fare esattamente? Potresti utilizzare il servizio per richiedere i preventivi, peraltro in maniera del tutto gratuita.

Molto spesso quando si ha la necessità di contattare un fabbro si potrebbe facilmente entrare nel panico.

Questo perché si potrebbe essere rimasti chiusi fuori casa, potrebbe essere bloccata la serratura, o potremmo avere un’emergenza di qualunque tipo in corso. Dunque, invece di scorrere a casaccio le pagine gialle della città o le pagine Internet che si aprono su ricerche generiche, possiamo sentire di essere più facilitati se facciamo eseguire una ricerca da professionisti dei preventivi. Perciò, in seguito alla loro azione, ci ritroveremo in mano dei numeri dei fabbri più vicini a noi che, contemporaneamente, garantiscono un buon trattamento economico a parità di servizio.

Il motivo per cui la risposta sarà piuttosto veloce è dovuto al fatto che c’è una certa competenza ed esperienza tra chi opera in questo modo ti e ogni giorno vede un quantitativo spropositato di preventivi interessanti e dunque dei contatti di riferimento che possono essere considerati una garanzia.

Incendio nel deposito Ama: distrutti tre mezzi, danneggiati altri tre

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Sul posto i vigili del fuoco e i carabinieri. Al momento non è esclusa nessuna ipotesi, neanche quella di un corto circuito.

Fiamme nella notte di lunedì 29 novembre, in via Cassia dove, nel deposito Ama, sono stati distrutti da un incendio tre mezzi della municipalizzata dei rifiuti di Roma, mentre altri tre sono rimasti danneggiati. Il rogo è scoppiato nel piazzale antistante un bar all’altezza del civico 1747, intorno alle 23. Sul posto i vigili del fuoco e i carabinieri.

Nessuno è rimasto ferito, ma le immagini sono in corso. Stando ai primi rilievi raccolti dal militari della compagnia di La Storta e da quelli del Nucleo Radiomobile Cassia, il rogo non sarebbe doloso. Forse a far scoppiare l’incendio potrebbe essere stato un malfunzionamento di un mezzo, con le fiamme che poi divampando hanno coinvolto anche le altre vetture.

Sarà però la relazione dei vigili del fuoco e i rilievi dei carabinieri a far luce sul fatto. Di certo, resta il danno per Ama. Da quanto ricostuito le fiamme sono partite da una spazzatrice Ama. “Un mezzo a vasca, un furgone e una spazzatrice risultano danneggiati in modo irreparabile – spiega Ama in una nota – Sull’incendio è già stata sporta denuncia. Presso la sede, nel momento in cui è deflagrato l’incendio, non erano fortunatamente presenti addetti”.

Fonte: RomaToday

Sciopero a Roma: il 3 dicembre a rischio bus, tram, metro per 4 ore

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Giornata di sciopero quella di lunedì 3 dicembre a Roma con il trasporto pubblico e privato a rischio per 4 ore, dalle 8:30 alle 12:30, per la protesta indetta dal sindacato Ugl.

A rischio quindi, bus, tram, metropolitane e ferrovie della Roma-Lido, Termini-Centocelle e Roma-Civitacastellana-Viterbo. Il servizio sarà comunque regolare prima delle 8:30 e dopo le 12:30.

Atac “richiama tutto il personale al corretto esercizio del diritto di sciopero nell’ambito della durata dello stesso, secondo le modalità indicate dalle organizzazioni sindacali proclamanti. In ottemperanza alle disposizioni di cui sopra, le Direzioni competenti provvederanno ad emanare apposite istruzioni finalizzate a garantire i presidi necessari e la ripresa del servizio all’utenza al termine dello sciopero programmato, in analogia con quanto previsto in occasione degli scioperi di 24 ore”.

Fonte: RomaToday

Frode fiscale sui bonus Covid a imprese, sequestrati 110 milioni di crediti di imposta

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Nel mirino della Guardia di Finanza una società con sede a Roma ma operante in tutta Italia che acquisiva “crediti fittizi” da società e soggetti che non ne avevano diritto.

Fatta la legge, trovato l’inganno. Imprenditori e broker finanziari hanno trovato le falle nel sistema di sussidi che lo Stato ha messo a disposizione per far fronte all’emergenza economica dettata dalla pandemia.

Ma i furbetti dei bonus non devono poi essere così furbi, visto che a pochi giorni dal decreto antifrode con cui il governo ha messo appunto diversi strumenti per contrastare l’illegalità che gira intorno agli aiuti, la guardia di Finanza di Roma è entrata in azione sequestrando oltre 110 milioni di euro di crediti fiscali relativi a misure di sostegno nate per aiutare imprese e commercianti in difficoltà.

Fonte: Roma la Repubblica.it

Bonus in Ama ai netturbini per pulire Roma: “Niente ferie fino a gennaio, si premia lo sforzo straordinario”

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I sindacati tornano sulla questione premio di produttività. Non si placano le polemiche. Meloni: “Anziché licenziare i finti malati Gualtieri gli aumenta lo stipendio”.

E necessario che ci sia uno sforzo straordinario di tutti per riportare alla normalità la Capitale. I premi incentivanti sono previsti in tanti altri contratti, anche di comparti privati. In considerazione della peculiarità del piano straordinario di pulizia, l’incentivo è vincolato anche al raggiungimento dell’obiettivo primario: riportare Roma Capitale a un adeguato livello di pulizia e decoro”. Così i sindacati, Cgil, Cisl e Fiadel tornano sulla questione dei premi di produttività promessi ai netturbini di Roma dal Campidoglio per ripulire la città entro Natale. Premi che nei giorni scorsi hanno sollevato un polverone di polemiche.

