Sabato 15 e domenica 16 giugno un’originale performance teatrale  invaderà gli spazi di Villa Pamphili. L’iniziativa, che prende il nome di Acta General 13, porterà nei Giardini del Teatro sei rappresentazioni che in modo estemporaneo coinvolgeranno il pubblico presente.

Eventi a Roma giugno, luglio, agosto e settembre 2013. Giunge alla 24° edizione All’Ombra del Colosseo, la storica kermesse romana dedicata al cabaret e alla comicità che si svolge dal 20 giugno all’8 settembre nella cornice del Parco del Celio, in un’arena di 2 mila posti, a due passi dall’anfiteatro Flavio. 

Dopo l’edizione 2012, il Teatro Off italiano concede il bis con il Roma Fringe Festival 2013 che, forte di un programma di 79 spettacoli, chiama a raccolta ancora una volta il pubblico romano e gli addetti ai lavori, portando nel centro della Capitale le produzioni che abitano la frangia artistica del contesto nazionale.

Scritto da Valerio Molinaro, diretto e interpretato da Alberto Buccolini  – con lui sul palco Valentina Ghetti, Emanuele Ajello, Alberto Albertino, Andrea Maiorella, Dario Scarpati – Sono pulp perché mi chiamo Bukowski è l’avvincente spettacolo al teatro Elettra di Roma. 

È in scena al teatro Agorà di Roma lo spettacolo Il tempo di una lavatrice, testo originale scritto, diretto e interpretato da Angela Calefato, sul palco insieme ad Antonio La Rosa. Commedia brillante che racconta la parabola d’amore di Oscar e Clara, quarantenni sposati, dalla fase dell’innamoramento alla quotidianità consumata della vita matrimoniale.

Dal 13 giugno al 10 agosto va in scena la nuova stagione estiva del Teatro dell’Opera di Roma nel maestoso complesso archeologico della Terme di Caracalla. È un luogo caro ai romani e ai turisti che riportano a casa tra i loro ricordi più belli le serate con gli spettacoli allestiti nella cornice unica dell’antichità.

Diretto da Alberto Oliva, La Confessione (adattamento di Mino Manni, che è anche l’interprete) è in scena al teatro Belli di Roma. Nikolaj Stavrogin, ovvero il protagonista de I Demoni di Fëdor Dostoevskij, affronta la confessione a padre Tichon nel capitolo più famoso del romanzo, quello che per molti anni fu vietato dalla censura. 

Il teatro Prati presenta lo spettacolo in tre atti – regia e interpretazione dell’ottimo Fabio Gravina – Bene mio e core mio, scritto da Eduardo De Filippo nel 1955 e portato al debutto al teatro Eliseo di Roma. Il titolo è un modo di dire partenopeo e pone l’accento sui sentimenti d’affetto che ci sono nella famiglia, dietro ai quali (spesso) si covano egoismo e gelosia. 

Scritto da Eduardo De Filippo, Le voci di dentro è in scena al teatro Argentina di Roma. Protagonisti dello spettacolo teatrale i fratelli Servillo, Toni e Peppe, insieme ad un cast di prim’ordine. Regia di Toni Servillo, che torna al lavoro sulla drammaturgia napoletana (Toni Servillo legge Napoli).

Si chiama Aperti! E si presenta come una “non rassegna” pensata e organizzata da quindici associazioni culturali, prive di sovvenzioni e spazi pubblici, che si sono messe insieme per creare una sinergia tra spazi e persone. «A dare vita a questo progetto – spiegano – è la consapevolezza che, in un momento di crisi in cui è sempre più difficile trovare la forza e le risorse per mantenere aperti gli spazi culturali, l’unica strada sia quella di unirsi. L’intento è realizzare un modello di reciproco sostegno in cui ognuno conserva la propria identità artistica, ma crea con gli altri una rete solidale».