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Italia campione d’Europa, tuffi nella Fontana di Trevi: fermate due persone

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Sono stati oltre un centinaio gli interventi eseguiti della Polizia Locale a Roma nella notte appena trascorsa, subito dopo i festeggiamenti per vittoria dell’Italia all’Europeo.

In particolare, nelle vie e piazze del Centro Storico i caschi bianchi sono stati impegnati in diversi interventi per tutelare “l’incolumità del gran numero di persone intente a festeggiare per le strade della Capitale”, spiegano i vigili. In più occasioni le pattuglie sono dovute intervenire anche a salvaguardia delle aree monumentali, come a Fontana di Trevi dove gli agenti del I Gruppo Centro, intorno all’una e mezza di questa notte, hanno fermato un uomo di 32 anni che si era tuffato in acqua.

Sempre per lo stesso motivo, poco dopo gli agenti hanno bloccato una seconda persona. Entrambe sono state sanzionate ai  sensi del regolamento di polizia urbana. Nei loro confronti è stata applicata anche la misura dell’ordine di allontanamento.

Fonte: RomaToday

Papa Francesco operato al Gemelli, il messaggio del Pontefice

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Sono toccato dai tanti messaggi e dall’affetto ricevuto in questi giorni. Ringrazio tutti per la vicinanza e la preghiera”, Papa Francesco affida a Twitter il suo messaggio per ringraziare i fedeli che gli hanno manifestato vicinanza dopo essere stato sottoposto ad un intervento chirurgico domenica scorsa al Policlinico Universitario Agostino Gemelli dal Professor Sergio Alfieri.

Ad informare sulle condizioni del Santo Padre la sala stampa della Santa Sede che comunica: “Il decorso post-operatorio di Sua Santità Papa Francesco continua ad essere regolare e soddisfacente. Il Santo Padre ha continuato ad alimentarsi regolarmente ed ha sospeso la terapia infusionale. L’esame istologico definitivo ha confermato una stenosi diverticolare severa con segni di diverticolite sclerosante. Papa Francesco è toccato dai tanti messaggi e dall’affetto ricevuto in questi giorni ed esprime la propria gratitudine per la vicinanza e la preghiera”.

Fonte: RomaToday

Saldi, Confcommercio Roma: “Faticano le vie del centro

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Si tratta certamente di un primo dato, ma sul quale è già possibile trarre delle conclusioni: i saldi sono iniziati il 2 di luglio e vedono un miglior risultato delle zone più periferiche di Roma. Il motivo, secondo la Confcommercio, è il permanere dell’attivazione dei varchi ZTL: “I varchi non possono essere un totem”, spiega a RomaToday Romolo Guasco, direttore dell’associazione di categoria romana: “Vanno a rilento le vendite delle vie del centro storico, vanno meglio le strade commerciali dei quartieri residenziali, vanno molto bene, ci dicono, gli outlet”.

Al centro della voglia di shopping, insomma, anche la voglia di arrivare nei paraggi del negozio: “Abbiamo delle previsioni ottimistiche da parte dei consumatori”, spiega Guasco a Roma Today: “Il 60% comprerà ai saldi e ci sarà una spesa non banale, da circa 178/ 200 euro a persona: è un po’ di più rispetto al 2020. Queste sono le stime fatte sentendo i consumatori alla vigilia del primo weekend: la partenza però è lenta, essendo un fine settimana molto calmo invitava forse più al mare che allo shopping; c’erano poi i turisti inglesi per la partita”. Insomma: “Pesa la non possibilità di arrivare sul posto dell’acquisto. Speriamo che questa settimana si recuperi.”

Sul Corriere della Sera del 5 luglio arrivano i pareri anche delle altre associazioni di categoria: “C’è più interesse rispetto l’anno scorso” secondo Valter Giammaria della Confesercenti, “nonostante le vendite promozionali libere. Noi speriamo alla fine di chiudere bene, e c’è perfino un ritorno ai negozi di vicinato rispetto le vendite online. Si va dal negoziante di fiducia, e purtroppo a soffrire è ancora il cuore della città”. “Le persone hanno più bisogno di aria libera che di acquisti”, secondo la presidente di Assocommercio Roma nord, Giovanna Marchese Bellaroto, “ma nei negozi vi è un assortimento più ricco rispetto il 2020: cosi quest’anno costituiranno il banco di prova per capire se il saldo può ancora dare una prospettiva ai negozianti. Non si faranno grossi fatturati, però si abbasseranno le rimanenze”.

Fonte: RomaToday

Pranzo o cena fuori: dove mangiare nel weekend del 3 e 4 luglio

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rimo weekend di luglio a Roma, per qualcuno le vacanze sono ancora molto lontane, ma un pranzo o una cena fuori possono aiutare a staccare la spina dal ritmo capitolino, dalla frenesia e dall’afa.

La Capitale non sta di certo a guardare in questa estate di ripresa e tanti sono gli eventi da non perdere in città. Ma ci sono anche numerose proposte per mangiare fuori nel fine settimana, magari sotto le stelle.

Tra novità arrivate in città e locali storici che vale la pena provare, ecco i consigli di RomaToday per mangiare fuori nel weekend del 3 e 4 luglio:

Una pizza in riva al mare

Presso il Marine Village, a un passo dalle dune del Villaggio Tognazzi, Paradiso Beach Bar è l’indirizzo da segnare per chi vuole mangiare proprio in riva al mare, su una spiaggia attrezzata. Neon rosa, flamingo gonfiabili, design retro e camicie Acapulco, un chiosco che offre un servizio continuativo dalla mattina alla sera con varie soluzioni per colazioni, pranzi e aperitivi in spiaggia e una pizzeria da spiaggia, ossia una pizza d’asporto con proposte tradizionali rivisitate e impasti di alta qualità servita sulla spiaggia, a pochi passi dal mare.

Voglia d’estate a Rione Monti

Il ristorante Cuoco e Camicia, a Rione Monti inaugura l’estate con un nuovo menù che spazia dal mare alla campagna, servendo i romani sul suggestivo scenario della scalinata di via Monte Polacco, che fa da sfondo al dehors. Nel menù spiccano la Brioche marinara, l’Ovetto San Teodoro con funghi e spuma di pecorino, la Tartare di manzo biologico alla “Wellington”. E ancora la Carbonara al contrario, gli Gnocchi di patate ripieni con alici alla beccafico, cozze e finocchiella selvatica, il Polpo rosticciato, piselli e wasabi e tante altre proposte interessanti da provare per poi ritagliarsi una passeggiata tra i vicoli di Roma.

La terrazza mozzafiato

Un posto esclusivo e degno di nota ha da pochissimo inaugurato nella Capitale e merita una menzione. Si tratta di Adèle, l’esclusivo sky bar della capitale sul rooftop dell’Hotel Splendide Royal, con vista mozzafiato a 360 gradi su Roma. Un format nuovo, romantico, per concedersi una serata speciale sui tetti di Roma, il cui nome è ispirato al nome della figlia del proprietario Roberto Naldi e vuole essere una celebrazione delle donne. Qui la proposta di mixology parla al femminile grazie al format ideato dalla bartender Barbara Migliaccio Spina. L’accoglienza viene completata dalla proposta pret-à-manger dello chef Stefano Marzetti, sfiorati dal Ponentino estivo romano e dalle note di un piacevole sottofondo musicale.

Dietro ogni piatto c’è sempre una storia

Cambiamo registro per portarvi a Centocelle, a vivere un’esperienza di gusto ricercata, nuova, buona in un luogo intimo, informale, familiare Pochi tavoli all’interno, un dehors all’esterno e tanta, tantissima ricerca, degna assolutamente di nota. Siamo da Dejavu, enosteria alla periferia di Roma che vuole essere espressione non solo di cucina ma di un impegno etico, sociale ed emozionale trasferito nel cibo. Ad accogliervi troverete Orietta e Moreno che hanno scelto di portare nel loro ristorante prodotti provenienti da allevamenti etici, zone terremotate, territori confiscati alla mafia e da ambienti in cui persone fragili o abusate lavorano. Dai taglieri ai piatti romani rivisitati, fino al sushi di carne. Se volete scoprire una perla del gusto nel cuore di Centocelle, segnate questo nome: Dejavu.

La riapertura tanto attesa al Tuscolano

Dopo circa un anno di chiusura, ha riaperto Sforno in via Statilio Ottato in zona Don Bosco-Tuscolano. La pizzeria di Stefano Callegari torna ad accogliere i romani con un importante restyling del locale e la possibilità di sedersi comodamente all’interno in un luogo climatizzato o di mangiare nei tavoli all’aperto che, comunque, restano distanti dal passaggio delle auto. Fritti, bruschette e antipasti vari, pizze classiche, romane e le nuove, quelle che raccontano il “Giro del Mondo” del famoso pizzaiolo. A concludere la serata i dolci. Il tutto accompagnato da birra, vini e bollicine. Un indirizzo storico, un insegna che mancava e che torna ad illuminarsi.

Fonte: Eventi

Sgomberato il campo rom ‘La Monachina’

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Sono iniziate questa mattina, con 50 agenti della polizia locale di Roma Capitale, le operazioni di sgombero per liberare definitivamente il campo Rom de ‘La Monachina’. In azione le donne e gli uomini del gruppo del XIII Aurelio, del GSSU, il Gruppo Sicurezza Sociale Urbana e dell’Unità Spe (Sicurezza Pubblica ed Emergenziale), che fin dalle prime ore di giovedì 1 luglio, hanno iniziato con l’identificazione e l’allontanamento di coloro ancora presenti all’interno dell’area.

Poco più di una decina le persone trovate all’interno dei moduli, che progressivamente sono state e veranno accolte dal personale dei servizi sociali di Roma Capitale per l’avvio delle procedure previste per l’assistenza alloggiativa.