Ne spiegano ancora una volta i contenuti, come già fatto dal sindaco Roberto Gualtieri in aula Giulio Cesare, chiarendo come l’iniziativa dell’amministrazione non sia un bonus per chi non si dà malato, un disincentivo a stare a casa, ma un premio a chi è chiamato a lavorare più dell’ordinario. Roma è in condizioni disastrose e serve garantire la presenza di tutti gli operatori, ai quali è destinato un importo che va dai 200 ai 360 euro se rinunciano appunto a ferie e permessi fino al 9 gennaio.

“La notizia dell’accordo, tuttavia, è ripresa dai media in queste ore nel peggiore dei modi possibili – denunciano i sindacati – ancora una volta si vuole criminalizzare l’operatore dell’igiene ambientale e ci si dimentica delle condizioni di lavoro di chi raccoglie ancora i rifiuti a mano attorno ai cassonetti, con la schiena piegata per ore, lavorando con una modalità che è stata superata da oltre un secolo. Un atteggiamento ben noto e che non fa altro che coprire, ancora, le responsabilità di chi in precedenza avrebbe dovuto organizzare il servizio, mettendo al centro sì una maggiore efficienza, ma anche le condizioni di lavoro e salute dei propri lavoratori”.

Non si placano le polemiche

Nonostante i tentativi di chiarimento dal Comune e dalla municipalizzata, le polemiche dalle forze di opposizione non si placano.

“Il primo atto da sindaco di Gualtieri è stato promettere un premio in denaro ai furbetti assenteisti di Ama per incentivarli a spazzare via i rifiuti da Roma. In altre parole, per pulire la Capitale dalla monnezza il Campidoglio ha deciso di premiare chi si ammala a comando” tuona la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni. “Apprendiamo dai giornali, infatti, che molti dipendenti indisciplinati negli ultimi mesi avrebbero preferito restare a casa invece di lavorare, presentando spesso certificati di malattia falsi e rendendo impossibile la pulizia delle strade. Siamo alla follia. Anziché licenziare questi finti malati, Gualtieri gli aumenta lo stipendio, segno evidente della sua debolezza. E del suo essere ostaggio dei peggiori nemici dei romani perbene”.

“Il sindaco di Roma Gualtieri tenta una goffa marcia indietro. Nei giorni scorsi si era appreso che l’Ama, azienda municipalizzata per i rifiuti, intendeva elargire un premio ai furbetti che fingendosi malati avessero smesso di ricorrere a questo sotterfugio” dichiara il senatore Maurizio Gasparri, commissario romano di Forza Italia. “La diciamo in sintesi perché tutto era ammantato con un accordo all’apparenza inappuntabile, ma che nella sostanza premiava coloro che avessero smesso di fare i furbi. Offendendo così i meritevoli che non danno luogo all’assenteismo o addirittura alla pratica illegale di fingersi malati. Adesso in una intervista Gualtieri scarica la questione direttamente sull’Ama dicendo che l’accordo era stato definito non da lui ma dall’azienda “in piena autonomia”. Poi però afferma che il testo sarà “precisato per evitare ogni fraintendimento”. Insomma l’Ama è autonoma quando c’è il rischio di sbagliare, e poi si affida al Sindaco come portavoce quando si tenta di correggere un palese errore. Questa prima mossa di Gualtieri è stata assolutamente infelice”.

Fonte: RomaToday

Bimbo di 8 anni frustato e picchiato con un bastone per tre anni

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Il piccolo ha subìto per circa tre anni, dal 2014 al 2017, prima di raccontare tutto al padre, che ha allertato i servizi sociali. Nei giorni scorsi le condanne.

Picchiato con il bastone della scopa, preso a frustate con la cintura, vessato quotidiniamante dalla persona che dovrebbe invece amarlo di più e prendersene cura: un incubo durato tre anni per un bambino che, a soli otto anni, ha trovato il coraggio di ribellarsi alla madre e al nuovo compagno e di raccontare tutto al padre, portando alla condanna della coppia a tre anni di carcere.

I fatti risalgono al periodo compreso tra il 2014 e il 2017, anni in cui Michele (nome di fantasia) è stato sottoposto a una lunga serie di maltrattamenti da parte della mamma, una donna di 34 anni, e del compagno, un 37enne originario dell’Est Europa. Oltre a venire regolarmente percosso, soprattutto quando i due avevano consumato alcol e droghe, gli inquirenti hanno accertato che era anche costretto ad andare con loro quando si rifornivano di stupefacenti nelle piazze di spaccio di Tor Bella Monaca e ad assistere ai loro rapporti sessuali.

Dopo tre anni di vessazioni Michele è fuggito a casa del padre e gli ha raccontato tutto. L’uomo ha contattato i servizi sociali, e il fascicolo è arrivato sul tavolo della procura: nei giorni scorsi la condanna a 3 anni e 6 mesi di carcere per maltrattamenti e lesioni per la madre, e a tre anni di carcere per il compagno. Alla donna il pm Giovanni Nostro ha contestato anche le aggravanti.

