Roma e il Lazio verso la zona bianca, ecco cosa può cambiare da lunedì.

0
564

Roma e il Lazio procedono a vele spiegate verso la zona bianca. Anche ieri i numeri lo hanno confermato: nella Capitale per il terzo giorno consecutivo, infatti, i dati parlano di contagi addirittura sotto i 90 al giorno, mai così poi da sette mesi. Non solo. Stando all’ultimo report dell’Iss l’incidenza dei contagi a livello regionale è di 35 ogni 100mila, ossia nel limite da zona bianca che significherebbe anche una cancellazione del coprifuoco.

Il nuovo sistema, infatti, prevede il passaggio nella fascia più morbida per “le Regioni nei cui territori l’incidenza settimanale dei contagi è inferiore a 50 casi ogni 100.000 abitanti per tre settimane consecutive”, spiega il Cts. A condire il tutto ci sono anche un indice Rt basso, a 0.65 e i reparti che ospitano i malati più gravi negli ospedali, ossia le terapie intensive, ormai sempre meno oberati.

Stando ai dati aggiornati al 9 giugno, infatti, nel Lazio è occupato da pazienti gravi appena l’11% dei posti letto dei reparti delle terapie intensive degli ospedali di tutta la Regione. Basti pensare che, stando ai dati diffusi da Salute Lazio, il 5 maggio si registravano 2055 ricoveri e 265 malati gravi, un mese dopo 750 ricoverati e 126 in terapia intensiva, un dato che – stando a quello di mercoledì – riporta un ulteriore calo: 587 ricoveri e 107 nei reparti più seri. Il trend positivo della zona bianca è stato anche ribadito ieri, nel consueto bollettino giornaliero, dall’assessore Alessio D’Amato: “Abbiamo dati da zona bianca”.

Se i dati venissero confermati anche nei prossimi giorni, il Lazio sarà in zona bianca dal 14 giugno, considerato che domani è atteso il consueto report dell’Istituto Superiore di Sanità e del Ministero della Salute. E il presidente Nicola Zingaretti, ieri, ha annunciato che lunedì, proprio in vista del cambio di fascia, preparerà una nuova ordinanza: ”

Da lunedì nel Lazio con un’ordinanza portiamo il limite degli spettatori per eventi all’aperto da 1.000 a 1500 persone. In sicurezza si torna a vivere”. Lo ha annunciato in tweet il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.

A ribadirlo anche il capo di Gabinetto della Regione Lazio, Albino Ruberti, intervenendo alla presentazione dei Concerti d’Estate dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, che si svolgeranno nella Cavea dell’Auditorium Parco della Musica: “L’ordinanza varrà per la Cavea ma anche ovviamente per il Circo Massimo e per tutti gli eventi all’aperto. Il pubblico laziale, ma anche i turisti, vogliono tornare a vivere l’arte e la bellezza. Sarà provvedimento importante che apre la strada a una nuova stagione di normalità. Stiamo lavorando inoltre, su stimolo anche del Sovrintendente Dall’Ongaro, per proporre in Conferenza Stato-Regioni nuovi provvedimenti al fine di ampliare anche le platee al chiuso per la stagione autunnale”.

A chi si trova nella fascia più ambita, ricordiamo, saranno consentiti spostamenti senza limiti relativi agli orari o ai motivi dello spostamento, verso altre località della zona bianca; senza limiti di orario, verso tutto il territorio nazionale, se lo spostamento avviene per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute; verso località della zona gialla, senza doverne giustificare il motivo, nel rispetto delle specifiche restrizioni di orario previste per gli spostamenti in zona gialla e di quelle relative agli spostamenti verso le altre abitazioni private abitate; verso tutto il territorio nazionale, se la persona che si sposta è in possesso di una ‘certificazione verde Covid-19’ valida nel rispetto delle specifiche restrizioni di orario previste per gli spostamenti nella zona di destinazione.

Addio al coprifuoco. Resta invece il divieto di assembramento e l’obbligo di mascherina, sia all’aperto sia al chiuso. Gli unici momenti in cui è possibile non indossare il dispositivo di protezione sono le cene e i pranzi, mentre si sta al tavolo. Per adesso è ancora in vigore il limite di quattro persone per tavolo, a prescindere dal colore della Regione, a meno che i commensali non siano conviventi.

Fonte: RomaToday