Stando ai numeri del Campidoglio, delle 105 persone presenti all’inizio del percorso, nove nuclei familiari (33 persone) sono usciti dal campo spontaneamente; 14 nuclei (48 persone), invece, hanno firmato il Patto di Responsabilità Solidale con il Comune. Di questi, alcuni hanno fatto ricorso al mercato privato con un affitto, altri sono stati trasferiti temporaneamente in alloggi popolari destinati all’emergenza abitativa come prevede il progetto di cohousing del Comune di Roma ‘Dal campo al condominio’.

“Abbiamo chiuso anche il campo rom La Monachina. Ulteriore importante obiettivo raggiunto nel percorso di superamento e chiusura campi rom presenti a Roma. Mettiamo fine a sistema che favorisce ghettizzazione, che fa spendere milioni di euro ogni anno e che crea disagi per i cittadini”, ha scritto su twitter il sindaco di Roma, Virginia Raggi. Da oggi, quindi, il campo rom La Monachina chiude.

Sulle operazioni di questa mattina è intervenuto anche il Sulpl (sindacato Unitario Lavoratori Polizia Locale) che in una nota della segreteria Romana, chiede ad amministrazione e Governo di “procedere in fretta a quelle riforme contrattuali e legislative che riconoscano e tutelino il mutato ruolo delle Polizie Locali d’Italia”. “L’area, che necessita di bonifica dalle ingenti quantità di rifiuti illecitamente sversati, verrà presto restituita all’Anas quale ente proprietario”, ha aggiunto Marco Milani, segretario del Sulpl Roma.

Fonte: RomaToday

Trastevere: imbrattata con vernice rossa la statua della porchetta

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E stata imbrattata la statua della porchetta sistemata a Trastevere. Nella notte tra il 24 ed il 25 giugno l’opera, intitolata “Dal panino si va in piazza”, è stata sporcata con della vernice rossa.

Le proteste contro la scultura

La scultura, installata in piazza San Giovanni della Malva, è da giorni bersaglio di critiche, giunte soprattutto dalle associazioni ambientaliste. Ma è anche stata oggetto di una raccolta firme, finalizzata alla sua rimozione, che è stata lanciata in rete dal presidente della commissione Ambiente Daniele Diaco, tra i primi a criticare la scultura, definata un “monumento all’olocausto animale”.

Le minacce all’artista

Le proteste non si sono limitate alla raccolta firme ed al sit-in organizzato in piazza dagli animalisti nel pomeriggio del 22 giugno. Oltre ad imbrattare l’opera, c’è stato anche chi ne ha preso di mira l’autore, un giovane studente della Roma University of Fine Arts. “Sta arrivando di tutto. Ci aspettavamo attacchi da artisti conclamati, dalla stampa specializzata. Ma gli attacchi degli animalisti a una statua di travertino sinceramente no – fanno sapere dall’ufficio stampa della RUFA – l’artista ha ricevuto anche minacce ed è spaventato. Come accademia Rufa abbiamo comunque deciso di non rispondere”.

I commenti

“Buttare ‘sangue’ su una statua che già suggerisce l’orrore, non mi pare che sia stato così sbagliato. È stato più sbagliato averla messa al centro di una bellissima piazza, di un bellissimo quartiere di Roma – ha commentato l’attore Massimo Wertmuller , uno dei primi ad aver contestato l’installazione. Intervistato dall’agenzia DIRE ha dichiarato che “Pensare di mettere una statua così al centro di una piazza, per rivalutarla, dicendo che è una tradizione romana, lo trovo aberrante”.

Fonte: RomaToday

Omicidio San Giovanni, preso l’assassino: era in fuga verso Napoli

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Stava scappando verso Napoli quando è stato bloccato dagli investigatori della Squadra Mobile di Roma e sottoposto a fermo omicidio. Si è conlusa così la fuga dell’assassino di Khaled Bilal Ahmed, iracheno 41 anni e arrivato a Roma per farsi una nuova vita, ucciso nella notte del 22 giugno davanti le stazione metro San Giovanni. Autore del brutale gesto, secondo le indagini della polizia di Stato, un armeno di 27 anni che, dopo l’omicidio, aveva preso un treno per andare in Campania.

Decisive le telecamere

La cattura è arrivata dopo una serrata indagine basata sull’acquisizione delle immagini delle telecamere del R-Store Apple che inquadrano piazzale Appio, l’ascolto di diversi testimoni (tra cui anche addetti Atac) e i filmati della metro di Roma. Resta da chiarire il movente. L’ipotesi di un regolamento di conti per droga appare remota, se non da scartare visto che nel passato della vittima non emergerebbe nulla di illegale.

Punti ancora da chiarire

I punti da chiarire restano comunque diversi. Vittima e omicida si conoscevano veramente? Stavano discutendo prima dell’aggressione fatale oppure è stata una rapina finita male? Tante le ipotesi ancora in piedi, anche la pista di una restituzione di soldi o quella legata ad un movente passionale.

Interrogatorio

L’armeno di 27 anni sarà ascoltato anche oggi, questa volta alla presenza del Pm. Khaled Bilal Ahmed, incensurato, viveva in un centro di accoglienza al Prenestino come richiedente asilo. Si guadagnava da vivere lavorando come addetto di un autolavaggio tra l’Alessandrino e Tor Tre Teste. Gli investigatori della Squadra Mobile lo hanno identificato ieri dopo una serie di riscontri anche perché, accanto al suo corpo esanime, non sono stati trovati portafogli, documenti e cellulare. L’arma del delitto, il coltello usato dal 27enne armeno, è stata trovata e sequestrata subito dopo l’omicidio, conficcata nella nuca della vittima.

La dinamica dell’omicidio

L’omicida lo ha colpito almeno quattro volte, di cui una alla gola e una alla testa. Quindi l’ultima alla testa. Dopo aver ammazzato Khaled Bilal Ahmed, il 27enne era quindi scappato tra la gente di piazzale Appio. Dalle immagini estrapolate si nota, tra le altre cose, come la vittima e il killer, forse si conoscevano anche perché da alcuni frame si vedono vicini, come se stessero parlando. L’aggressore, inoltre, si vede come avrebbe colpito due volte il 41enne iracheno: una prima raffica di colpi, poi la seconda con l’ultima coltellata alla testa. Quindi la fuga verso Napoli fino alla cattura.

 

Fonte: RomaToday

Tokyo 2020, Simona Quadarella nuota per la medaglia d’oro

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Simona Quadarella è una delle atlete romane che rappresenteranno l’Italia alle Olimpiadi di Tokyo 2020. L’Olimpiade in terra asiatica inizierà il 24 luglio e terminerà il 9 agosto. Per l’Olimpiade in Giappone Simona Quadarella nuoterà nei 1500 m e negli 800 m.

Simona Quadarella a Tokyo 2020

Romana di Ottavia, classe 1998, Quadarella è una stella del nuoto italiano. Dal Circolo Canottieri Aniene è salita sul tetto del mondo. Ma a Simona Quadarella manca il grande appuntamento olimpico. Dalla delusione della mancata qualificazione alle Olimpiadi di Rio 2016, la nuoatrice romana è carica per Tokyo 2020.

Nei 1500 Quadarella detiene il record italiano di 15’40″89, ed è una seria candidata alla medaglia d’oro a Tokyo.

Negli 800 metri l’atleta romana invece sfiderà la campionessa statunitense Katie Ledecky, classe 1997. Le due si sono affrontate nei mondiali del 2019, nella finale degli 800 metri stile libero. Ad avere la meglio è stata l’americana, che ha staccato l’azzurra soltanto negli ultimi 50 metri. A tal proposito Quadarella ha dichiarato “due anni fa sono riuscita a mettere pressioni alla Ledecky ai Giochi vedremo”. Vorrei impaurirla. E ancora “Io vorrei fare una gara in rimonta: si soffre di meno ed è più avvincente rispetto ad andare davanti e non vincere. Il ritmo della Ledecky è duro da reggere all’inizio“.

Su Simona Quadarella c’è grande attesa e le aspettative sono alte. La nuotatrice punterà a portare al massimo risultato l’Italia e Roma, anche contro la favorita Ledecly.

Palmarès

A livello europeo Quadarella ha vinto ben sei ori nello stile libero (400m, 800m e 15000m) con due triplette a Glasgow 2018 e Budapest 2021. A livello mondiale vanta tre medaglie, di cui una d’oro nei 1500 stile libero nei campionati mondiali di Gwangju 2019. Inoltre è l’unica nuotatrice italiana ad aver vinto na medaglia d’oro ai Giochi olimpici giovanili estivi di Nanchino 2014 negli 800 m stile libero.

Fonte: RomaToday

Scudetto Roma, 20 anni fa il terzo Tricolore dei giallorossi

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Il 17 giugno del 2001 la Roma, per la terza volta, diventa Campione d’Italia. C’era il sole quel giorno e l’Olimpico era stacolmo assistere all’ultima giornata di campionato contro il Parma, decisiva per l’assegnazione dello scudetto. Bastano 19 minuti a Francesco Totti per segnare e correre sotto la Curva Sud. Una gioia indescrivibile per il popolo romanista. Le successive reti dell’aeroplanino Vincenzo Montella e di Gabriel Batistuta concretizzano un sogno ad occhi aperti che sfocia in un’invasione di campo anticipata da parte dei tifosi.

Lo stadio è un bagno di folla e di bandiere, una festa iniziata sul prato dell’Olimpico, passata per la bolgia del Circo Massimo e continuata per tutta l’estate tra bandiere, caroselli, canti e cori. Una rivincita nei confronti dei cugini della Lazio che solo 11 mesi prima si erano laureati Campioni d’Italia. Da quel giorno sono passati vent’anni oggi. Francesco Totti, per ricordarli, ha scelto i social: “L’emozione è indescrivibile…viverlo con voi è stato ancora più bello…il vostro supporto è stato superlativo…Grazie Roma. 17-6-2001”.