Fonte: RomaToday

Ostia, nuovo colpo al clan Fasciani: confiscati beni per oltre 18 milioni di euro

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All’esito delle investigazioni è emerso che i “rilevanti investimenti effettuati nel tempo” – tra cui un noto stabilimento balneare e varie imprese attive nel settore dei prodotti da forno – “non trovavano copertura con i modesti redditi dichiarati dai 2 proposti e dai loro familiari”, spiegano dalla finanza.

Nuovo colpo al clan Fasciani di Ostia. La Guardia di Finanza ha sequestrato beni per oltre 12 milioni di euro a due persone, ritenute esponenti di spicco del gruppo criminale. Il decreto di confisca è stato emesso dalla sezione misure di prevenzione del Tribunale su richiesta della Direzione distrettuale antimafia capitolina.

Le indagini sono partite al termine delle operazioni di polizia “Nuova alba”, eseguita dalla Polizia di Stato nel luglio 2013, e “Tramonto”, conclusa dalle fiamme gialle capitoline nel febbraio 2014, dalle quali era emersa l’operatività dei Fasciani nel territorio del litorale.

Il provvedimento conferma le precedenti decisioni adottate dalla Sezione Specializzata Misure di Prevenzione del Tribunale capitolino, che, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Roma, aveva disposto dapprima il sequestro, nel 2016, e poi la confisca di primo grado, nel 2018, dell’ingente patrimonio mobiliare, immobiliare e societario riconducibile al sodalizio di Ostia.

Gli accertamenti svolti dal G.I.C.O. del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria sono stati incentrati sui vertici del clan, gravati da “precedenti per fatti di estorsione, usura, traffico di sostanze stupefacenti e intestazione fittizia di beni, nonché sui membri dei rispettivi nuclei familiari e hanno valorizzato le risultanze di precedenti operazioni di polizia ai fini dell’aggressione patrimoniale”, spiega la Finanza.

All’esito delle investigazioni è emerso che i rilevanti “investimenti effettuati nel tempo – tra cui un noto stabilimento balneare e varie imprese attive nel settore dei prodotti da forno – non trovavano copertura con i modesti redditi dichiarati dai 2 proposti e dai loro familiari”.

“È stato altresì rilevato come, dopo i primi provvedimenti giudiziari emessi nei loro confronti, fosse stato adottato un complesso e articolato reticolo societario per schermare la riconducibilità delle attività commerciali dietro persone di fiducia, che fungevano, però, da compiacenti prestanome”, sottolineano gli inquirenti.

Fonte: RomaToday

«Picchiata dalla famiglia perché non voglio il velo». Una 14enne di Ostia si presenta dai carabinieri: «Ho paura»

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La ragazzina è stata anche minacciata di ritornare in Bangladesh.

«Sono stata picchiata perché non voglio portare il velo»: così una ragazzina di 14 anni si è rivolta sabato pomeriggio ai carabinieri di Ostia raccontando di essere stata aggredita più volte dai familiari perché non voleva indossare il velo.

La ragazza ha accusato la madre e il fratello di averla aggredita in diverse occasioni e di essere stata anche minacciata di ritornare in Bangladesh. Dopo l’ennesima lite, la ragazzina si è rivolta sabato pomeriggio ai carabinieri raccontando di essere stata picchiata dal fratello. È stata medicata in ospedale per un lieve trauma cranico e graffi sul viso. Ora si trova in una struttura protetta. I carabinieri hanno inviato un’informativa alla Procura dei Minori.

Fonte: ilmessaggero.it 

Feste di Compleanno per ragazzi Roma

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Andiamo a vedere perché è importante poter contare su un servizio come feste di compleanno per ragazzi Roma. Parliamo di una ditta che ha molto successo nella capitale perché ha  aiutato tanti genitori o tante persone a organizzare dei compleanni fantastici per adolescenti o comunque ragazzi e ragazze molto giovani e che possono essere figli o nipoti e che hanno voglia di passare una serata o un pranzo indimenticabile con i loro amici erano fidanzati e fidanzate.

Feste di Compleanno per ragazzi Roma
Feste di Compleanno per ragazzi Roma

Organizzare una festa di compleanno in una città come Roma può essere molto stimolante ma anche molto complicato, nel senso che bisognerà e prendersi cura di tanti piccoli particolari come se fossero tanti tasselli all’interno di un puzzle che devono incastrarsi perfettamente.

Ed ecco perché risulta una pessima idea fare tutto da soli in quanto si possono fare degli errori che sarebbero fatali per l’organizzazione dell’evento. Tra le tante cose che bisogna curare ora  ne citeremo alcune partendo dalla location, che è molto importante, e che va scelta con cura.

 Sbagliare la scelta della location significa compromettere l’evento e sotto questo punto di vista organizzare la festa di compleanno a casa può essere una pessima idea, a meno che non sia una casa molto grande come una villa o uno spazio esterno molto imponente tipo un giardino con una piscina ma questa è una cosa molto rara e quindi conviene andare a trovare una delle tante che propone Roma, in base al periodo nel quale si vuole organizzare la festa.

 Nel caso in cui la festa avverrà in  inverno bisogna trovare un posto al chiuso che può essere o un semplice ristorante per fare una bella cena, un bel pranzo o anche un locale dove unire intrattenimento o altre cose, mentre nel caso in cui avverrà in un periodo primaverile-estivo sarebbe una bella idea scegliere un luogo suggestivo come una villa, un casale o anche dei posti esterni come giardini dove ci sono le piscine per divertirsi.

