SPETTACOLI TEATRALI A ROMA
Monologhi e pièce teatrali, festival e spettacoli che spaziano dall’opera alla danza, dalla commedia al dramma, dal musical al genere autoriale. Clicca sul calendario per scoprire chi và in scena ed entra nel magico mondo dei teatri a Roma! Vista anche la nostra pagina su tutti gli eventi Roma!
«Sono un grande appassionato di musica, dà sostegno alla mia anima. L’operetta poi conserva un fascino incredibile, ricorrendo a testi semplici ma capaci di far sognare. Spero che la mia performance artistica dia una dolce evasione al pubblico».
La grande arte coreografica di Daniel Ezralow si fonda su un’idea di danza fatta di divertimento, agilità, sorpresa, leggerezza, coinvolgimento del pubblico, utilizzo emozionale delle nuove tecnologie visive. Sono questi gli elementi che hanno reso le sue coreografie veri e propri eventi mediatici.
Un nome, una garanzia. Luca Zingaretti è interprete e regista di un testo – La torre d’avorio, in scena al teatro Eliseo di Roma – che pone al centro il tema della libertà dell’artista. Berlino 1946. È il momento di regolare i conti, e la caccia ai sostenitori del caduto regime è in pieno svolgimento. Viene così convocato, nel quadro di una indagine sulla sua presunta collaborazione con la dittatura, il più illustre esponente dell’alta cultura tedesca, il direttore d’orchestra Wilhelm Furtwängler.
È in scena al teatro della Cometa di Roma la commedia Minchia Signor Tenente, scritta dal giovane e promettente drammaturgo Antonio Grosso (che figura anche tra gli attori) per la regia di Nicola Pistoia. Lo scenario nel quale si sviluppa la vicenda è la Sicilia, “isola, isola bella”, luogo in cui la vita a volte incontra la morte, attraverso la furia omicida, proprio quando sembra che non succeda niente.
Un incidente appena avvenuto in una strada secondaria di un’isolata periferia romana, vicina al grande raccordo anulare, completamente deserta, senza passanti, né case, nei campi, nel nulla. Due scooter di grossa cilindrata subito dopo l’impatto: il primo ribaltato, idealmente conficcato a terra, il secondo irriconoscibile, un disastro di lamiere ancora fumanti. Un incidente spettacolare.
Nella doppia veste di regista e interprete, il bravo Alessandro Preziosi porta in scena al teatro Quirino di Roma il Cyrano de Bergerac, la celebre commedia in cinque atti, pubblicata nel 1897 dal poeta drammatico francese Edmond Rostand e ispirata alla figura storica di Savinien Cyrano de Bergerac.
Nel 1997 la pellicola fece incetta di premi e riconoscimenti, ironizzando sulla crisi che in quegli anni colpiva l’Inghilterra. Tredici anni dopo il film diventava musical teatrale, rappresentato con successo nei palcoscenici di tutto il mondo. Oggi il tema dello spettacolo – la crisi e la voglia di darsi da fare per reinventarsi – tornano di attualità.
Massimiliano, Maria e Ugo Tritone, sono loro i protagonisti di questa storia ambientata a Roma. Tre fratelli che a pochi mesi dalla morte della madre si ritrovano a convivere, per la prima volta da soli, sotto lo stesso tetto nella casa di famiglia.
Ugo ha 23 anni, è iscritto ad Economia Aziendale. Da buono studente non fa altro che pensare a giocare alla Play Station e a coltivare la sua passione per la cucina. E’ il bersaglio preferito di Massimiliano, 28 anni, fratello maggiore già laureato, sempre in Economia Aziendale, che non perde occasione per sfogare sul fratellino la frustrazione di non riuscire a trovare lavoro in Italia.
Si apre il sipario e inizia il viaggio, un viaggio tra le maglie dei ricordi tessuti da fili di personalità diverse. Fili che s’intrecciano, s’attorcigliano, si legano e si slegano fino a disegnare ognuno la propria trama. Ogni trama una vita, ogni vita un personaggio, ogni personaggio una storia…
Un monologo sui misteri dell’arte scenica interpretato dall’attore Manuel Fiorentini: Il regista in scena, il nuovo spettacolo di Giuliano Vasilicò al Teatroinscatola. In programma fino a mercoledì 30 gennaio, è la storia di una esplorazione un po’ seria e un po’ autoironica dei misteri dell’arte teatrale, effettuata da un regista del teatro di ricerca a cui partecipano anche un aiuto regista servizievole e un attore recalcitrante. C’è anche uno spettatore che dice la sua.