Fonte: RomaToday

Conoscono due ragazze in chat e finiscono picchiati e rapinati

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Hanno conosciuto due ragazze in chat, su Bakeka Incontri. Volevano passare una serata tranquilla dalle parti della Pineta Sacchetti, un’uscita a quattro e tentare un approccio ma la loro domenica sera si è trasformata in un incubo. Le ragazze con cui erano usciti, infatti, hanno picchiato i due malcapitati, rapinandoli di uno smartphone.

Ad avere la peggio, è stato uno dei due ragazzi portato in ospedale per un trauma al volto e medicato con 3 giorni di prognosi. Una aggressione condida anche con una minaccia di morte parte delle ragazze che, per intimidire le loro vittime hanano anche  millantato una parentela con un boss di Bari.

La pattuglia della Sezione Volanti e quella del XIV Distretto Primavalle, in zona per il controllo del territorio, ha permesso di fermare le due rapinatrici in flagranza, rispettivamente di 32 e 21 anni. Le due sono state arrestate con l’accusa di rapina aggravata. Il cellulare rapinato, che una delle due nascondeva nei pantaloni, è stato riconsegnato alle vittime.

Fonte: RomaToday

Roma e il Lazio verso la zona bianca, ecco cosa può cambiare da lunedì.

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Roma e il Lazio procedono a vele spiegate verso la zona bianca. Anche ieri i numeri lo hanno confermato: nella Capitale per il terzo giorno consecutivo, infatti, i dati parlano di contagi addirittura sotto i 90 al giorno, mai così poi da sette mesi. Non solo. Stando all’ultimo report dell’Iss l’incidenza dei contagi a livello regionale è di 35 ogni 100mila, ossia nel limite da zona bianca che significherebbe anche una cancellazione del coprifuoco.

Il nuovo sistema, infatti, prevede il passaggio nella fascia più morbida per “le Regioni nei cui territori l’incidenza settimanale dei contagi è inferiore a 50 casi ogni 100.000 abitanti per tre settimane consecutive”, spiega il Cts. A condire il tutto ci sono anche un indice Rt basso, a 0.65 e i reparti che ospitano i malati più gravi negli ospedali, ossia le terapie intensive, ormai sempre meno oberati.

Stando ai dati aggiornati al 9 giugno, infatti, nel Lazio è occupato da pazienti gravi appena l’11% dei posti letto dei reparti delle terapie intensive degli ospedali di tutta la Regione. Basti pensare che, stando ai dati diffusi da Salute Lazio, il 5 maggio si registravano 2055 ricoveri e 265 malati gravi, un mese dopo 750 ricoverati e 126 in terapia intensiva, un dato che – stando a quello di mercoledì – riporta un ulteriore calo: 587 ricoveri e 107 nei reparti più seri. Il trend positivo della zona bianca è stato anche ribadito ieri, nel consueto bollettino giornaliero, dall’assessore Alessio D’Amato: “Abbiamo dati da zona bianca”.

Se i dati venissero confermati anche nei prossimi giorni, il Lazio sarà in zona bianca dal 14 giugno, considerato che domani è atteso il consueto report dell’Istituto Superiore di Sanità e del Ministero della Salute. E il presidente Nicola Zingaretti, ieri, ha annunciato che lunedì, proprio in vista del cambio di fascia, preparerà una nuova ordinanza: ”

Da lunedì nel Lazio con un’ordinanza portiamo il limite degli spettatori per eventi all’aperto da 1.000 a 1500 persone. In sicurezza si torna a vivere”. Lo ha annunciato in tweet il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.

A ribadirlo anche il capo di Gabinetto della Regione Lazio, Albino Ruberti, intervenendo alla presentazione dei Concerti d’Estate dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, che si svolgeranno nella Cavea dell’Auditorium Parco della Musica: “L’ordinanza varrà per la Cavea ma anche ovviamente per il Circo Massimo e per tutti gli eventi all’aperto. Il pubblico laziale, ma anche i turisti, vogliono tornare a vivere l’arte e la bellezza. Sarà provvedimento importante che apre la strada a una nuova stagione di normalità. Stiamo lavorando inoltre, su stimolo anche del Sovrintendente Dall’Ongaro, per proporre in Conferenza Stato-Regioni nuovi provvedimenti al fine di ampliare anche le platee al chiuso per la stagione autunnale”.

A chi si trova nella fascia più ambita, ricordiamo, saranno consentiti spostamenti senza limiti relativi agli orari o ai motivi dello spostamento, verso altre località della zona bianca; senza limiti di orario, verso tutto il territorio nazionale, se lo spostamento avviene per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute; verso località della zona gialla, senza doverne giustificare il motivo, nel rispetto delle specifiche restrizioni di orario previste per gli spostamenti in zona gialla e di quelle relative agli spostamenti verso le altre abitazioni private abitate; verso tutto il territorio nazionale, se la persona che si sposta è in possesso di una ‘certificazione verde Covid-19’ valida nel rispetto delle specifiche restrizioni di orario previste per gli spostamenti nella zona di destinazione.

Addio al coprifuoco. Resta invece il divieto di assembramento e l’obbligo di mascherina, sia all’aperto sia al chiuso. Gli unici momenti in cui è possibile non indossare il dispositivo di protezione sono le cene e i pranzi, mentre si sta al tavolo. Per adesso è ancora in vigore il limite di quattro persone per tavolo, a prescindere dal colore della Regione, a meno che i commensali non siano conviventi.

Fonte: RomaToday

Roma, provoca incidente e scappa: nell’urto violento ferite tre persone.

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Nel tardo pomeriggio di lunedì aveva provocato un incidente in via Casilina all’altezza del civico 1797, ed era scappata. Nell’impatto erano rimaste ferite persone. La polizia locale di Roma Capitale ha però rintracciato e denunciato la conducente dell’auto.

Incaricata dei rilievi dell’incidente, la pattuglia del VI Gruppo Torri dei caschi bianchi, ha avviato le indagini per risalire all’auto, ha  acquisito le immagini degli impianti di video sorveglianza, nell’area del vicino distributore, ed è riuscita a risalire al veicolo, una Daewoo Matiz, e alla donna in quel momento alla guida, che si trovava a casa. È stata denunciata per fuga e omissione di soccorso.

Da una prima ricostruzione la conducente della Daewoo, dopo essersi fermata a fare rifornimento, aveva ripreso la marcia e si era immessa sulla via Casilina con una manovra improvvisa. In quel momento sopraggiungeva una smart che, per evitare l’impatto con la Daewoo, ha urtato violentemente un’altro veicolo smart proveniente dalla direzione opposta.

La donna alla guida della Matiz, dopo essersi trattenuta per pochi secondi sul luogo dell’incidente, si è allontanata senza prestare soccorso. I conducenti delle due smart ed un passeggero sono rimasti feriti e trasportati presso l’ospedale di Frascati e nei due nosocomi romani di San Giovanni e Tor Vergata, in codice arancione, giallo e verde.

Fonte: Roma la Repubblica.it

È emergenza rifiuti a Roma: Comune e Regione litigano, venerdì media il Governo

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Strade come discariche da sud a nord della città, Ama scarica le colpe sulla Regione Lazio e “salva” il Campidoglio anche se gli impianti promessi da Raggi sono tutti ancora su carta. Zaghis a ristoratori e commercianti: “A giugno grandi difficoltà nella raccolta”.

essanta giorni per individuare la discarica di Roma, poi sarà commissariamento. La Regione Lazio con una delibera, non più un’ordinanza dopo il ricorso vinto da Roma Capitale al Tar, ha diffidato il Campidoglio chiamato ad individuare all’interno dei confini comunali lo sbocco necessario a garantire l’autosufficienza nella gestione del ciclo dei rifiuti. La discarica che a Roma manca.

Una partita che si gioca sul filo sottile delle competenze e dell’eterno scontro tra Regione e Comune, intanto la città scivola inesorabilmente verso l’emergenza. Lo raccontano le strade ancora una volta invase dall’immondizia: cassonetti stracolmi, marciapiedi impraticabili occupati da muri di sacchetti della spazzatura. E’ così, dalla Magliana alla Cassia. Intorno un odore nauseabondo, reso ancor più acre e fastidioso dall’aumento delle temperature. I gabbiani planano e banchettano sui cumuli di immondizia, insieme alle cornacchie sempre più aggressive. Ai margini della città le pattumiere stracolme attirano i cinghiali, ovunque si teme per i topi. Disastro capitale.

La raccolta dei rifiuti in tilt: a Roma strade come discariche

La raccolta dei rifiuti è in tilt, Ama non ce la fa a liberare le strade di Roma dall’immondizia. Senza impianti e con un piano industriale ben lungi dall’essere realizzato, la città è sprofondata nell’ennesima crisi. Destinata a convivere con cumuli di immondizia in ogni angolo, proprio all’alba delle riaperture. Cittadini costretti allo slalom tra i sacchetti, a lunghi pellegrinaggi alla ricerca del primo cassonetto libero. Protestano anche i ristoratori che se la prendono con la Municipalizzata, diretta responsabile per la mancata raccolta: “Tale disservizio oltre a creare danni al decoro in città, e d’immagine nel centro storico, provoca anche disagi ai ristoratori, in particolare per lo smaltimento dell’umido e del vetro, ai clienti e ai residenti” – ha denunciato Claudio Pica, presidente di Fiepet-Confesercenti di Roma e Lazio. Lo scenario intorno a pedane e dehors dei locali è disastroso, l’odore insopportabile.