 L’importanza del catering e dell’intrattenimento

 Un altro  aspetto molto importanti in tal senso è il  catering perché sappiamo benissimo che, se una festa di compleanno  non propone per gli invitati delle ottime pietanze, e anche delle giuste bevande non sarà apprezzata da nessuno perché in Italia questo aspetto non è un particolare inutile, ma anzi è assolutamente rilevante perché per noi il cibo significa convivialità e allegria.

Però c’è bisogno di riferirsi a un servizio di catering che vada a  organizzare con noi il menù e che ci proponga varie pietanze quindi dovrà essere una scelta più ricca possibile perché deve andare ad  accontentare le esigenze di tutti gli invitati perché ci potrebbero essere alcuni che hanno problemi per esempio di allergie.

Infine è molto importante l’intrattenimento perché stiamo parlando soprattutto di una festa di compleanno con persone molto giovani che come sappiamo si potrebbero annoiare facilmente.

Ecco perché può essere il caso di organizzare musica dal vivo danza o comunque giochi che vadano a rendere il tutto molto dinamico e molto stimolante per gli invitati.

Medico No Vax, il Tar respinge il ricorso: resta senza stipendio e senza lavoro

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Mariano Amici, il cosiddetto ‘medico No Vax’, medico di base di Ardea, ha ricevuto una doccia gelata dal Tar del Lazio. I giudici a cui aveva fatto ricorso dopo essere stato sospeso dall’Asl Roma 6, hanno confermato il provvedimento.

“Il Tar del Lazio con la sentenza odierna, in sede di discussione collegiale e entrando nel merito, ha confermato la legittimità del provvedimento assunto dall’Azienda sanitaria locale nei confronti del medico sospeso dall’attività e senza stipendio -comunica in una nota la Direzione della Asl Roma 6 – I giudici amministrativi hanno messo in evidenza che l’interessato ‘non produce’ la documentazione in merito alla propria condizione clinica e ‘neppure comprova’ la possibile sussistenza di una causa di esonero vaccinale”.

Il 14 settembre scorso, il dottor Mariano Amici – che come spiega la Regione non si è vaccinato – aveva depositato il simbolo ‘Amici per l’Italia’ presso l’Euipo, l’ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale: “Non chiamatemi no vax. E non chiamatelo partito, altrimenti denuncio per diffamazione”, aveva detto ad Adnkronos.

Fonte: RomaToday

Il Sistina riapre dopo due anni con il musical “Mamma mia!”

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La storica fabbrica dell’intrattenimento glamour e popolare creata da Pietro Garinei e Sandro Giovannini, sala gestita e programmata dal 2013 da Massimo Romeo Piparo, riapre i battenti dopo la chiusura per pandemia.

Segnatevelo. Martedì 7 dicembre il Teatro Sistina, la Mecca del musical, la storica fabbrica dell’intrattenimento glamour e popolare creata da Pietro Garinei e Sandro Giovannini, sala gestita e programmata dal 2013 da Massimo Romeo Piparo, riapre i battenti dopo un’assenza di quasi due anni per pandemia.

Fonte: Roma la Repubblica.it

Edilizia pubblica, dal Pnrr in arrivo 140 milioni di euro per riqualificare le case di Ater e Comune

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La giunta regionale approva le modalità per partecipare al bando: le opere previste vanno dall’efficientamento energetico all’adeguamento antisismico.

Adeguamento antisismico, efficientamento energetico, frazionamento degli alloggi e rigenerazione di spazi pubblici e aree verdi. Sono queste le opere che nei prossimi cinque anni, fino al 2026, verranno realizzate a Roma e nel Lazio a beneficio degli immobili di proprietà di Ater e dei Comuni. Tutto ciò grazie ai 240 milioni di euro che il fondo complementare del Pnrr dedicato all’edilizia residenziale ha destinato alla Regione Lazio e per i quali stamattina la giunta ha approvato i criteri e le modalità di ammissione delle domande di finanziamento.

Le case Ater riceveranno circa 176 milioni, mentre quelle comunali circa 64. Alla Capitale sono destinati 140 milioni di euro della cifra totale. Come si legge nella nota diffusa dalla Pisana, le opere dovranno essere subito cantierabili e “dovrà essere rispettato un preciso cronoprogramma”.

“In questi anni abbiamo compiuto significativi passi in avanti – le parole del presidente Nicola Zingaretti – in termini di modernizzazione ed ecosostenibilità degli edifici pubblici, abbiamo costruito ex novo e rinnovato numerosi immobili non solo a Roma, mettendoli a disposizione e restituendoli più moderni e sicuri alla nostra comunità e a chi ne ha diritto. I fondi che arriveranno rappresentano quindi una nuova linfa”.

“Con queste risorse verrà dato un ulteriore impulso al programma di riqualificazione del patrimonio di edilizia pubblica del Lazio – aggiunge l’assessore alle Politiche abitative del Lazio, Massimiliano Valeriani – . In questi ultimi tre anni abbiamo già investito oltre 300 milioni di euro per la realizzazione di circa 1.000 nuovi alloggi popolari e per la rigenerazione dei vari complessi residenziali delle Ater: si tratta del più grande piano di edilizia pubblica degli ultimi trent’anni”.

