Quanto ha dato l’Italia all’arte di Paul Klee? Molto, moltissimo, e l’artista tedesco ha ricambiato con un immenso amore per il nostro paese, venendovi a studiare ben sei volte nella sua vita, tra il 1901 e il 1931, toccando città come Roma, Firenze, Napoli, Ravenna, Genova. Al grande pittore astrattista è dedicata la mostra dal titolo Paul Klee e l’Italia, allestita fino al 27 gennaio alla Gnam di Roma.
L’archeologia del futuro, eredità di questa nostra epoca per i posteri, potrebbe avere la forma degli oggetti primari, di uso comune e quotidiano, ricreati dall’artista islandese Rósa Gísladóttir nell’ambito della personale capitolina Come l’acqua come l’oro – a cura di Sabine Frantellizzi – ed esposti ai Mercati di Traiano.
Alla presenza del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Paolo Peluffo, al Complesso del Vittoriano è stata inaugurata la mostra Goffredo Godi – Settant’anni di pittura, allestita con l’obiettivo di far conoscere l’universo dell’artista napoletano attraverso i suoi lavori recenti in cui il sentimento tattile della natura, dei colori e delle atmosfere, fa da fil rouge a paesaggi vibranti di luce, visioni di Roma e ritratti.
Nella ricorrenza del 25° anno del periodo Astrazione lirica (iniziato nel 1987), il maestro brindisino Vincenzo Balsamo approda al Chiostro del Bramante di Roma con la personale pittorica dal titolo L’astrazione lirica 1987-2012. A cura di Giovanni Faccenda.
Crocefissioni e altri paesaggi primaverili è la mostra personale dell’artista cosentino Alfredo Pirri che inaugura la nuova sede della galleria Giacomo Guidi, nel cortile del Palazzo Sforza Cesarini a Roma, realizzato nella seconda metà del Quattrocento dall’architetto Baccio Pontelli. Uno spazio unico scandito da volte a crociera sorrette da capitelli in travertino, che rammenta la navata di una chiesa.
Nel 1968, secondo Andy Warhol, nel futuro ognuno avrebbe avuto 15 minuti di celebrità internazionale. La mostra che la Dorothy Circus gallery – a Roma – presenta al pubblico si chiama Fame: I’m going to live forever, ma non affronta la notorietà oppure la corsa ad essa come il titolo potrebbe far pensare.
Lo Spazio 88 a Roma accoglie L’Italia di Ballarò, mostra che ripercorre dieci anni di trasmissione televisiva attraverso le illustrazioni dell’artista capitolino (classe 1968) Lorenzo Terranera.
Attivo dalla fine degli anni Settanta, il romano Marco Tirelli è uno dei più apprezzati artisti italiani. La sua pittura, fin dagli esordi a Roma nel gruppo di San Lorenzo, è frutto di un complesso iter intellettuale che, partendo dalla registrazione di dati reali, arriva a distillare forme pure e allusioni spaziali e luminose.
Universi fantastici, visioni extra terrene e dimensioni spirituali si miscelano nel corpus artistico di Franco Angelosante, un artista abile a ragionare, per poi raccontare, «l’avventura umana come il comporsi, spesso risolto, spessissimo irrisolto, di tutte le tensioni che oggigiorno su quell’avventura agiscono». Parole di Francesco Giulio Farachi, che insieme a Cristina Bettini e Massimo Rossi Ruben cura la personale di Angelosante alla sala Giubileo – Complesso del Vittoriano fino al 14 dicembre. Spazio e volume. Metafora contemporanea e technology art intende far conoscere l’universo dell’artista aquilano attraverso venticinque opere tra olii su tela e su tavola, polimaterici, installazioni.
La corazza come protezione, ma anche come limite e come guscio dal quale liberarsi. Sono le tre proiezioni delle altrettante serie scultore di Matteo Pugliese in esposizione alla casa d’arte Artribù.