Ama non riesce a raccogliere i rifiuti ma si autoassolve: “E’ colpa della Regione”

Ma Ama, così come con la disastrosa gestione delle sepolture nei cimiteri di Roma, si autoassolve, e assolve anche il suo socio unico: Roma Capitale, addossando il conto amaro alla Regione Lazio. Per la nuova crisi il numero uno della Municipalizzata, Stefano Zaghis, dà la colpa alla chiusura degli impianti e parte da sette anni fa: dalla dismissione degli inceneritori di Colleferro. C’è stata poi, diciotto mesi fa, la chiusura della discarica di Colle Fagiolara, sempre a Colleferro; da aprile lo stop ai conferimenti a Roccasecca, nel frusinate. Niente da fare anche per la discarica di Monte Carnevale. Eppure era stato il Campidoglio guidato da Virginia Raggi a volerla li: nella martoriata Valle Galeria. Malagrotta 2 preferita ad una serie di altre aree fornite, da Tragliatella a Falcognana: solo dopo l’arresto della dirigente della Regione Lazio, Flaminia Tosini, e dell’imprenditore Valter Lozza, proprio per un’inchiesta sulla discarica di Monte Carnevale, è arrivato il passo indietro.

Per Roma nessun progresso: senza impianti nè discarica

Di passi in avanti ben pochi. Roma aspetta ancora gli impianti di compostaggio, a Cesano e Casal Selce: annunciati nel 2017 arriveranno, forse, nel 2024. Nello stesso anno atteso anche il completamento del piano industriale pluriennale di Ama: dopo il sì della Giunta, la lunga maratona in Assemblea Capitolina, l’ok dell’assemblea dei soci è arrivato solo a fine aprile. Isole ecologiche, la riconversione del TMB di Rocca Cencia in impianto di selezione del multimateriale, la costruzione di un nuovo sito per il trattamento meccanico biologico della frazione secca-indifferenziata dei rifiuti solidi urbani al servizio della città. E’ ancora tutto su carta. Roma resta senza impianti e senza discarica. Nel frattempo i passi indietro, “rimodulazione” secondo Ama, sulla raccolta porta a porta dal Torrino a Colli Aniene, anche a Settebagni torneranno i cassonetti. “Città autosufficiente nel 2024, la discarica sarà in provincia” – ha assicurato a RomaToday l’assessora ai Rifiuti di Roma Capitale, Katia Ziantoni. Nel mentre la Capitale soffre.

A cominciare dalla raccolta di competenza comunale e in particolare di Ama. Ma non è colpa di Ama, così scrive l’amministratore unico Stefano Zaghis“La capienza attuale delle discariche autorizzate nel Lazio ma non utilizzate è pari a circa 825.000 metri cubi. Da parte sua AMA – ha scritto in una lettera alle associazioni di imprese, commercianti ed esercenti – in questi ultimi due mesi ha dovuto svolgere, suo malgrado, un ruolo di ‘Pivot’ rinunciando progressivamente fino alla scorsa settimana a tutti gli spazi contrattualizzati con impianti di trattamento e smaltimento finale (termovalorizzatori e discariche regionali) per lasciarli ai suoi fornitori di trattamento e utilizzando per i rifiuti trattati nei suoi impianti (TMB Rocca Cencia e VRD Laurentino) gli sbocchi fuori Regione a prezzi raddoppiati, il tutto per non interrompere la raccolta dei rifiuti sul territorio di Roma Capitale. Questo per rappresentarvi come l’azienda abbia finora fatto tutto quanto nelle sue disponibilità e anche oltre, per servire la città al meglio delle proprie possibilità”. Ma evidentemente non basta a colmare il deficit impiantistico: lo stallo che si è registrato (anche) negli ultimi anni con il Campidoglio inerte. Nulla dopo la cancellazione del piano degli ecodistretti voluto da Marino. Palazzo Senatorio a guida grillina tanto prigioniero dei no arrivati dai territori, quanto di convinzioni ideologiche.

Rifiuti, Roma scivola nell’ennesima crisi: il Governo tenta la mediazione

Venerdì il Governo tenterà di mediare con un tavolo tecnico al quale il Ministero della Transizione Ecologica ha convocato Roma Capitale e Regione Lazio. Ma le prossime settimane si preannunciano critiche. Lo ammette lo stesso Zaghis. “Con la riduzione progressiva delle restrizioni fino alla revoca del coprifuoco, ci sarà un maggiore afflusso negli esercizi commerciali di tutta la città, torneranno progressivamente i turisti. Nel corso del mese di giugno Ama, pur mettendo sul campo ogni sforzo possibile, potrebbe trovare maggiore difficoltà nella puntuale erogazione dei servizi di raccolta”. Ancor più rispetto ad oggi.

Fonte: RomaToday

Visita guidata agli scavi di Villa Adriana a Tivoli

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Il sogno dell’Imperatore Adriano si trova a circa 28 km da Roma ed è una delle residenze più fastose ed esuberanti mai realizzate durante l’impero romano. In questo luogo Adriano volle ricreare i luoghi a lui cari visitati durante la sua vita, come l’Egitto e la Grecia, dove non mancarono secondo il tipico stile romano grandi complessi termali.

Dal 1999 il sito archeologico è stato dichiarato Patrimonio dell’UNESCO. La Villa si estendeva su un’area di almeno centoventi ettari, comprendente strutture residenziali, terme, ninfei, padiglioni e giardini. I vari edifici erano collegati fra loro, oltre che da percorsi di superficie, anche da una rete viaria sotterranea carrabile e pedonale, funzionale ai servizi.

Straordinaria era la ricchezza della decorazione architettonica e scultorea della villa che è stata oggetto di frenetiche e sistematiche ricerche a partire dal Rinascimento. Quasi tutti i principali musei e collezioni di Roma e del resto d’Italia, nonché d’Europa, annoverano tra le loro opere esemplari provenienti da Villa Adriana.

Appuntamento ore 11.00 ingresso degli Scavi di Villa Adriana in in Largo Marguerite Yourcenar, 1 Villa Adriana Tivoli (RM): Cercare Bandiera Viola Logo Roma Caput Tour

Durata Visita Guidata 2 ore circa (Pecile, Canopo e Serapeo, Grandi Terme, Palazzo Imperiale con Peschiera e Sala Pilastri Dorici, Biblioteche e Ninfeo Marittimo)

Ingresso Villa Adriana € 10.00 intero, € 2.00 ridotto (18-25 anni), € 0.00 gratuito (bambini, e categorie da verificare sul sito)

Costo visita guidata € 13.00 (adulti) € 5.00 (bambini 5-13 anni) € 2.00 noleggio auricolari (Obbligatori per tutti per il mantenimento delle distanze di sicurezza).

Prenotazione Obbligatoria scrivendo a info@romacaputour.it o inviando un sms allo 0039 333 4854287 specificando Titolo della visita, Nome, Cognome, Recapito telefonico, numero di persone, e-mail di riferimento.

Fonte: RomaToday

Ostia, l’erosione “mangia” ancora le spiagge: crolla la piscina del lido Dopolavoro Atac Cotral

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L’erosione continua a fare danni sul mare di Roma. Le mareggiate degli ultimi giorni hanno “mangiato” il tratto di costa all’altezza del Lungomare Amerigo Vespucci, ad Ostia. Martedì l’ultimo danno in ordine di tempo.

I gestori del Dopolavoro Atac Cotral hanno infatti constatato come la piscina dello stabilimento, nella quale sin dagli anni ’60 hanno nuotato i romani, è infatti crollata in mare a causa dell’erosione. Le onde hanno scavato la sabbia sotto la palizzata in legno, installata a supporto della pavimentazione, facendo cedere una parte della piscina.

Due giorni fa l’amara sorpresa, a pochi giorni dall’inizio della stagione balneare. Si stimano danni per almeno 50mila euro soltanto per la piscina. Problemi che riguardano anche lidi, con l’erosione della costa che minaccia anche il Venezia, lo Sporting Beach e la Pinetina-Nuova Pineta, già in passato flagellata dalla forza delle onde.

“Non c’è turismo se non c’è spiaggia”, ha avvertito Marco Maurelli, presidente di Federbalneari Lazio, interpellato da Adnkronos. Quel che continua a preoccupare i balneari è l’erosione dei litorali che avanza. “Un problema sottovalutato, affrontato in modo non ortodosso dalla Regione. L’erosione, certificano i dati, è notevolmente aumentata come conseguenza diretta di interventi inefficaci. Non si può pensare di risolvere buttando quattro sassi a mare, senza logica, senza studi e valutazioni ambientali. Bisogna intervenire alla radice del problema evitando sperpero di risorse”, evidenzia Maurelli.

Fonte: RomaToday

Roma è la seconda provincia italiana più favorevole alle imprese: i dati

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Quali sono stati negli ultimi anni i territori italiani capaci di creare un terreno fertile per stimolare le prospettive di crescita delle proprie imprese? Come leggiamo su Il Sole 24 Ore, a tentare di dare una risposta ci ha pensato recentemente l’Institute for Entrepreneurship and Competitiveness della Liuc – Università Cattaneo di Castellanza, stilando il cosiddetto “Indice del Fermento Imprenditoriale“, uno strumento utile che serve a valutare le performance imprenditoriali, il tessuto industriale, lo sviluppo finanziario, l’innovazione e lo sviluppo delle competenze stilando una classifica che vede protagoniste tutte le province italiane.

Il nuovo Indice si basa sulla combinazione di 20 indicatori appositamente selezionati – spiega Fernando Alberti, direttore dell’Institute for Entrepreneurship and Competitiveness – e ci permette di rilevare le province che stanno supportando maggiormente la nascita di startup innovative e la crescita delle proprie aziende. A ciascuna dimensione analizzata è stato assegnato un punteggio da 0 a 100“.