Fonte: RomaToday

Crolla trave dal ponte della ferrovia: traffico in tilt

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Non ci sono stati feriti, ma la paura è stata tanta. Una trave in ferro del ponte della ferrovia di Capannelle è crollata, subito dopo essere stata urtata da un camion Ama, lì di passaggio. È quanto successo nella mattinata di oggi, 3 novembre, intorno alle 6.45. Sul posto 4 pattuglie del VII Gruppo Tuscolano e un ulteriore ausilio di una unità del Gruppo Appio della Polizia Locale.

Gli agenti hanno provveduto immediatamente a mettere in sicurezza l’area, con la chiusura di via delle Capannelle, da via Appia Nuova a via Tuscolana, ambo i sensi di marcia. In tilt il traffico in direzione Appia Nuova.

Per mettere in sicurezza il ponte e consentire le operazioni di ripristino del tratto interessato, è stata necessaria inoltre la temporanea chiusura di via del Calice, all’altezza di va delle Capannelle e di via Lucrezia Romana. Saranno i caschi bianchi a gestire in giornata le e chiusure stradali, potenziando i servizi di viabilità in tutta la zona.

Fonte: RomaToday

Marsiglia-Lazio, niente tifosi in Francia perché “violenti e fascisti”.

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La società ha chiesto un intervento della “diplomazia italiana” per una presa di posizione sulla questione. Meloni: “Ci troviamo di fronte a un pericoloso precedente”.

Francia vietata ai tifosi della Lazio perché considerati “fascisti e violenti” dal Governo transalpino che ha diffuso una ordinanza di restrizione in merito alla partita di giovedì tra il Marsiglia e i biancocelesti, di Europa League.

“Viaggi individuali o di gruppo, con qualsiasi mezzo, per valichi autostradali, porti e aeroporti francesi, sono vietati ai tifosi della Lazio o chi si comporta come tale”, si legge nel provvedimaento firmato dal ministro dell’Interno, Gérald Darmanin, che ha ricordato anche i recenti scontri a Marsiglia tra tifosi dell’OM e del Galatasaray in cui restarono feriti 32 poliziotti, giustificando così la scelta: “Il comportamento violento di alcuni tifosi della Lazio in modo ricorrente intorno agli stadi e nei centri cittadini dei luoghi di ritrovo nonché la  ripetuta interpretazione di canti e saluti fascisti”.

Accuse pesanti secondo la Lazio che, con un nota, ieri ha invocato l’intervento del Governo: “La decisione del Ministero dell’Interno francese di vietare in via precauzionale la trasferta nella città di Marsiglia ai tifosi della Lazio non sorprende ed è in linea con quanto già deciso dalle Autorità italiane nella partita d’andata. A stupire sono piuttosto le modalità di applicazione dell’ordinanza su scala nazionale e le sue ingiustificabili motivazioni (di cui è stata data notizia anche sui tg nazionali): la Lazio non può accettare un’offesa gratuita a tutta la tifoseria biancoceleste ed alla Società stessa, che ha sempre combattuto con azioni concrete i comportamenti violenti ed ogni tipo di discriminazione, dentro e fuori gli stadi”.

“La Società Sportiva Lazio – prosegue la nota – ha sempre posto in essere iniziative tese a promuovere i principi valoriali dello sport ed il superamento di tutti gli steccati di carattere sociale, culturale, economico, etnico e religioso come è stato ampiamente riconosciuto anche ai massimi livelli istituzionali. Abbiamo visto peraltro che la violenza negli stadi è un fenomeno purtroppo ancora diffuso e preoccupante, a partire da quanto è accaduto recentemente proprio al Velodrome di Marsiglia. Ci attendiamo quindi un chiarimento da parte delle istituzioni francesi ed una presa di posizione netta della nostra diplomazia verso espressioni di qualunquismo che dovrebbero indignare tutti gli italiani, a prescindere dall’essere tifosi o meno e dai colori delle proprie bandiere”.

Il riferimento è all’ultimo di una serie di episodi che hanno riguardato la tifoseria marsigliese, durante la sfida contro il Psg, quando Neymar è stato costretto a battere un calcio d’angolo protetto dagli scudi della gendarmeria. Fatto sta che il caso, da sportivo, è diventato politico. Fratelli d’Italia chiede al Governo di “attivarsi immediatamente per impedire l’immotivata discriminazione creata dal provvedimento del Ministero dell’Interno francese che vieta l’ingresso in Francia a tutti i tifosi della Lazio o a chiunque si presenti come tale il 3 e 4 novembre”, si legge in una nota di Giorgia Meloni.

“Ci troviamo di fronte a un pericoloso precedente: in occasione di una partita di calcio, in questo caso Marsiglia-Lazio, il governo di Parigi non si limita a vietare l’accesso allo stadio o alla città che ospita la partita ma arriva addirittura a negare l’accesso su suolo francese “dai posti di frontiera stradali, ferroviari, portuali e aeroportuali” non solo a chi vorrebbe andare allo stadio ma a chiunque si dichiari sostenitore di una squadra. Ci aspettiamo dal presidente del Consiglio Draghi e dal governo italiano una presa di posizione netta su un provvedimento che va contro tutte le leggi internazionali sulla libera circolazione delle persone”, aggiunge la leader di Fdi.

Fonte: RomaToday

Metro Roma, manca l’addetto alla stazione: San Giovanni e Spagna chiuse

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Diversi i disagi per gli utenti che hanno scoperto la notizia solo al momento. Per il G20, invece, dalle 19 di oggi fino alle 6 di lunedì, le fermate Laurentina, Eur Magliana, Eur Fermi e Palasport, tutte sulla linea B.

