Coronavirus Non saranno i 200 milioni di euro chiesti dal presidente Paolo Simioni per salvare l’azienda (e garantire il rispetto delle scadenze del concordato). Ma nelle prossime settimane su Atac dovrebbero piovere oltre 110 milioni di euro per tamponare la crisi scatenata dall’emergenza coronavirus. Per la precisione, sono 48 milioni di anticipo delle rate di maggio e giugno, presi dai 240 milioni totali che per il 2020 la Regione Lazio stanzierà al Campidoglio per il trasporto pubblico capitolino; altri 20 milioni la giunta Zingaretti li inietterà come contributo per irrobustire i sussidi ai 4mila dipendenti messi in solidarietà. Ma, soprattutto, si guarda a ulteriori 44 milioni di euro che il governo centrale dovrebbe liberare come risarcimento per la mancata bigliettazione, crollato dopo la chiusura di negozi e uffici.
Voce questa che nel bilancio per il 2020 di Atac peserà per circa 25 milioni al mese. Il condizionale è d’obbligo, perché molto dipenderà dalle trattative in corso tra il governo e la Conferenza delle Regioni, che in ultimo documento ha chiesto al ministero dei Trasporti un fondo straordinario da 600 milioni di euro per aiutare tutte le municipalizzate, che hanno visto crollare i passeggeri da quando sono iniziati il lock-down e la riduzione degli orari di esercizio. Al momento, l’unica certezza è che in una serie di incontri preliminari i funzionari del Lazio hanno garantito a quelli di Roma che faranno la loro parte per aiutare Atac e destinare il grosso delle risorse raccolte all’aziende. Primo passaggio in quest’operazione riguarda l’anticipo di due mensilità dei 240 milioni complessivi che la Regione, attingendo in parte dal fondo nazionale per il Tpl, destina alle attività di trasporto locale (quindi bus, tram e metro) della Capitale. A breve, quindi, dagli uffici di via Cristoforo Colombo arriverà un mandato di pagamento da 48 milioni (il Comune spera di più) diretto a Palazzo Senatorio. Che, poi, li girerà alla municipalizzata.
Fonte: ilmessaggero.it – roma