E se pensavate che Roma non fosse una città competitiva per quanto riguarda le imprese e il loro sviluppo vi sbagliavate: secondo la graduatoria, infatti, ai primi tre posti si trovano Milano, Roma e Bologna. La capitale dunque, solo dietro a Milano, si aggiudica il secondo posto su più di 50 province italiane, e a darle la spinta è stata l’innovazione tramite startup supportata da finanziamenti consistenti. Al contrario, in coda alla classifica troviamo Pordenone, Cremona e Macerata.

Gli obiettivi del monitoraggio

Sempre su Il Sole 24 Ore, si legge che nel report dell’Indice del Fermento, sono stati tre gli obiettivi principali prefissati dall’Institute for Entrepreneurship and Competitiveness per stilare la classifica:

  • creare una mappa degli ecosistemi imprenditoriali italiani più dinamici e in “fermento”, utile sia agli aspiranti imprenditori che alle imprese consolidate per navigare in maniera consapevole tra i vantaggi competitivi offerti dalle province e prendere decisioni più informate su dove investire le proprie risorse.
  • Sostenere i processi decisionali e strategici delle funzioni di governo regionale e locale circa i propri punti di forza, le aree da migliorare e le migliori pratiche adottate da ecosistemi di successo.
  • Supportare le agenzie di sviluppo e gli operatori di settore (consulenti e analisti) nell’aiutare imprenditori, manager e, nel complesso, gli ecosistemi, a prosperare grazie ad un set di indicatori comparabili tra province e nel tempo.

Questo strumento – sottolinea Fernando Alberti – nasce dalla necessità di mappare le caratteristiche peculiari di ciascun territorio italiano in termini di capacità di innovare, dinamicità, e attrattività per talenti e aziende. Non si tratta di una fotografia statica, ma di un’analisi che vuole esprimere quanto le situazioni possano evolvere nel tempo e quanto la competitività non sia un fatto immutabile“.

L’elaborazione dell’Indice

L’Institute for Entrepreneurship and Competitiveness ha esaminato cinque importanti indici di riferimento a livello internazionale – Gem, Oecd/Iep, Gedi e Redi, e Surge Cities Index – quindi, dall’analisi delle evidenze “è stato definito un set di cinque dimensioni più adatte a descrivere e analizzare il contesto locale italiano”. Nello specifico si tratta di sviluppo delle competenze, del tessuto industriale, sviluppo finanziario, innovazione e performance imprenditoriali. A loro volta, sono stati poi individuati venti indicatori per giungere “all’analisi e alla comprensione del dinamismo degli ecosistemi imprenditoriali”.

Roma: grossi finanziamenti alle startup

La nostra città ha sicuramente ottenuto un risultato importante, ed ecco che si è classificata al secondo posto con un punteggio complessivo di 56 dato da un 84 per le performance imprenditoriali, 62 per il tessuto industriale, 62 per lo sviluppo finanziario, 41 per l’innovazione e 31 per lo sviluppo delle competenze.

Particolarmente significativo per il piazzamento della provincia è stato il ruolo guida nello sviluppo finanziario del Paese, con 35 investimenti early stage in startup registrati nell’ultimo triennio.

Fonte: RomaToday

Frosinone, frodi fiscali su carburanti da mezzo milardo di euro: 116 indagati e 40 milioni sequestrati dalla Guardia di Finanza

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Non si ferma l’operazione ‘Diesel free tax’. Le Fiamme Gialle hanno individuato un articolato sistema di evasione finalizzato all’illecita commercializzazione, su tutto il territorio nazionale, di prodotti petroliferi per l’autotrazione a prezzi di gran lunga inferiori alla media del mercato, grazie all’omesso versamento e/o all’indebito risparmio dell’imposta sul valore aggiunto e delle imposte dirette.

Al termine delle investigazioni, la procura della repubblica di Cassino, diretta dal procuratore, Luciano D’Emmanuele, ha emesso in via d’urgenza, un decreto di sequestro finalizzato alla confisca diretta e per equivalente per un ammontare di oltre 40 milioni di euro.

Coinvolti anche pregiudicati vicini alla camorra

Il gruppo criminale che operava su tutto il territorio nazionale, è composto da numerosi soggetti e società e coinvolge anche soggetti vicini alla criminalità organizzata campana del clan camorristico Formicola.

Secondo quanto comunicato dal comando generale della Guardia di Finanza di Frosinone. tra i soggetti destinatari del provvedimento giudiziario ci sono infatti alcuni pregiudicati contigui al clan camorristico che si muove prevalentemente in provincia di Napoli, peraltro già coinvolti in altre recenti attività investigative dell’antimafia.

Il sequestro: immobili, auto, società, barca

Le operazioni di sequestro hanno riguardato le disponibilità finanziarie di 4 società aventi sede legale nelle province di Frosinone e di Napoli, nonché le disponibilità finanziarie, di beni mobili ed immobili di 6 soggetti, amministratori di diritto e di fatto. Nel corso delle operazioni di oggi inoltre, sono stati sottoposti a sequestro decine di immobili, alcuni di pregio, vari terreni nelle province di Frosinone, Napoli, Avellino, Campobasso e Cosenza, autovetture, motocicli, partecipazioni in altre società, ingenti disponibilità finanziarie ed una barca ormeggiata nel porto di Torre del Greco.

Le indagini partite nel 2018

Le complesse e prolungate attività di indagine sono state avviate nel 2018, dopo due distinte verifiche fiscali effettuate nei confronti di una società di capitali operante nel settore della commercializzazione dei prodotti petroliferi, con sede a Sora in provincia di Frosinone. Le acquisizioni informatiche effettuate da personale specializzato computer forensics, hanno subito evidenziato che i documenti di trasporto indicavano, quali fornitori, soggetti che solo “cartolarmente” partecipavano alle operazioni di compravendita, perhé il prodotto, di fatto, attraverso fittizi passaggi attraverso società cartiere e/o filtro, appositamente costituite al fine di evadere le imposte, giungeva alla società verificata a prezzi sensibilmente inferiori a quelli praticati dal primo cedente. In tal modo si consentiva anche alle altre società clienti di quella ispezionata di poter praticare prezzi notevolmente inferiori perfino al costo di produzione.

Le società coinvolte da Roma a Milano

Le investigazioni, coordinate dalla procura della Repubblica di Cassino, nella persona del sostituto procuratore, Roberto Bulgarini Nomi, hanno consentito di individuare decine di società coinvolte, aventi sede su tutto il territorio nazionale ed in particolare in provincia di Roma, Napoli, Milano, Verona e Latina, che a vario titolo hanno posto in essere plurime condotte illecite, quali l’omessa presentazione delle dichiarazioni dei redditi, l’omesso pagamento dell’iva tramite il rilascio di false dichiarazioni d’intento prive dei prescritti requisiti di legge, nonché l’occultamento delle scritture contabili, al fine di impedire la ricostruzione della movimentazione dei prodotti petroliferi commercializzati.

Denunciate 116 persone e 29 società

Complessivamente, sono state deferite 116 persone fisiche alle competenti autorità giudiziarie, di volta in volta interessate in relazione alle diverse fattispecie di reato emerse con particolare riferimento alle dichiarazioni fraudolente, alle indebite compensazioni di crediti d’imposta e all’autoriciclaggio, nonché 29 società in materia di responsabilità amministrativa degli enti derivante da reato.

L’arresto dell’imprenditore di Latina nel 2020

Sempre nel medesimo filone investigativo, già a dicembre 2020 le fiamme gialle ciociare avevano arrestatoo un imprenditore della provincia di Latina, confiscando anche beni per un valore di oltre un milione di euro.

Fonte: Roma la Repubblica.it

Rapinato da una prostituta viene minacciato con una spranga di ferro

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Era intento a passeggiare in strada, in via San Godenzo all’altezza di via Cassia, a Roma Nord, quando è stato avvicinato da una transessuale la  quale, in un primo momento, ha finto di accarezzarlo in più parti del corpo, poi gli ha preso il telefono cellulare. Alla richiesta del proprietario di restituirgli l’apparecchio la meretrice lo ha minacciato con una spranga di metallo chiedendogli dei soldi in cambio della restituzione dello stesso. Nel momento in cui la vittima ha chiamato il 112 la “lucciola” è scappata.

Le descrizioni fisiche della prostituta, fornite immediatamente dal derubato agli agenti del commissariato Flaminio, diretto da Luca Cosimati, hanno permesso poco dopo di individuare e bloccare la fuggitiva con indosso il cellulare sottratto e, poco distante, recuperare anche la spranga utilizzata per le minacce.

Identificata in una cittadina brasiliana di 38 anni, sin da subito ha iniziato a reagire contro gli agenti e, quando è stata posta all’interno della volante per essere accompagnata in commissariato, ha iniziato una serie di atti autolesionistici, sia a bordo della volante con testate contro il vetro sia all’interno degli uffici del commissariato aggredendo il personale della Polizia di Stato.

Bloccata non senza difficoltà la transessuale è stata accompagnata, assieme ai poliziotti, all’ospedale di Villa San Pietro. La 38enne sudamericana, al termine degli atti è stata arrestata per rapina impropria e resistenza a Pubblico Ufficiale.

Fonte: RomaToday

Panico sul bus: violenta lite a bordo, passeggeri in fuga dal mezzo pubblico

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Panico sul bus 64 in Centro a Roma dove è scoppiata una violenta lite fra due uomini. Da qui la fuga in strada degli altri passeggeri mentre i due contendenti se le davano di santa ragione a bordo del mezzo pubblico. I fatti sono accaduti nel pomeriggio di mercoledì con l’autista Atac poi costretto ad interrompere la corsa in largo di Torre Argentina con l’autobus fermo per oltre un’ora.