Ieri la stazione di San Giovanni, oggi quella di Spagna. Entrambe chiuse e aperte in ritardo perché mancava qualcuno del personale addetto ad aprire i cancelli degli scali delle stazioni profonde, quelle dove l’attivazione degli impianti delle scale mobili è necessaria per rendere operative le fermate della metropolitana di Roma.

Oggi alla fermata delle linea A di Spagna e ieri allo snodo di San Giovanni, si è ripetuto il copione che era andato in scena nei giorni scorsi a Castro Pretorio, ma anche a Barberini. Il leitmotiv è sempre lo stesso. Pochi minuti prima dell’entrata in funzione della metro delle 5:30, alla stazione – all’insaputa dei passeggeri – viene dichiarata chiusa al servizio viaggiatori. Atac negli ultimi due episodi, ha comunicato il disservizio attraverso un tweet alle 5:29, invitando gli utenti a servirsi delle stazioni alternative.

Stando a quanto ricostruito, la motivazione delle chiusure non sarebbe un guasto tecnico in Atac. La non apertura in orario delle stazioni, infatti, sarebbe stata causata dall’assenza dell’ops, ossia l’operatore di stazione, dato malato all’ultimo minuto lasciando l’azienda senza addetto all’apertura degli scali e costretta a trovare un sostituto last minute per aprire i cancelli delle stazioni.

Atac non ha dato una motivazione ufficiale, limitandosi a comunicare all’utenza il problema su Twitter. Proprio sui social Mercurio Viaggiatore, blogger attivo sui trasporti pubblici di Roma, ha sottolineato come nel mese di ottobre si contano già nove stazioni rimaste chiuse al mattino.

Fonte: RomaToday

Ambulanti di Roma, Comune riconosce la tassa a canone unico, ma non li esenta dalla Tari

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Il Comune ha stabilito quale onere gli operatori commerciali devono versare per svolgere l’attività, ma non chiarisce le esenzioni sui rifiuti e li sottopone ai servizi a domanda individuale. ANA-UGL: “Non esiste: per legge gli ambulanti sono a canone unico”.

l Dipartimento dello Sviluppo Economico e Attività Produttive, ha indirizzato una nota ad ANA UGL, principale sindacato di categoria, e a tutte le associazioni che tutelano gli operatori commerciali facendo chiarezza sulla diatriba legale che da mesi gli ambulanti portano avanti contro la delibera capitolina n. 21 del 30 agosto, per cui chi lavora nei mercati capitolini, nei posteggi isolati e nelle Fiere è escluso dall’agevolazione economica Covid-19 e fatto rientrare nelle categorie di “servizio a domanda individuale”.

Tra le categorie beneficiarie, case di riposo, asili nido, centri ricreativi estivi, soggiorni anziani e altri servizi.

Primo aspetto su cui far luce è il riconoscimento del canone unico, istituito dalla la legge 160 del 2019, per cui gli ambulanti non devono versare la tassa di occupazione di suolo pubblico, come richiesto invece mesi fa dal Comune di Roma. Il canone unico serve a superare il doppio regime di tassazione sul suolo pubblico che gravava prima sugli operatori: la Tosap (tassa di occupazione del suolo pubblico) e la Cosap (canone di occupazione di suolo pubblico).

Sebbene sia stato ora riconosciuto agli ambulanti come unica tipologia di tassa però, tuttoggi gli operatori non risultano esentati invece dalla Tari, la tassa per l’immondizia, di cui non è fatto alcun cenno nella nota capitolina. Inoltre il Comune non riconosce ancora la distinzione tra ambulanti periodici, settimanali e giornalieri, e quelli a rotazione saltuaria.

“Ci battiamo per il riconoscimento dell’esenzione del canone unico per circa 1.300 ambulanti che operano a rotazioni – sostiene Marrigo Rosato Segretario Nazionale di ANA-UGL.– Ci preoccupa l’inserimento degli ambulanti nel servizio a domanda individuale del Comune. Chiederemo che l’esenzione del canone unico venga estesa anche agli operatori su rotazioni e che venga tolto l’inserimento degli ambulanti nel servizio a domande individuale, non esiste: per legge gli ambulanti sono a canone unico”.

Fonte: RomaToday

Incendiano rifiuti, carabinieri seguono colonna di fumo e scoprono accampamento abusivo

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Hanno seguito la colonna di fumo e si sono trovati davanti una mini favela. Sono stati i carabinieri della Stazione Roma Flaminia e della Stazione Roma Trionfale ad intervenire in un’area verde a Roma nord, nei pressi del ponte Flaminio di corso di Francia, dove era stato segnalato un incendio.

I militari, una volta intervenuti, hanno appurato che in quella zona si era accampato abusivamente un gruppo di 5 cittadini romeni senza fissa dimora, che stava alimentando un impianto elettrico posticcio mediante un generatore a benzina. Le fiamme, che si erano sprigionate da un cumulo di rifiuti posto a poca distanza dall’accampamento, si sono autoestinte senza arrecare danni.

I Carabinieri hanno denunciato a piede libero i 5 cittadini romeni con le accuse di invasione di terreni o edifici e deturpamento e imbrattamento di cose altrui. Sul posto anche personale dei Vigili del Fuoco e della Polizia Locale Roma Capitale.

