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Sgomberato il campo rom ‘La Monachina’

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Sgomberato il campo rom ‘La Monachina’

Sono iniziate questa mattina, con 50 agenti della polizia locale di Roma Capitale, le operazioni di sgombero per liberare definitivamente il campo Rom de ‘La Monachina’. In azione le donne e gli uomini del gruppo del XIII Aurelio, del GSSU, il Gruppo Sicurezza Sociale Urbana e dell’Unità Spe (Sicurezza Pubblica ed Emergenziale), che fin dalle prime ore di giovedì 1 luglio, hanno iniziato con l’identificazione e l’allontanamento di coloro ancora presenti all’interno dell’area.

Poco più di una decina le persone trovate all’interno dei moduli, che progressivamente sono state e veranno accolte dal personale dei servizi sociali di Roma Capitale per l’avvio delle procedure previste per l’assistenza alloggiativa.

Stando ai numeri del Campidoglio, delle 105 persone presenti all’inizio del percorso, nove nuclei familiari (33 persone) sono usciti dal campo spontaneamente; 14 nuclei (48 persone), invece, hanno firmato il Patto di Responsabilità Solidale con il Comune. Di questi, alcuni hanno fatto ricorso al mercato privato con un affitto, altri sono stati trasferiti temporaneamente in alloggi popolari destinati all’emergenza abitativa come prevede il progetto di cohousing del Comune di Roma ‘Dal campo al condominio’.

“Abbiamo chiuso anche il campo rom La Monachina. Ulteriore importante obiettivo raggiunto nel percorso di superamento e chiusura campi rom presenti a Roma. Mettiamo fine a sistema che favorisce ghettizzazione, che fa spendere milioni di euro ogni anno e che crea disagi per i cittadini”, ha scritto su twitter il sindaco di Roma, Virginia Raggi. Da oggi, quindi, il campo rom La Monachina chiude.

Sulle operazioni di questa mattina è intervenuto anche il Sulpl (sindacato Unitario Lavoratori Polizia Locale) che in una nota della segreteria Romana, chiede ad amministrazione e Governo di “procedere in fretta a quelle riforme contrattuali e legislative che riconoscano e tutelino il mutato ruolo delle Polizie Locali d’Italia”. “L’area, che necessita di bonifica dalle ingenti quantità di rifiuti illecitamente sversati, verrà presto restituita all’Anas quale ente proprietario”, ha aggiunto Marco Milani, segretario del Sulpl Roma.

Fonte: RomaToday