Gli attimi di apprensione hanno cominciato a prendere corpo quando due passeggeri che si trovavano a bordo del bus che collega la stazione Termini a San Pietro hanno iniziato a litigare per futili motivi. Dalle parole i due sono passati ai fatti dando vita ad una violenta lite davanti gli occhi delle altre persone che si trovavano sull’autobus dell’Atac.

Da qui la fuga in strada con l’autista del mezzo che, dopo aver fermato il bus, ha richiesto l’intervento di una pattuglia di carabinieri della stazione Roma Piazza Venezia in servizio di controllo nel territorio. Intervenuti a Torre Argentina i militari hanno trovato i due contendenti che si picchiavano sul bus.

Bloccati non senza difficoltà sono stati identificati in un cittadino indiano di 28 anni ed un uomo nato in Bangladesh di 52 anni. Ad avere la peggio il bengalese, colpito violentemente al volto dal rivale. Accompaganto all’ospedale Santo Spirito l’uomo ha rifiutato le cure del personale medico. I due sono stati denunciati a piede libero per interruzione di pubblico servizio. Ferma dalle 16:15, la linea del bus ha ripreso il servizio  dopo oltre un’ora di stop, intorno alle 17:30 circa.

Fonte: RomaToday

Lazio, 11 comuni con le “Bandiere blu”, ecco l’elenco delle spiagge più belle

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L’ong internazionale Fee (Foundation for Environmental education, fondazione per l’educazione ambientale) ha pubblicato la lista delle bandiere blu, uno tra i riconoscimenti più ambiti in merito al turismo balneare e alla pulizia di spiagge di mare e di lago. Nel Lazio sono 11 i comuni premiati con le Bandiere blu, due in più rispetto allo scorso anno: Fondi e Minturno. Che si aggiungono ai comuni premiati nel 2020 e che si sono confermati anche quest’anno: Latina, Sabaudia, San Felice Circeo, Terracina, Sperlonga, Gaeta, l’isola di Ventotene, Trevignano e Anzio, entrata in lista due anni fa.

Passiamo alle spiagge nel dettaglio. In provincia di Roma è stata premiata la spiaggia di Trevignano Romano in via della Rena, ma è Anzio a raccogliere il numero maggiore di bandiere blu, assegnata a ben sette lidi: Tor Caldara, Riviera di Ponente, Riviera di Levante, Marechiaro, Lido Di Lavinio, Lido dei Pini e Colonia. In provincia di Latina il lido considerato al top dall’Ong è Cala Nave a Ventotene, mentre a Gaeta figurano: Arenauta, Ariana, Sant‘Agostino, Serapo.

Latina ad aggiudicarsi la bandiera blu è il lido Latina Mare mentre a Sperlonga tra i premiati ci sono i lidi Lago Lungo, Bazzano, Ponente, Levante. A Terracina le spiagge premiate sono Levante Ponente, mentre a San Felice Circeo è stato premiato tutto il litorale e a Sabaudia il lungomare.

L’ong Fee ha poi premiato anche gli approdi, ovvero i porti turistici, e nel Lazio il premio alla base Flavio Gioia in provincia di Gaeta.

Il riconoscimento viene assegnato sulla base di criteri molto duri fra cui una pulizia del mare giudicata eccellente negli ultimi quattro anni, l’efficienza della rete fognaria, delle acque reflue e della raccolta differenziata, la quantità e la rete delle piste ciclabili, la cura dell’arredo urbano e delle aree verdi. Il premio viene assegnato da una giuria di cui fanno parte, oltre agli esperti della ong Fee, anche i tecnici dei ministero della transizione ecologica, dell’agricoltura e del turismo, ma anche rappresentanti di strutture alberghiere, ambientali e urbanistici.

Il turismo balneare si conferma in questo modo una eccellenza nel panorama laziale e un asset su cui punta la Regione nella prossima borsa del turismo in programma sulla piattaforma on line della borsa internazionale dle turismo dal 9 al 12 maggio. Tra le mete più importanti in materia di turismo balneare che la Regione, rappresentata dall’assessore al Turismo Valentina Corrado, promuoverà alla Bit ci sarà anche il castello di Santa Severa e la vicina area archeologica di Pyrgi. Oltre naturalmente alle località premiate oggi con la Bandiera blu.

Fonte: Roma la Repubblica.it

Sciopero a Roma: mercoledì 12 maggio a rischio bus, tram, metro

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Mercoledì 12 maggio a Roma il trasporto pubblico e privato è a rischio per lo sciopero nazionale di 4 ore, dalle 8,30 alle 12,30, indetto dal sindacato Usb. L’agitazione, che un primo tempo sembrava potesse interessare solamente i i bus periferici gestiti dalla Roma Tpl, interesserà la rete Atac.

Fino alle 12:30, quindi, bus, tram, metropolitane e ferrovie della Roma-Lido, Termini-Centocelle e Roma-Civitacastellana-Viterbo. La protesta sarà di caratura nazionale come sottolineato dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e proprio dal sindacato Usb. L’agitazione coinvolgerà anche i lavoratori di Cotral Spa, le consorziate della Regione Lazio e i lavoratori iscritti al sindacato del servizio di Trenitalia (le linee FL).

Le linee della Roma Tpl a rischio per lo sciopero del 12 maggio

Ecco l’elenco completo delle linee bus interessate dallo sciopero: 08, 011, 013, 013D, 017, 018, 022, 023, 024, 025, 027, 028, 030, 031, 032, 033, 035, 036, 037, 039, 040, 041, 042, 048, 049, 051, 053, 054, 055, 056, 057, 059, 066, 074, 078, 081, 086, 088, 135, 146, 213, 218, 226, 235, 314, 339, 340, 343, 349, 404, 437, 441, 444, 445, 447, 502, 503, 505, 541, 543, 546, 548, 552, 555, 557, 657, 660, 663, 665, 701, 702, 710, 711, 721, 763, 763L, 764, 767, 771, 777, 778, 787, 789, 808, 889, 892, 907, 908, 912, 982, 985, 992, 993, 998, 999, C1 e C19.

Le motivazioni dello sciopero

“Le associazioni datoriali di settore, Asstra, Anav e Agens, nel più profondo disinteresse verso la categoria respingono un tavolo di confronto su una ampia proposta di rinnovo contrattuale inviata, già dal 2019, dall’Unione Sindacale di Base Lavoro Privato. – si legge in una nota nazionale di Usb – Un rifiuto dettato dal timore che ciò possa nuocere alla immutabilità dell’attuale assetto di quelle relazioni industriali che hanno foraggiato le politiche neoliberiste perseguite negli ultimi due decenni attraverso le privatizzazioni del settore, privatizzazione delle pensioni attraverso il “Fondo Priamo”, privatizzazione della sanità attraverso la creazione del “TPL Salute”. Politiche attuate finora con i sindacati firmatari di CCNL che anche in questa fase non ci fanno stare tranquilli in quanto, dopo diversi incontri con le associazioni datoriali, non hanno mai reso noto la loro proposta e non si conoscono (qualora ce ne fossero della parte sindacale) quali siano le linee guida di rivendicazione della presunta trattativa in corso”.

Non solo. “I lavoratori di RomaTpl sono anni che percorrono chilometri nel Comune di Roma servendo le periferie, cercando di effettuare il loro lavoro nel miglior modo possibile, anche se le condizioni in cui operano sono precarie e in molti casi rischiose. Minacciati da continue contestazioni disciplinari, vessati e pagati spesso in ritardo perché il loro padrone li usa come arma di ricatto per avere in anticipo i soldi dal Comune. Chi si lamenta e chiede i minimi livelli di sicurezza per sé e l’utenza che trasporta, viene punito con ingenti giorni di sospensione e qualcuno finanche licenziato, solo perché ha chiesto dei sacrosanti diritti”, si legge nella nota del comparto romano che riporta anche alcune delle problematiche che i lavoratori hanno chiesto di risolvere.

Fonte: RomaToday

Elicotteri all’alba a Roma est, smantellata altra piazza di spaccio a Tor Bella Monaca

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Elicotteri a Roma est, sirene dei carabinieri, arresti e 35 persone indagate. E’ lo scenario dell’ennesimo blitz a Tor Bella Monaca, a pochi giorni da quello che ha portò all’arresto di 51 persone solamente il 27 aprile scorso. Intorno alle 6 del mattino di oggi, i carabinieri del Comando Provinciale di Roma hanno dato secuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Roma, su richiesta della locale Procura Direzione Distrettuale Antimafia, che dispone l’arresto di 21 persone (tra cui due donne) e la sottoposizione all’obbligo di presentazione alla P.G. di altri 14 soggetti (due donne), tutti ritenuti responsabili di associazione finalizzata allo spaccio di sostanza stupefacente di cocaina nel quartiere.

Blitz in via Camassei: arresti dei carabinieri

L’ennesima indagine eseguita dai carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Frascati, questa volta quella di via Camassei, ha fatto luce su una vera e propria organizzazione criminale, con a capo un’unica famiglia del posto, gerarchicamente strutturata. Nel corso delle indagini è stata accertata la loro efficienza nel mantenere inalterata la sua operatività nonostante i ripetuti arresti e sequestri di sostanze stupefacenti operati in flagranza.

Il welfare dello spaccio di via Camassei

“I vertici del sodalizio hanno adottato puntualmente mirati accorgimenti finalizzati a rendere l’associazione impermeabile alle attività investigative, utilizzando utenze telefoniche fittizie sostituite ad ogni arresto”, spiegano gli investigatori.