Fonte: RomaToday

Casamonica, colpo al tesoro del clan: confiscate tre villette

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Nella zona della periferia est tra Morena e Ciampino, i carabinieri coordinati dalla Prefettura hanno organizzato ed eseguito lo sgombero.

Nuovo colpo al clan Casamonica. Nella mattinata di oggi i carabinieri del Gruppo di Frascati sono intervenuti nel fortino di via Caldopiano 80, nella zona della borgata Centroni a due passi da Morena, per sgomberare un complesso residenziale di circa 3.000 metri quadrati, comprendente 2 villette unifamiliari e una villetta bifamiliare, riconducibile al clan.

Sul posto il personale dell'”agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata” e dell’agenzia del Demanio che, una volta entrata in possesso dei beni immobili, li darà all’Arma.

Dopo le opportune riunioni presso la Prefettura di Roma coordinate da Matteo Piantedosi, per le operazioni di sgombero sono serviti circa 50 carabinieri e agenti della Polizia Locale di Roma Capitale che hanno anche attivato i servizi sociali per alcuni degli occupanti senza titolo. In due delle villette, di proprietà di Gelsomina Di Silvio, c’erano i figli. Altre, invece, venivano affittate ad altre persone.

La confisca delle villette dei Casamonica

L’operazione, stando a fonti di palazzo Valentini, ha lo scopo non solo di giungere allo sgombero degli immobili, ma anche di recuperare subito le villette destinandole ai carabinieri, garantendo fin da subito la custodia e la sicurezza del complesso. L’assegnazione all’Arma, come sottolineato dalla Prefettura, assume anche un alto valore simbolico poiché garantisce l’utilizzo dei beni per finalità istituzionali e trasforma così le villette sottratte alla criminalità, in un presidio di legalità.

“Questa operazione testimonia ancora una volta l’importanza della sinergia tra le Amministrazioni che è in grado di garantire la conservazione dei beni confiscati ed il loro immediato utilizzo, realizzando incisive azioni nelle periferie a tutela della legalità”, hanno commentato il Direttore dell’Agenzia Prefetto Bruno Corda ed il Prefetto di Roma Matteo Piantedosi.

Una iniziativa, che segue due importanti azioni sviluppate nei giorni scorsi negli allloggi Ater a Tor Bella Monaca e che si pone a pieno titolo nell’alveo delle intense attività di presidio del territorio e delle periferie, fortemente volute dal Prefetto fin dall’inizio del suo incarico.

Fonte: RomaToday

Pergotenda

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Molte famiglie potrebbero avere necessità di estendere lo spazio esterno  a casa loro e quindi cercare una ditta che si occupa di pergotenda Roma.

Praticamente parliamo di quelle famose aziende che sono specializzate in questo settore e che vengono a casa nostra per installare queste strutture, che sono delle strutture che possono essere in alluminio, ma anche dotate di coperture mobili in PVC  e che quindi sono perfette per proteggere lo spazio al di fuori e all’esterno

 Spesso queste Pergo tende danno la possibilità di chiuderle e di aprirle in maniera comunque elettrica ed automatizzata, ed è molto utile per chi ad esempio ha una veranda all’esterno e vuole utilizzarla  anche nelle stagioni fredde.

Pergotenda
Pergotenda

Praticamente in questo modo sarebbe possibile poter vedere magari una bella vista e facciamo  magari finta di quelle persone che hanno vista mare e poterlo fare non solo durante i mesi estivi e già quello non è poco, ma farlo anche in autunno e in inverno potendosi riparare dalle intemperie e anche dalle basse temperature basta mettere una stufetta e magari ci si riesce a fare anche una cena con gli amici all’aperto.

 Poi è chiaro che stiamo parlando di pergotende in maniera un po’ generalizzata, ma poi bisognerebbe scegliere un modello che adatto a casa nostra in base al tipo di funzionalità e anche al tipo estetico, in modo che si possa integrare con tutto il sistema della casa che possa avere le funzioni giuste

Quando andiamo a cercare una Pergotenda dobbiamo investire un po’ di tempo 

In poche parole se ci ritroviamo ad avere una casa con giardino è un peccato non provare appunto a contattare una di queste ditte, fermo restando che come dicevamo  nel titolo bisogna investirci un po’ di tempo per trovare quella giusta, ma comunque bisogna apprezzare il fatto di averlo un giardino perché non tutti ce l’hanno

 E quindi non dobbiamo fare come quelle persone che magari si vanno a prendere in affitto una casa con giardino, però poi lo abbandonano a se stesso, non si interessano tanto di curarlo, di mettere le piante o appunto di installare delle strutture come parlavamo nella prima parte

 Intanto se non sappiamo nulla di pergotende possiamo iniziare a fare un giro su internet per farci un po’ una cultura generale in modo anche da farci un’idea su che tipo di lavoro potremmo fare a casa nostra.

 Quando avremo un po’ più le idee chiare a quel punto dovremmo metterci a cercare tante imprese nel settore  e vivendo una grande città come Roma ce lo possiamo permettere perché ce ne stanno tante,  in modo da invitare loro a fare un sopralluogo a casa nostra e capire come stanno le cose e farci dare dei consigli giusti.

 Un’altra cosa che potremmo prendere in considerazione sempre Tenendo presente il budget che abbiamo a disposizione, e farsi aiutare da qualche amico, amico o familiare che ha in casa una struttura del genere quindi ne sa di più per farci accompagnare in questa aziende aiutarci a scegliere 

Incidente via Appia Nuova: scontro fra scooter, due feriti gravi

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Incidente stradale sulla via Appia Nuova dove si sono scontrati due scooter. Entrambi feriti i conducenti dei mezzi a due ruote sono stati trasportati in ospedale in codice rosso. Il sinistro poco dopo le 9:00 di mercoledì mattina, all’altezza dell’innesto delle rampe del Grande Raccordo Anulare

L’intervento degli agenti del VII Gruppo Tuscolano della Polizia Locale di Roma Capitale all’altezza del chilometro 14 dell’Appia Nuova, a ridosso del Comune di Ciampino. Venuti a contatto per cause in via di accertamento i due scooteristi, entrambi romani di 48 e 30 anni, sono stati affidati alle cure del personale del 118 e trasportati dalle ambulanze rispettivamente all’ospedale San Giovanni Addolorata ed al Policlinico Tor Vergata, entrambi in codice rosso.

Inevitabili i risentimenti alla normale circolazione stradale con ripercussioni anche per i veicoli in ingresso al Raccordo Anulare. Rallentamenti e code tra via dei Laghi, la circonvallazione Orientale e l’A90.

Fonte: RomaToday

Consigli non richiesti per Roberto Gualtieri

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Giunta autonoma, ascolto dei territori e valorizzazione degli eletti: da qui deve riparte la storia interrotta e per rendere il ritorno di Roma al centrosinistra meno timido e le certezze un po’ più solide.

Una seconda possibilità, otto anni dopo. Da Marino a Gualtieri, Roma torna a concedersi al centrosinistra, riannodando il filo di una storia iniziata nel 1993 – da quando cioè il sindaco viene scelto direttamente dai cittadini – e interrotta per discese ardite e risalite maldestre.

In 28 anni, su 8 elezioni, i romani hanno scelto il centrosinistra 6 volte: numeri che testimoniano come a Roma, strutturalmente, il vento soffi da una determinata parte. Una continuità interrotta dalla parentesi Alemanno e dalla chimera Raggi. Due tradimenti diversi, ma che trovano – in Marino ieri e Gualtieri oggi – risposte simili: il ritorno timido (oggi come nel 2013 l’affluenza è ai minimi storici, ndr) alle certezze. I romani ieri per la seconda volta si sono rifugiati nelle proprie certezze, ma ora si aspettano risposte diverse rispetto a quelle del 2013.

Sì, perché se Gualtieri è stato bravo a far ritrovare al centrosinistra la fiducia perduta e l’orgoglio di un’intera comunità, ora lo attende il compito più arduo: quello di non cadere negli stessi errori di Marino. Primo tra tutti non fare una giunta voce delle correnti, senza un’effettiva valorizzazione dei migliori, ovvero quel che sono state le 3 giunte Marino.

C’è poi l’ascolto della città, pratica in cui il chirurgo era parecchio carente, tanto da finire sommerso dalle contestazioni. “Più Tor Bella Monaca, meno teatro dell’Opera. Più testa alle buche di Tor sapienza e meno alle luci di via dei Condotti”, diceva facendo mea culpa al Quirino alla vigilia degli arresti di Mondo di Mezzo, che due giorni dopo cambiarono lui e Roma. Per Gualtieri la lezione di Marino al Quirino dovrà essere il faro, e per farlo dovrà servirsi del consiglio comunale, dei municipi e dell’associazionismo.

E qui è l’ulteriore errore da non commettere: Marino escluse completamente i consiglieri comunali dal dialogo, dalla possibilità di dare un contributo al lavoro per la città. Le loro istanze espulse, per una reazione scomposta e insensata che la narrazione da Mafia Capitale in poi vestì fintamente di operazione pulizia da parte del sindaco chirurgo. Ecco, Gualtieri dovrà trasformare quella che tutti vedono come una sua debolezza (la forte presenza del PD) in un punto di forza, valorizzando e incentivando la presenza lontano dal Campidoglio.

Fonte: RomaToday

Battuta di caccia finisce in tragedia, scambia l’amico per un animale e gli spara: morto 43enne

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Una battuta di caccia finita in tragedia. È quanto successo domenica 17 ottobre, a Poggio Finocchio, a nord dei Monti della Tolfa, dove un uomo di 43 anni, residente ad Acilia, è morto. A sparargli un amico, un ragazzo di 27 anni. Ad indagare sulla vicenda i carabinieri di Civitavecchia e la Procura, che procedono per omicidio colposo. I fatti sono andati in scena nel pomeriggio di ieri.

Stando a quanto ricostruito dai militari, i due erano andati a caccia. Il 43enne in compagnia del padre, il ragazzo da solo. Il gruppo aveva deciso di intraprendere lo stesso percorso, poi il colpo di fucile e la tragedia. Il 27enne, infatti, avrebbe scambiato l’uomo di 43enne per un animale selvatico e così ha premuto il grilletto del suo fucile calibro 12.

Il colpo è stato fatale. Il 43enne di Acilia è stato centrato in testa. I soccorsi arrivati sul posto non hanno potuto far altro che accertare il decesso dell’uomo. I carabinieri, che hanno ascoltato il 27enne ed il padre della vittima, hanno sequestrato le armi. Il ragazzo che ha fatto fuoco e ucciso l’amico di caccia è indagato per omicidio colposo. La sua posizione è al vaglio degli inquirenti.

Fonte: RomaToday