Inoltre, per garantirsi la lealtà degli appartenenti, i capi della banda dello spaccio di via Camassei fornivano contributi economici per gli avvocati ed il sostentamento al detenuto ed ai familiari, creando di fatto un “ammortizzatore sociale”. I profitti derivanti dallo spaccio, secondo quanto ricostruito dai carabinieri, si aggiravano su oltre 220 mila euro settimanali, con picchi nel week-end.

Il plauso del Prefetto

“A soli pochi giorni dalla precedente, ancora una brillante operazione dei carabinieri di Roma a Tor Bella Monaca, che annichilisce le organizzazioni criminali dedite al traffico di droghe in quel territorio”, commenta il Prefetto di Roma, Matteo Piantedosi. “Un infinito ringraziamento ed una immensa soddisfazione per l’impegno instancabile e per gli importanti risultati conseguiti. Prosegue senza sosta l’impegno di tutte le Forze dell’ordine sul territorio della Capitale per garantire sicurezza e legalità. Le Istituzioni – aggiunge – sono sempre al fianco della comunità: anche in un momento così delicato per il nostro Paese, non può esservi tregua nella lotta al crimine organizzato”.

Fonte: RomaToday

Qui Aducta, un mensile per fare opinione

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Qui Aducta, testata registrata presso il Tribunale di Roma, continua il suo percorso come fondamentale strumento di Comunicazione d’Impresa.

Il nuovo mezzo rappresenta l’Azienda nata a Roma e che nei suoi dieci anni di vita ha raggiunto importanti traguardi e soddisfazioni come, tra gli altri, la sanificazione del Colosseo, dei Fori imperiali e una leadership che procede nel suo consolidamento.

Abbiamo chiesto ai titolari dell’Azienda e al Direttore responsabile un pensiero sulla Testata. Ci hanno risposto così. Alessio Lerani, fondatore: “Qui Aducta è il fiore all’occhiello della nostra Azienda, anche per comunicare il nostro livello organizzativo. E’ inoltre un nostro blasone, come strumento di cultura e leadership aziendale”.

Danilo Lerani, fondatore: “Qui Aducta è uno strumento esclusivo e unico, che dà modo di raccontare e sintetizzare la vita e l’andamento dell’azienda. E’ altresì uno strumento che coinvolge coloro che interagiscono con la nostra azienda, vivendola così con estrema partecipazione”.

Mauro Pecchenino, Direttore del Giornale, scrittore e giornalista, con una lunga esperienza internazionale: “Qui Aducta è un vero giornale aziendale, con un occhio alla notizia e al mercato. Ha per protagonista Aducta, ma non si ferma all’azienda e spazia sul mercato di riferimento, come pilastro e tribuna per tutto il settore. E non dimentica mai Roma, la città che ha dato i natali all’azienda e ai suoi fondatori. La capitale fa sempre da sfondo e scenario per ciascun numero in uscita”.

Qui Aducta è un mensile che si crea e nasce all’interno della struttura stessa per raggiungere clienti, fornitori e qualsivoglia target sia pronto a dialogare in maniera costruttiva. Un prodotto creato e realizzato con professionalità, con la consapevolezza che solo chi comunica sul proprio mercato di riferimento ha un futuro da affrontare.

Qui Aducta è un giornale per fare opinione e dialogare, fuori dai soliti noiosi tecnicismi.

Per maggiori informazioni visita il nostro sito web: aducta.it

Il trucco della senape, così un rapinatore derubava i turisti in centro

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Derubava i turisti in Centro Storico a Roma con la tecnica della senape. A mettere fine alle sue scorribande gli agenti della Polizia Locale che hanno arrestato il ladro dopo un furto in danno di una donna.

E’ successo a ponte Regina Margherita, che collega piazza del Popolo alla zona di Prati, dove gli uomini del I Gruppo ex Trevi, durante i servizi di controllo nella zona, hanno bloccato un uomo che tentava di darsi alla fuga dopo aver rubato un portafoglio ad una donna di 53 anni.

Il fermato, 34 anni di nazionalità peruviana, dopo aver visto la vittima prelevare da un bancomat l’ha seguita e, spruzzandole della salsa addosso per distrarla, le ha sottratto il portafoglio dalla borsa. Sono stati due  ragazzi di 17 e 26 anni, i quali, accortisi della scena, hanno allertato una pattuglia dei caschi bianchi che ha bloccato e arrestato il 34enne: accompagnato presso gli uffici di via della Greca, è stato trovato in possesso di oltre 500 Euro e dollari americani.

Fonte: RomaToday

Cade nel condotto di areazione del centro commerciale e muore asfissiato

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A lanciare l’allarme sono stati i residenti dopo aver udito una richiesta d’aiuto provenire nella notte dal centro commerciale Primavera. Intervenuti i soccorritori era però troppo tardi con l’uomo trovato morto all’interno di un condotto di areazione della galleria commerciale. A perdere la vita un 30enne romano, già noto alle forze dell’ordine. La notizia, resa nota da due quotidiani romani, è stata confermata a RomaToday dalla Questura di Roma.

I fatti sono accaduti la notte fra venerdì e sabato scorsi all’interno del centro commerciale di viale della Primavera che si trova in zona Villa De Sanctis-Centocelle. Richiesto l’intervento del 112 intorno all’1:30 del 25 aprile. Sul posto sono quindi intervenuti gli agenti del commissariato Torpignattara di polizia che hanno poi trovato l’uomo privo di vita nel condotto interno. In viale della Primavera anche la polizia scientifica a caccia di elementi utili alle indagini.

Messa la salma a disposizione dell’Autorità Giudiziaria è stata disposta l’autopsia. Starà ora agli investigatori comprendere il motivo per il quale il 30enne si trovasse nel cuore della notte in un condotto d’areazione. Indagini che battono la pista del tentato furto da parte dell’uomo, aspetto che potrebbe essere chiarito mediante la visione delle telecamere di zona e dai rilievi effettuata dalla polizia scientifica.

Resta infatti da comprendere se l’uomo abbia eventualmente tentato di intrufolarsi nella galleria commerciale da solo, e se insieme a lui ci fossero eventuali complici. Tutti aspetti ora al vaglio degli investigatori del Commissariato Torpignattara di polizia.

Fonte: RomaToday

Lazio in zona gialla da lunedì 26 aprile, l’ufficialità la dà Zingaretti. Ecco cosa cambia

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Lazio da lunedì 26 aprile tornerà ad essere zona gialla. A dare l’ufficialità – battendo sul tempo l’Iss, il Cts e il Governo – è stato il governatore Nicola Zingaretti, parlando alla trasmissione di Rai Uno ‘Oggi è un altro giorno ha detto: “Da lunedì saremo zona gialla e finalmente riapriamo, ma non al Covid e quindi stiamo attenti. Le persone non si aspettano le polemiche ora, ma di tornare alla normalità e per questo bisogna correre con i vaccini”.

Che Roma ed il resto della regione siano presto in zona gialla, lo confermano anche i dati. Secondo l’ultimo bollettino dei contagi, l’indice Rt è a 0.78. Sono in calo il numero dei nuovi focolai, e scende di 5 punti il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva e i posti letto in area medica, entrambi però ancora sopra soglia di allerta. In calo anche l’incidenza a 140 per 100 mila abitanti. “I dati epidemiologici sono coerenti con la zona gialla anche se permane una pressione sugli ospedali”, ha spiegato l’assessore alla Sanità del Lazio Alessio D’Amato.

Dal 26 aprile, come preannunciato del Ministro Mario Draghi, ripartono quindi gli spostamenti tra le regioni anche tra zone rosse e arancioni (purché in presenza della certificazione verde), si ritorna in classe fino alla fine dell’anno, riprendono le attività all’università mentre bar e ristoranti, in zona gialla, potranno restare aperti anche a cena, purché all’aperto. Il coprifuoco, per ora, resta alle 22. Già a metà maggio sarà comunque prevista una verifica di tutte queste misure che potrebbero essere allentate.

Cosa cambia dal 26 aprile con il Lazio in zona gialla

Per ora il coprifuoco resterà alle 22 (ma non si escludono modifiche nelle prossime settimane). Dal 26 aprile sarà consentito lo svolgimento all’aperto di qualsiasi attività sportiva, anche di contatto, in zona gialla. Dall’1 luglio via libera, sempre in zona gialla, alle attività nei centri termali. Potranno riaprire anche i parchi tematici e di divertimento. Infine, sempre dal 26 aprile e in zona gialla, ammessi gli sport all’aperto, anche la partita a calcetto.

Bar e ristoranti aperti in zona gialla

Dal 26 aprile bar e ristoranti – dopo le proteste svolte anche a Roma – potranno alzare servire ai tavoli, anche a cena ma solo in zona gialla e all’aperto. Intanto in zona rossa e arancione si potrà continuare con l’asporto. Da giugno – ed è questa la novità più importante – potranno riaprire anche i locali al chiuso.

Scuole

Dal 26 aprile si torna a scuola in presenza. Tutti, comprese le superiori. Le lezioni “dal vivo”, infatti, saranno garantite in zona rossa dal 50% al 75%, dal 70% al 100% in zona gialla e arancione. Gli universitari potranno tornare in presenza fino al 31 luglio nelle zone gialle e arancioni. In quelle rosse, invece, si raccomanda di favorire, in particolar modo, la presenza degli studenti del primo anno.

Spostamenti

Dal 26 aprile sarà possibile spostarsi da una regione all’altra anche se si tratta di zone rosse o arancioni, ma con la nuova “certificazione verde”. Inoltre sarà consentito – ma al momento fino al 15 giugno – andare a trovare amici e parenti, in zona gialla e arancione, in un’abitazione privata fino a un massimo di 4 persone (prima il limite era 2). La certificazione verde, necessaria per spostarsi da una regione all’altra, andrà a chi:

si è vaccinato, cioè a chi ha completato il ciclo di vaccinazione (dura 6 mesi dal termine del ciclo prescritto)
si è ammalato di Covid ed è guarito (dura 6 mesi dal certificato di guarigione)
ha effettuato un test molecolare o rapido con esito negativo (dura 48 ore dalla data del test)

Palestre, spettacoli ed eventi sportivi

Dal 15 maggio riapriranno in zona gialla le piscine all’aperto e gli stabilimenti balneari, mentre dall’1 giugno anche le palestre al chiuso ma sempre (e solo) in zona gialla. Dal 26 aprile riapriranno al pubblico, sempre in zona gialla, musei, cinema, teatri, sale concerto e live club a patto che ci siano posti a sedere preassegnati e che sia garantita la distanza di un metro l’uno dall’altro. La capienza massima consentita è del 50% di quella massima e comunque non superiore a 500 spettatori al chiuso e 1.000 all’aperto.

Fonte: RomaToday

Chiusa l’edicola di Talenti, la rabbia del titolare: “Sospeso per aver occupato 30 centimetri in più”

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Il rammarico di Claudio, edicolante di Talenti che dovrà rimanere chiuso tre giorni: “Ho solo spostato espositore fuori per permettere distanziamento”. Sit-in dell’Usiagi: “In periodo di crisi non si può vanificare un mese di lavoro così.

espositore metallico spostato fuori per consentire un maggior distanziamento all’interno dell’attività: ma la mancata autorizzazione all’occupazione di suolo pubblico, “30x40cm” – dice il titolare, è costata la sanzione amministrativa. Per l’edicola di Talenti tre giorni di sospensione. Chiusura e mancati profitti, in un periodo in cui la crisi morde anche gli edicolanti già alle prese con un mercato in sofferenza.

Chiusa l’edicola di Talenti: “Tre giorni di sospensione per aver occupato 30cm”

“In 18 anni di questo lavoro non ho mai chiuso, se non per ferie e altri rari casi, sono venuto ad alzare questa serranda ogni giorno, dal lunedì alla domenica, dalle 6 del mattino per abbassarla la sera, sono venuto con gelo, pioggia, neve e caldo estivo, sono venuto con la febbre della vecchia influenza, con dolori di ogni tipo e con tutte quelle situazioni che ognuno di noi vive nella sua vita e che mentalmente ti provano a livello psicologico” – ha scritto in un post su Facebook Claudio Gardini, titolare dell’edicola di via Capuana. “La mia colpa – scrive l’edicolante – è di aver occupato trenta centimetri di suolo pubblico per permettere un distanziamento all’interno dell’edicola in ottemperanza dei dpcm che tutti conosciamo. In momenti di una crisi economica mai così forte, incertezza del futuro lavorativo delle piccole medie imprese e la ben nota (solo a parole) essenzialità della ‘libera informazione’ durante la crisi epidemiologica, vengo fermato a svolgere la mia attività”. Il rammarico è tanto.

L’Usiagi: “Tre giorni vanificano un mese di lavoro”

Immediata la solidarietà dell’Usiagi, il sindacato dei giornalai che per questa mattina ha organizzato un sit in proprio davanti all’edicola di Claudio. “Quel che è successo è difficile da credere. Nel solo Municipio III – si legge nella nota – sono oltre 200 le attività commerciali che hanno riconsegnato le licenze, una crisi del commercio di prossimità che non ha precedenti. E mentre il Governo prova a mettere mano ai ristori e agli incentivi, anche per le edicole, gli uffici del Municipio III ritengono urgente ed opportuno far chiudere un’edicola, aperta persino durante il lockdown perchè dichiarata servizio ‘essenziale’ dallo Stato”. L’edicola di via Capuana dovrà rimanere chiusa da oggi a giovedì 22 aprile, “tre giorni che vanificano il lavoro di un intero mese”. 

E sulle serrande abbassate sono comparsi i cartelli: “Chiuso per burocrazia”; “Essenziali quando vi pare”.

Fonte: RomaToday

Incidente sul lavoro, operaio muore investito durante la riasfaltatura della strada

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Un’operaio di 55 anni è morto oggi a Pomezia, comune del litorale a sud di Roma, mentre stava svolgendo lavori stradali all’altezza della via del Mare. E’ la cronaca di un altro drammatico incidente sul lavoro, il secondo nel mese di aprile dopo la tragedia di Velletri.

La tragedia intorno alle 10 del mattino. L’uomo, stando ad una prima ricostruzione, mentre stava lavorando è investito da un mezzo di lavoro in retromarcia, una pulitrice usata dopo le asfaltature delle strade, all’altezza di via Lamarmora. Immediato l’allarme che ha fatto scattare la macchina dei soccorsi.

Sul posto sono giunti il 118 e l’eliambulanza ma i tentativi di rianimare l’operaio sono stati vani: l’uomo è morto sul colpo. Ad indagare sulla vicenda i carabinieri di Pomezia. Sul posto anche l’ispettorato del lavoro. La salma del 55enne è a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Fonte: RomaToday

Ostia, arrivano altri 150 monopattini sul lungomare

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Aumenta l’offerta di operatori di monopattini elettrici. Dopo Dot e Bird arriva sul litorale romano anche Link.

In continuità con la città di Roma, abbiamo permesso a Ostia di usufruire della flotta più ampia della categoria grazie a 150 monopattini di ultima generazione dislocati lungo la pista ciclabile che sta rivoluzionando la micro mobilità del litorale. Sarà più facile adesso per i cittadini lasciare l’auto a casa e muoversi in tutta libertà dal porto fino all’ultimo stabilimento balneare, dal mare alla pineta fino al centro cittadino” – ha dichiarato Maurizio Pompili, LINK Operation Manager Italia. “Oltre ai 5€ di welcome bonus per chi si registra all’interno dell’area di noleggio indicata dall’app, sarà possibile, grazie al codice PM08709, ottenere un voucher da 10€ da inserire nel proprio wallet.

Mezzi tecnologici e mobilità sostenibile

Tutti i veicoli dell’azienda di monopattini in sharing nata presso il MIT di Boston sono dotati del manubrio e della pedana più larghi del settore per garantire maggiore stabilità, un sistema triplo di frenata con freno motore elettrico a supporto degli altri due a tamburo, sensori di rilevazione per il funzionamento delle luci e ammortizzatore frontale. Sempre integrato al monopattino, il sistema VIS (Vehicle Intelligent Safety), in grado di eseguire oltre 1.000 controlli al secondo sullo stato di salute del veicolo durante la corsa, monitorando e mettendo a punto le prestazioni in tempo reale. “La micromobilità elettrica in condivisione può essere un valido supporto a integrazione del servizio di Trasporto Pubblico Locale, in particolare per il primo e ultimo miglio. – ha aggiunto Enrico Stefàno, Presidente Commissione Mobilità e Consigliere Comunale Roma Capitale- In questa ottica l’avvio del servizio a Ostia offre una possibilità in più per muoversi in maniera sostenibile e sicura, grazie anche alla ciclabile appena realizzata.

Fonte: RomaToday

Traffico e smog: Roma prende 0 in sicurezza, critico anche l’inquinamento

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Il traffico e sicurezza stradale Roma è l’unica città in Italia a ottenere punteggio zero. Male anche per i progetti di mobilità sostenibile e di riduzione dell’inquinamento atmosferico che guardano alla soglia del 2030: la capitale prende 1, in una scala che arriva fino a 5. Roma non passa la prova di ‘Clean city’, la campagna di Legambiente che, nell’ultimo mese, ha monitorato 15 capoluoghi italiani. Il quadro italiano, comunque, non è dei migliori: “Le città italiane sono ancora molto lontane dagli obiettivi di mobilità e sicurezza fissati al 2030”, emerge in sintesi dal bilancio finale redatto dall’associazione ambientalista. Roma, però rientra tra le città con i numeri peggiori.

Oltre allo zero in tema di traffico e sicurezza stradale e all’1 in quanto a progetti per il 2030, Roma va male anche in quanto a piste ciclabili: solo il 28 per cento del totale è già stata realizzata, seguita da Palermo (20%) e Napoli (16%) e indietro rispetto a città come Torino (79%) e Milano (63%). In particolare, a Roma sono percorribili solo 279 chilometri di piste ciclabili a fronte dei mille chilometri posti come obiettivo per il 2030.

In quanto a inquinamento, Legambiente sottolinea come in tutte le 15 città toccate dalla campagna la quantità di Pm10 supera il valore soglia indicato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (pari a 20 microgrammi/m3). A riguardo i picchi di criticità sono toccati da Torino, Milano e Padova. Meno grave, ma comunque caratterizzata da un andamento critico la situazione di Roma che mostra un livello di Pm10 di 26, con un costo per abitante dovuto all’inquinamento pari a 1589, pari al 4,3 per cento del Pil.

Alta la percentuale di bus elettrici inservizio, pari al 70 per cento, cifra grazie alla quale Roma è in testa con Torino fermo al 58 per cento e Milano al 40. Allo stesso tempo Roma ha un numero molto alto di bus da sostituire con mezzi elettrici: 3600.

“Nell’anno terribile del Covid – commenta Andrea Poggio, responsabile mobilità Legambiente – l’Italia ha subito un record di morti e di denatalità, ma abbiamo aumentato di 300mila unità le auto di proprietà. Si è speso un miliardo di euro in bonus auto nuove, ma non siamo riusciti a tenere aperti asili e scuole. Abbiamo chiuso l’anno con quasi 39 milioni di auto e 36 milioni di patenti. Con quella cifra avremmo potuto acquistare ben 2.500 autobus elettrici o 40.000 taxi e car sharing elettrici per 100 città, riducendo le emissioni di oltre 100.000 tonnellate di CO2 l’anno”.

Fonte: RomaToday